Parassiti e malattie delle orchidee: Come riconoscerli e curarli

In questa guida imparerai a riconoscere e curare tutte le malattie delle orchidee e i parassiti che le possono affliggere. Dagli afidi alle muffe, passando per marciume, problemi virali e batterici. 

orchidee parassiti e malattie

A differenza di quanto si pensi, la maggior parte delle orchidee sono piante piuttosto resistenti e permissive, ci perdonano molti errori di coltivazione e crescono bene in casa. 

Non per questo però sono immuni da ogni problema, anzi. 

I parassiti che più spesso colpiscono le piante d’appartamento, come afidi, cocciniglie e ragni rossi, sono attratti anche dalle orchidee. 

A questi si aggiungono problemi come marciume, muffe e malattie batteriche, che sono particolarmente pericolosi per questo tipo di piante.

La prima arma a nostra disposizione è la prevenzione, la seconda è l’ispezione periodica.

Per prevenire malattie o problemi parassitari bisogna prima sapere come coltivare orchidee in casa e quindi sapere il clima che queste piante richiedono, ogni quanto bisogna innaffiare e quanta luce dare

L’ispezione invece è fondamentale per riuscire ad individuare un problema agli inizi, prima che abbia gravemente intaccato la pianta, quando è più facile risolverlo. 

Ecco una lista di tutti i parassiti e le malattie che possono colpire le Orchidee; in ogni paragrafo ti mostrerò come individuare e curare i rispettivi problemi. 

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Cocciniglie

Le cocciniglie sono tra i parassiti delle orchidee più difficili da tenere sotto controllo in casa e possono diventare un serio problema.

Il loro danni possono portare a caduta dei fiori, foglie e boccioli, oltre che una perdita generale di vigore della pianta. Questo è dovuto al fatto che le cocciniglie non attaccano solo foglie e boccioli, ma anche l’apparato radicale.

Esistono oltre 300 specie di cocciniglie e pseudo cocciniglie, ma quella che attacca più comunemente le orchidee è la cocciniglia setosa.

Gli individui adulti raggiungono gli 8 mm di lunghezza, di colore bianco, grigiastro e ricoperti da una secrezione cerosa che aiuta questi insetti a mimetizzarsi sulla pianta. 

I loro corpo a forma ovale ha dei filamenti sui lati e 2-4 filamenti più lunghi sulla parte posteriore del corpo. 

primo piano cocciniglia orchidee

Le cocciniglie si possono trovare sull’intera pianta, in particolare radici, pseudo bulbi, rizomi e sulla pagina inferiore delle foglie. 

Questi insetti si muovono molto, alla ricerca di nutrimento e di posti sicuri dove deporre le uova. Non è raro trovare cocciniglie sul fondo dei vasi, nei sottovasi o anche sulle mollette che si usano per fissare gli steli floreali. 

Per prevenire problemi con le cocciniglie o le pseudo cocciniglie, il metodo migliore è ispezionare bene le piante appena acquistate e tenerle in quarantena, in modo da esser certi di non infestare anche le altre. Se in primavera o d’estate hai l’abitudine di trasferire le tue orchidee in giardino, controlla scrupolosamente le piante prima di riportarle in casa.

infestazione di cocciniglie su bocciolo di orchidea

Come curare le cocciniglie nell’orchidea

Poiché il ciclo vitale delle cocciniglie è piuttosto breve, bisogna subito isolare le piante colpite per evitare che il problema si diffonda alle altre piante, sia orchidee che altre piante da appartamento. 

Una volta isolate le orchidee colpite dalle cocciniglie, il rimedio casalingo migliore è sfregare con del cotone, dell’alcool isopropilico 70% sulle parti verdi della pianta. 

In alternativa puoi diluire dell’alcool isopropilico 70% con dell’acqua (50/50) e spruzzarlo con un nebulizzatore, in questo caso aiutati con un cotton fioc nel rimuovere le cocciniglie dalle parti più piccole della pianta. Assicurati che la pianta sia asciutta durante le ore notturne per evitare l’insorgere di altri problemi.

Alcuni hobbisti preferiscono spruzzare una soluzione a base di acqua, olio di neem o olio bianco e sapone molle di potassio che svolge un azione tensioattiva e aiuta l’olio a spargersi meglio sulla pianta. 

