Orchidee Oncidium – Come coltivare l’orchidea ballerina in casa

In questa guida sulla coltivazione dell’orchidea Oncidium,  troverai tutto ciò che c’è da sapere sulle cure di cui questa pianta ha bisogno. Clima, annaffiatura, rinvaso, fioritura, concimazione e tanto altro ancora. 

Al termine della lettura, saprai esattamente come curare l’Oncidium sotto ogni aspetto, le tue orchidee cresceranno sane e ti regaleranno fioriture eccezzionali, con decine (se non centinaia) di meravigliosi fiori colorati e profumati. 

Ecco i punti che andremo a trattare …

orchidea incidium cura e coltivazione
Oncidium vaso 12cm 2 steli

Breve introduzione

Esistono circa 400 specie di Oncidium dai quali hanno preso vita centinaia di ibridi commerciali con fioriture molto diverse tra loro.

Non per nulla parliamo della terza orchidea da appartamento più amata in Italia (dopo Phalaenopsis e Dendrobium). 

Il genere Oncidium è stato per molti anni confuso o raggruppato con altre orchidee molto simili nel portamento o nelle sembianze, come Brassia, Miltonia, Odontoglossum, etc. 

Vista la stretta affinità, per decenni queste orchidee sono state incrociate l’una con l’altra dando vita ad innumerevoli ibridi complessi, che vengono raggruppati sotto il nome di Cambria.

Fatta eccezione per alcuni generi, come la Miltoniopsis o ibridi che ne derivano, la maggior parte di queste orchidee “simil Oncidium” richiedono più o meno le stesse cure in casa. 

oncidium fiore bianco e giallo

Ma quali sono queste cure ? Quando rifiorisce ? Che temperature vuole ? 

Beh in questo articolo parliamo proprio di come coltivare l’Oncidium in casa, nello specifico quelle specie o ibridi che vengono coltivate a scopo commerciale e che è facile trovare nei vivai.

Come cresce l’orchidea Oncidium

L’Oncidium è un’orchidea epifita che in natura si è adattata a crescere aggrappata ai rami alti degli alberi delle foreste del centro e sud America e dell’India occidentale. 

Come tutte le orchidee di questo tipo, le radici svolgono un’importante funzione di supporto per la pianta, permettendole di ricevere molta più luce di quella che riuscirebbe a ricevere nel sottobosco delle foreste. 

Le radici delle orchidee epifite vengono dette radici aeree, e sono in grado di assorbire acqua dall’umidità ambientale grazie alla membrana grigiastra chiamata velamen che le riveste. 

Lo sviluppo dell’Oncidium è di tipo simpodiale, l’orchidea cioè si sviluppa orizzontalmente lungo rizoma. Pensa al rizoma come al fusto della pianta, solo che invece che crescere verticalmente cresce in orizzontale. 

oncidium nuovi getti

Nel caso della coltivazione in vaso il rizoma si trova appena sotto la superficie del terriccio. 

Dal rizoma si sviluppano i nuovi getti, che impiegano 4-9 mesi a maturare, a seconda della varietà. 

Alla base di ciascun nuovo getto, l’orchidea ballerina crea degli organi che le servono come scorta di acqua e carboidrati, chiamati pseudobulbi. Nel caso dell’Oncidium gli pseudobulbi sono generalmente ben sviluppati, tondi e schiacciati. 

I nuovi getti iniziano a crescere al termine della fioritura, senza che la pianta entri in dormienza; questi crescono solitamente dalla base dello pseudobulbo maturo più giovane, anche se in circostanze particolari l’Oncidium è in grado di produrre nuovi getti anche da pseudobulbi più vecchi. 

Solitamente uno o due nuovi getti crescono dagli pseudobulbi più giovani non appena la fioritura è ultimata e continuano a crescere fino a maturazione. Solitamente in 4-9 mesi a seconda della specie o ibrido.

anatomia di un'orchidea simpodiale

Fioritura dell’orchidea Oncidium

La fioritura dell’Oncidium ha inizio quando gli pseudobulbi nuovi sono maturi. La pianta di solito inizia autonomamente a produrre gli steli fiorali, senza bisogno di particolare attenzioni. Solitamente 1 per nuovo pseudobulbo, che spunta tra la prima o la seconda foglia dal basso. 

orchidea oncidium stelo floreale

Sebbene alcune specie fioriscano tendenzialmente in primavera o autunno questa non è una regola e spesso accade solamente perché in queste stagioni le condizioni climatiche sono ottimali per la pianta.