Se scegli questa opzione fai attenzione a non nebulizzare la soluzione se le piante sono esposte al sole diretto o se le temperature superano i 30°C, per evitare scottature sulle piante. 

Ripeti questo trattamento a distanza di 10-14 giorni fino a quando il problema non è risolto.

Le cocciniglie si insediano anche sulle radici delle orchidee e sul fondo dei vasi, per questo trattare solo la parte superiore della pianta potrebbe non debellare l’infestazione; In molti casi è opportuno rinvasare la pianta in un nuovo substrato, cogliendo l’occasione per pulire bene le radici. 

Come ultima spiaggia, se l’infestazione è estesa e i metodi sopracitati non hanno avuto l’effetto desiderato, potrebbe essere il caso di utilizzare un insetticida sistemico o uno citotropici (capaci di penetrare nei tessuti della pianta rimanendo attivi) contenente il principio attivo clorpirifos o buprofezin.

Ragnetti rossi

I ragni rossi sono minuscoli parassiti della famiglia degli acari; è quasi impossibile vederli ad occhio nudo e per questo motivo l’infestazione da ragnetti rossi viene scoperta spesso quando il problema è già in stadio avanzato. 

ragnetti rossi su orchidea

Questi parassiti proliferano facilmente in ambienti caldi, asciutti e poco piovosi; si trovano solitamente sulla pagina inferiore delle foglie (anche se non sempre), dove si nutrono di linfa e clorofilla. 

Le foglie delle orchidee affette da ragnetti rossi hanno un colore argenteo sulla pagina inferiore, mentre sul lato superiore potresti vedere dei piccoli puntini gialli, che tendono al marrone o nero col passare del tempo. 

foglie di orchidea danneggiate da ragnetti rossi

I ragnetti rossi creano delle piccole ragnatele sotto le foglie, molto facili da vedere se si osserva l’orchidea controluce.

Ragnetti rossi ragnatela orchidea

 Il Falso ragnetto rosso, viene chiamato così perché a differenza degli altri non fa ragnatele, ma causa comunque il tipico colore argentato sulla pagina inferiore della foglia e piccoli puntini marroncini o neri sul lato superiore.

Un metodo efficace per sapere se le tue orchidee siano state attaccate da ragnetti rossi, passa un pezzo di carta assorbente su entrambi i lati delle foglie; Se ci sono ragnetti rossi o uova noterai un colore rossastro / marrone sul pezzetto di carta. 

In alternativa metti un foglio di carta sotto le foglie dell’Orchidea e picchietta alcune volte sulle foglie; In questo modo se la pianta è affetta da ragni rossi dovresti riuscire a vederli sul foglio con una lente d’ingrandimento. 

Se trascurata, un’infestazione da ragnetti rossi può compromettere seriamente la capacità dell’orchidea di fare fotosintesi, oltre che aumentare la probabilità di attacchi batterici o virali.

Come curare i ragnetti rossi nell’orchidea

Puoi tenere sotto controllo l’infestazione da ragnetti rossi rendendo l’habitat poco favorevole in modo che la popolazione non sfugga di mano. 

Aumentare l’umidità nell’ambiente di coltivazione può rallentare i danni causati da questo parassita, ma non riduce necessariamente l’infestazione.  

Sciacquare le foglie della pianta sotto acqua corrente è un metodo efficace per ridurre il numero di ragnetti rossi e può essere un’azione molto efficace quando si hanno poche orchidee.  

Se il problema non si risolve puoi provare a spruzzare delle sostanze oleose come l’olio di neem o olio minerale bianco sopra e sotto le foglie, e ripetere l’operazione a distanza di 2 settimane fino a quando il problema non è risolto. 

Come ultima spiaggia esistono in commercio degli acaricidi per piante, che sono stati studiati apposta per questi parassiti che resistono bene ai classici insetticidi.

Afidi

Gli afidi sono tra i parassiti più comuni delle orchidee, sono grandi circa 3 mm di colore bianco, verde o nero; Hanno un corpo tozzo e sono lenti nei movimenti, solitamente sono privi di ali, ma quando l’infestazione sfugge di mano possono comparire individui alati che micrano con facilità da una pianta all’altra. 

Afide su foglie di orchidea

Questi parassiti delle orchidee sono facili da individuare ad occhio nudo, e se presi per tempo sono facili da debellare. I problemi nascono quando l’infestazione sfugge di mano, perché gli afidi si riproducono molto velocemente e nell’arco di pochi giorni, una piccola infestazione può espandersi rapidamente e diventare difficile da sconfiggere.

Gli afidi attaccano soprattutto boccioli, fiori e giovani foglie, nutrendosi della linfa. 

I fiori colpiti dagli afidi, se mai dovessero sbocciare, saranno strani e distorti; Le foglie colpite avvizziscono e crescono distorte, ingialliscono e possono arrivare a morire. 

Un problema indiretto delle infestazioni di afidi, è causato dagli escrementi di questi parassiti, chiamati melata, che rendono le foglie umide e appiccicose e attirano muffe e funghi.

Come curare gli afidi nell’orchidea

Per prevenire un’infestazione di afidi è meglio ispezionare bene le nuove piante che si acquistano ed eventualmente tenerle separate dalle altre qualora si scoprisse che la pianta ne è affetta. 

Metti in quarantena per alcuni giorni le orchidee attaccate dagli afidi, questi parassiti faticano a spostarsi da una pianta all’altra se queste non sono troppo vicine, ed è quindi facile circoscrivere il problema. 

Quando un infestazione di afidi è agli inizi si può procedere a rimuovere manualmente i parassiti con le dita; Tieni isolata e sotto osservazione l’orchidea per 7-10 giorni, perché le ninfe (i piccoli) degli afidi ci impiegano una settimana o poco più per diventare adulte.

Se il problema dovuto agli afidi è troppo esteso per controllarlo manualmente, esistono in commercio insetticidi per afidi da spruzzare sulle foglie delle piante. Qualunque sia il prodotto che andrai ad usare, ripeti l’applicazione almeno 2 volte a distanza di 7-10 giorni l’una dall’altra. 

Tripidi

I tripidi sono piccoli insetti alati difficili da individuare ad occhio nudo, grandi circa 2-3 mm e dal corpo esile; Si nutrono della linfa delle piante e tendono ad attaccare soprattutto boccioli e foglie giovani, arrivando a danneggiare la piante e i fiori che abbiamo atteso tanto a lungo. 

tripidi in tre stadi di sviluppo

Questo parassita delle orchidee attraversa 5 stadi di sviluppo. Le larve crescono sulle foglie e i boccioli, per spostarsi nel terriccio solo quando sono pronte a trasformarsi in pupe. 

Una volta che la pupa compie la metamorfosi in insetto adulto, il tripide torna ad infestare la parte aerea dell’orchidea per deporre nuove uova.

stadi di sviluppo dei tripidi orchidee

I tripidi, anche da adulti, sono molto difficili da vedere, per questo spesso è più facile individuare un infestazione dai danni che lascia.

Le foglie delle orchidee affette da tripidi presentano tipiche macchie biancastre o giallognole, che nel tempo possono arrivare a dare un aspetto argentato alla foglia e a farla cadere. 

tripidi orchidea danni sulle foglie

Le stesse macchie clorotiche che troviamo sulle foglie possiamo trovarle anche sui fiori, che possono avere un aspetto scolorito, con deformazioni e seccare prematuramente. Come nella Vanda fotografata qui sotto.

tripidi su boccioli di orchidea vanda

La crescita delle orchidee attaccate da tripidi rallenta, se l’infestazione sfugge di mano può portare alla morte della pianta. 

Un danno collaterale dovuto ai tripidi, come da altri parassiti che si nutrono di linfa, è la diffusione di virus e batteri.

Come curare i tripidi nell’orchidea

Mettendo delle trappole cromotropiche blu nei pressi delle piante è possibile riconoscere un’infestazione da tripidi quando ancora è agli inizi. Questi insetti, come altri parassiti volatili, rimangono attaccati alle trappole.

Finché l’infestazione è lieve e circoscritta si può procedere con l’utilizzo di sapone vegetaleolio di neem o piretro, nebulizzato sulle foglie. 

Nel caso di infestazioni diffuse con danni evidenti bisogna procedere con l’applicazione per via fogliare di Spinosad, un insetticida di origine naturale (prodotta da batteri) molto efficace.

Le pupe di tripide crescono nel substrato e non c’è modo di debellarle per nebulizzazione.

Per questo motivo bisogna ripetere il trattamento a distanza di sette giorni per una durata totale di 30 giorni, in modo da lasciare il tempo alle pupe di diventare adulte e uscire dal suolo.

Se vuoi approfondire il tema dei tripidi nelle orchidee ti rimando a questo post.

Mosche bianche

Le mosche bianche sono tra i parassiti delle piante più comuni e diffusi al mondo, a causa della loro ottima capacità di adattarsi agli ambienti più disparati. 

Come si può immaginare dal nome, questi moscerini hanno un colore bianco e da adulti misurano circa 1,5 mm.

mosca bianca orchidee-2

Le mosche bianche si nutrono della linfa della pianta, causando danni collaterali dovuti alla trasmissione di potenziali virus e alla melata che producono, che può favorire la formazione di muffe.

Sia gli adulti che le larve si trovano solitamente sotto alle foglie o sui boccioli e sono piuttosto facili da riconoscere; Infatti è sufficiente scuotere la pianta per vedere una piccola nuvola di insetti bianchi volare via dalle foglie, o in alternativa utilizzare delle trappole gialle cromotropiche alle quali le mosche bianche rimangono attaccate. 

La crescita e il vigore delle orchidee affette da mosca bianca sono nettamente ridotti, le piante possono mostrare danni su giovani foglie, boccioli o nuovi steli. 

Se trascurata, un’infestazione da mosche bianche può compromettere seriamente la salute delle orchidee, arrivando alla morte della pianta.

Come curare la mosca bianca nell’orchidea

Per prevenire problemi dovuti a mosche bianche è opportuno tenere in quarantena per un paio di settimane ogni nuova pianta prima di portarla nel luogo in cui si coltivano le orchidee. Poiché questi parassiti infestano molte altre piante da appartamento, è opportuno ispezionare frequentemente sia le orchidee che le altre piante che si tengono nei loro pressi, nella ricerca di infestazioni o altri problemi culturali.  Se l’infestazione è già in atto, il metodo migliore per combattere le mosche bianche è :

  1. Applica delle trappole cromotropiche gialle circa 10 cm sopra la pianta (molto efficace anche per prevenire l’infestazione).
  2. Rimuovi manualmente le larve sfregando il dito o della carta da cucina sulle foglie.
  3. Nebulizza una soluzione di acqua e piretro (o eventualmente olio di neem) sulla pianta. 

Ripeti l’operazione a distanza di 7 giorni per un mese, in questo modo il problema dovrebbe essere risolto o per lo meno ridotto ai minimi termini.  Se l’infestazione è persistente e estesa a molte piante prendi in considerazione di utilizzare l’insetticidi sistemico Closer della Bayer.

Marciume Radicale (Pythium)

Le radici marce o il marciume che si estende agli pseudobulbi o al colletto è causato da funghi di tipo Pythium o Fusarium, alcune volte anche combinazione dei due.

Queste malattie delle orchidee proliferano in ambienti umidi. Molto spesso il problema insorge quando il substrato rimane bagnato troppo a lungo.

Il marciume radicale si presenta con radici marroni o nere, che si squagliano al tatto.

orchidea radici marce fusarium

Col tempo l’infezione colpisce anche il resto della pianta, estendendosi al colletto (o lungo il rizoma e gli pseudobulbi nel caso di orchidee simpodiali come il Dendrobium, l’Oncidium o la Cattleya) e alle foglie. 

I sintomi si possono presentare con foglie flosce o con macchie marroni. L’orchidea perde vigore, il fogliame ingiallisce e muore.

orchidea perde le foglie fusarium

Tra le malattie delle orchidee, il Pythium è forse il più frequente tra tutte. Soprattutto nei mesi freddi dell’anno, in cui le piante assorbono meno acqua e il terriccio rimane umido a lungo.

Come curare il marciume radicale nell’orchidea

Per curare il marciume radicale nell’orchidea, bisogna pulire bene le radici dal substrato, rimuovere quelle marce e possibilmente spruzzare del perossido d’idrogeno 3% per sterilizzarle.

Ora invasa la pianta in un terriccio nuovo e asciutto.

È molto importante aspettare un giorno prima di annaffiare, per dare tempo alle radici di asciugare e ai tagli di cicatrizzare.

Ho scritto un post che parla proprio delle orchidee con radici marce e cosa fare.

Muffa fuligginosa

La muffa fuligginosa è una muffa vegetale che cresce nella melata; quest’ultima è una secrezione zuccherina che viene emessa da parassiti come afidi, ragnetti rossi id e tripidi che si nutrono della linfa della pianta. 

Come possiamo immaginare questa muffa ricorda la fuliggine nera e può trovarsi ovunque sulla pianta ed è spesso accompagnata da altri parassiti che hanno creato il presupposto per la sua proliferazione.

Come curare la muffa fuligginosa nell’orchidea

Prima di pensare a come rimuovere la muffa fuligginosa è bene pensare a come risolvere la fonte del problema, e quindi riconoscere e curare le orchidee dal parassita che le ha attaccate. La muffa fuligginosa non è solitamente un grosso problema per le orchidee e si può rimuovere facilmente grattandola via, mentre per quanto riguarda la melata può essere lavata via con del sapone molle di potassio facilmente reperibile in commercio.

Botrite o muffa grigia dei fiori

La botrite è un fungo che affligge molte piante fiorite da appartamento; prolifera in ambienti freddi e umidi con poco ricircolo d’aria. Questo fungo colpisce soprattutto Phalaenopsis e Cattleya, ma può essere un pericolo per molte altre varietà di orchidea

Botrite su fiore di Phalaenopsis

Prolifera per lo più su parti morte o marce della pianta, diffondendo rapidamente le sue spore nell’aria. In ambienti freschi e molto umidi (85-90%) questo fungo prolifera molto velocemente, arrivando ad infestare piante sane in meno di un giorno. 

I sintomi della botrite nelle orchidee si presenta con piccole macchie necrotiche sui fiori, di colore marrone, che si espandono man mano che il problema si aggrava.

botrite punti neri su fiori orchidee

Come curare la botrite nell’orchidea

Non esistono delle cure per la botrite, per questo bisogna cercare di prevenire il problema evitando che si creino le condizioni che favoriscano il suo sviluppo. 

Ecco cosa fare per prevenire la botrite :

  • Controlla i parametri come temperatura e umidità per accertarti che le condizioni climatiche siano sfavorevoli per la botrite. 
  • Mantieni l’aria in movimento con un ventilatore, quanto basta a non creare ristagni d’aria umida intorno alle orchidee. 
  • Pulisci le piante da parti morte, come foglie secche o radici morte. 
  • Ispeziona le orchidee o le piante nei loro pressi e se trovi tracce di botrite isola gli esemplari affetti. 
  • Accertati che le irrigazioni non siano troppo frequenti e lascia al substrato il tempo di asciugare.

Marciume Nero (Fungo Pythium o Phytophthora)

Il marciume nero è un problema che affligge le orchidee durante la stagione piovosa o quando ci sono ristagni d’acqua intorno a radici, colletto, pseudobulbi e anche foglie. 

La causa è dovuta a funghi le cui spore si espandono facilmente attraverso l’acqua, si insediano all’interno della pianta causando gravi infezioni. 

Come si può immaginare, il problema si mostra con macchie scure o lesioni sulla parte affetta, che si allargano rapidamente e possono diffondersi al resto della pianta. 

In specie monopodiali come Phalaenopsis e Vanda, se il marciume nero colpisce la corona porta l’orchidea inevitabilmente alla morte impedendole la crescita.

Pythium su foglia di orchidea

Come curare il marciume nero nell’orchidea

Per prevenire il marciume nero è importante evitare che l’acqua ristagni troppo a lungo, sia tra le radici che sulle foglie. Cerca di garantire un buon ricircolo d’aria in modo da aiutare l’evaporazione dell’acqua in eccesso e migliorare la ventilazione. 

Isola immediatamente le orchidee affette da marciume nero per prevenire il diffondersi della malattia ad altre piante. 

Con una forbice sterilizzata (con fiamma, candeggina o alcool) rimuovi tutte le parti danneggiate della pianta. Effettua il taglio dove i tessuti sono ancora sani e verdi, per non dar modo all’infestazione di riprendere piede.

Se l’orchidea ha pseudobulbi può capitare di vedere parti marroni al suo interno, mentre all’esterno lo pseudobulbo sembra sano. 

Pythium su pseudobulbi di orchidea

Una volta rimosse le parti marce bisogna utilizzare un fungicida sistemico (come l’Aliette) e/o per contatto (come il Previcur Energy), per proteggere l’orchidea da problemi futuri. Gli amanti delle orchidee amano utilizzare la cannella in polvere, che è un ottimo fungicida naturale ed è facile da reperire.

Spalma la cannella su ogni taglio o “ferita” aperta della pianta e porta l’orchidea in un luogo ben ventilato e asciutto per alcuni giorni; questo favorirà la cicatrizzazione dei tagli.

Malattie Batteriche

Le infezioni batteriche nelle orchidee sono piuttosto comuni e possono essere devastanti. Ne esistono di diversi tipi, ma tutte sono caratterizzate da lesioni marroni e acquose dall’odore piuttosto sgradevole. 

macro su malattie orchidee

Gran parte delle volte i batteri (enterobacteriaceae) si insediano nei tessuti dell’orchidea attraverso ferite aperte, dovute a potature, rimozione delle foglie o per errori nel maneggiamento della pianta. 

Le orchidee sono piuttosto sensibili a questo genere di infezioni e per questo è importante utilizzare sempre forbici sterilizzate ogni volta che potiamo o si effettuano tagli su tessuti vivi.

In altre circostanze i batteri attraversano le pareti cellulari della pianta attraverso l’acqua e per questo bisogna evitare che dell’acqua ristagni sulle foglie o sugli pseudobulbi troppo a lungo. Ecco perché non bisognerebbe mai nebulizzare acqua sulle orchidee se le condizioni climatiche non permettono all’acqua di evaporare in poche ore.

orchidea colpita da batteri

Come curare malattie batteriche nell’orchidea

Per prevenire malattie batteriche, bisogna evitare ristagni d’acqua sia nel substrato che sulle foglie o sugli pseudobulbi, mantenere un buon ricircolo d’acqua e utilizzare la massima igiene, specialmente quando si effettuano potature o si rimuovono delle foglie. 

Se un’orchidea ha un’infezione batterica la prima cosa da fare è rimuovere tempestivamente la parte malata.

Effettua il taglio un pochino al di sotto della parte colpita, dove i tessuti sono ancora sani e disinfetta sempre le ferite con cannella in polvere, acqua ossigenata o prodotti a base di zolfo.

In seguito pulisci l’area in cui tieni le orchidee e sterilizza utilizzando un prodotto casalingo antibatterico. 

In alcuni casi può essere utile spruzzare o immergere la pianta in una soluzione antibiotica come gentamicina o eritromicina.

Virus

Le orchidee possono essere colpite anche da virus con sintomi molto vari, come foglie mutate, cambiamento dei colori o macchie e strisce sul fogliame o sui petali. 

Molto spesso le piante vengono colpite da virus a causa di infestazioni di parassiti che si nutrono della linfa o perché abbiamo potato la pianta con attrezzi non sterilizzati.

Purtroppo non è facile riconoscere se il problema è dovuto a patogeni virali perché spesso gli stessi sintomi possono essere dati da funghi o errori nella coltivazione. 

Solo un laboratorio può identificare con certezza la presenza di un virus all’interno della pianta. 

Come curare i virus nell’orchidea

Attualmente non esistono cure contro questi virus, per cui se sospetti che la tua orchidea sia stata colpita da patogeni virali è opportuno isolare la pianta e trattarla sistematicamente con prodotti fungicidi.

Se abbiamo confuso un problema virale con uno parassitario, la pianta riprenderà a crescere sana nell’arco di uno o due anni. Se invece la causa delle deformazioni è dovuta realmente a Virus è pratica comune eliminare l’orchidea.

Altri problemi frequenti

Anche se le malattie e i parassiti sono un problema reale per le orchidee, molto spesso possiamo notare delle anomalie nella crescitache non sono dovuti a infestazioni, ma da nostri errori colturali.

Un esempio molto comune sono le foglie gialle o bruciature sulle foglie.

Difetti nella crescita delle orchidee possono essere causati da poca luce o troppa luce, ambiente troppo secco o  sbalzi termici eccessivi. 

Altre volte i nostri errori aprono la strada a problemi fungini o batterici.

Conclusione

Ed eccoci giunti alla fine di questo post sulle malattie delle orchidee. Come hai visto la lista è piuttosto lunga. 

Per semplificare, possiamo dire che ci sono 4 gruppi di parassiti delle orchidee: 

  • Insetti:
    Afidi, cocciniglie, tripidi, mosche bianche e ragnetti rossi.
  • Funghi:
    Tra cui, marciume radicale, marciume nero, muffa fuligginosa e botrite.
  • Batteri.
  • Virus.

Qualunque malattia o parassita abbia la tua orchidea, bisogna sempre isolare la pianta. Questo ridurrà il rischio che il problema si allarghi ad altre piante.

Seconda cosa da fare è osservare minuziosamente la pianta per riconoscere i sintomi.

I parassiti animali sono piuttosto facili da contenere in casa, soprattutto se presi in tempo. Solitamente li troviamo sulle foglie, sotto le ascelle fogliari o sui boccioli.

Le infezioni fungine invece proliferano in ambienti umidi, dove l’acqua ristagna a lungo nel vaso o sulle foglie. In genere si mostrano con macchie gialle o scure sulle foglie. Nel caso di Fusarium anche radici marce.

6 commenti su “Parassiti e malattie delle orchidee: Come riconoscerli e curarli”

  1. Molto interessante, purtroppo nn ho trovato il problema che colpisce le mie orchidee: la foglia si fa sempre più sottile riducendosi alle sole nervature. Grazie comunque di tutte le informazioni

    Rispondi
    • Ciao Silvia, potrebbe trattarsi di un’infestazione grave da ragnetto rosso, invisibili ad occhio nudo. Prova a fare una prova, passa della carta da cucina sulle foglie, se noti un colore rossastro probabilmente il problema è proprio questo. In tal caso conviene trattare con un acaricida specifico.

      Un saluto, Gabriele

      Rispondi
  2. Buongiorno, sono ormai mesi che cerco di capire cosa abbiano le mie orchidee.
    Ho acquistato un’orchidea che ho posizionato accanto alle mie altre orchidee sane e nel giro di poco ho notato che questa presentava fiori che si seccavano in maniera anomala, persino da bulbi. Purtroppo non ho fatto in tempo a isolarla che aveva trasmesso la sua malattia a tutte le altre. Mi spiego meglio: tutti gli steli, anche quelli più recenti crescevano deformi e iniziavano a seccare prematuramente, inoltre ho notato che trasudavano una sostanza trasparente e appiccicosa. Le ho trattate tutte per mesi con un prodotto naturale contro afidi, mosche bianche, acari, oidio e peronspora (Flortis tripla azione) e rinvasate sostituendo i vasi, il terriccio e concimandole ma non credo di aver risolto nulla. Le piante si presentano sane, radici verdi e foglie forti ma si sono colorate di un rosso violetto e alcune si sono deformate. Oggi, i nuovi steli si presentano violacei e deformi e iniziano a seccare prematuramente. Potrebbero essere tripidi? Premetto dicendo che non ho mai notato insetti nelle piante. Sono davvero disperata!

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  3. Possiedo più di dieci orchidee..alcune hanno più di 5 anni
    Quest’anno,tutte in fiore,ad una ad uno i boccioli arrivano alla grandezza di un oliva si seccano e cadono..sta accadendo a tutte
    Non so quale sia il problema.. esposizione alla luce ,sempre la stessa negli anni,annaffiature quando le radici sono argentee, fertilizzante con bastancini della compo ogni 3 mesi..tutto come sempre..ma qualcosa non va..i boccioli continuano a cadere
    Ho pensato infine a dei parassiti,ma ad occhio nudo non vedo nulla,le foglie sono verdi, turgide,le radici sane..solo i boccioli ..
    Qualcuno può aiutarmi?

    Rispondi
  4. Grazie delle importantissime informazioni!
    Le mie orchidee presentano delle “mangiature” sulle foglie, come fossero rosicchiate ma non vedo parassiti. Durante la notte i fori si allargano e anche altre foglie vengono attaccate.
    Grazie di nuovo

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