L’orchidea Oncidium, un po’ come la Phalaenopsis ha un “trigger” per iniziare la fioritura.

L’escursione termica.

Anche se gli pseudobulbi sono maturi e riceve la giusta quantità di luce, hanno bisogno di una lieve escursione termica tra il giorno e la notte per fiorire. Questo può accadere naturalmente durante l’estate e l’autunno, o può essere ricreato spostando la pianta in un luogo più fresco durante la notte. 

L’escursione termica giorno/notte ideale è di 5-10°C, possibilmente senza scendere mai sotto ai 15°C.

Gli steli fiorale dell’Oncidium impiegano solitamente 2-3 mesi prima di iniziare ad aprire i boccioli.

primo piano fiore oncidium

La fioritura dura 2-3 mesi circa ed è caratterizzata da steli ramificati con numerosi fiori colorati e profumati; la dimensione e la forma possono cambiare molto da specie a specie o da ibrido a ibrido. 

Finita la fioritura, l’orchidea ballerina inizia a produrre un nuovo getto, la pianta riprende a crescere e il ciclo ricomincia da capo.

Luce

L’Oncidium ama la luce intensa tutto l’anno, ma bisogna tenerla al riparo dai raggi diretti del sole durante le ore pomeridiane estive. Durante tutto il resto dell’anno può ricevere il pieno sole.

Abituando gradualmente la pianta, possiamo lasciare l’Oncidium tranquillamente al pieno sole durante il mattino o al tardo pomeriggio, quando le radiazioni solari sono meno dirette e intense.

In casa l’orchidea ballerina può essere messa vicino a una finestra esposta a est, sud o ovest. 

oncidium in pieno sole davanti alla finestra

Per chi ha un approccio più scientifico, l’Oncidium richiede tra i 20.000 lux e i 30.000 lux a seconda della specie.

Paragonata ad altre orchidee comuni, l’Oncidium necessita di più luce rispetto alle Phalaenopsis e i Paphiopedilum, ma meno rispetto a Cattleya e Vanda.

Se le foglie impallidiscono virando verso un colore giallognolo significa che l’orchidea sta ricevendo troppa luce; Il sole caldo dei pomeriggi estivi può provocare bruciature marroni sulle foglie.

Se l’orchidea oncidium ha foglie gialle o bruciature da sole, spostala in un luogo meno soleggiato o utilizza una tenda opacizzante per evitare i raggi diretti.

È possibile coltivare Oncidium anche sotto luci artificiali, in questo caso è opportuno fornirsi di lampade per coltivazione professionali a led vista l’alta intensità di luce che richiedono.

Temperatura

L’orchidea Oncidium si adatta benissimo alle temperature domestiche, ogni temperatura compresa tra 18°C e 28°C viene ben sopportata dalla pianta. 

L’unica accortezza che bisogna avere è di tenere le piante al riparo da spifferi e non esporle a temperature fredde perché questo causerebbe stress alla pianta, macchie scure su fiori e foglie o la caduta dei boccioli. 

Quando le temperature d’estate superano i 28-30°C è buona norma cercare di aumentare l’umidità ambientale o spostare l’orchidea in un luogo più ombroso, in modo che la pianta mantenga aperti gli stomi; questa regola tra l’atro è valida per quasi tutte le piante.

Va precisato, che nel genere Oncidium, ci sono specie che richiedono periodi più freschi, ma questo non vale per le varietà che si trovano comunemente in commercio.

Umidità e Ricircolo

Rispetto ad altre orchidee tropicali, l’Oncidium sopporta meglio ambienti un po’ più asciutti.

L’umidità ottimale per l’orchidea ballerina parte dal 50% fino ad arrivare al 70-80% anche se molte varietà sopportano bene ambienti asciutti col 30% di U/R.

L’importante è mantenere un equilibrio tra luce, umidità e temperatura. Maggiore è la temperatura, più acqua e umidità viene richiesta dalla pianta.

Per esempio, l’umidità in casa crolla solitamente durante l’inverno, quando accendiamo il riscaldamento. Durante i mesi freddi, sia la temperatura che la luce sono inferiori e di conseguenza l’orchidea potrà sopportare un ambiente meno umido.

Viceversa, se l’umidità è bassa ma la temperatura e la luce sono molto forti, puoi alzare l’umidità o spostare le piante in un luogo più ombroso o fresco.

Per aumentare il tasso d’umidità, puoi sempre provare ad alzarla utilizzando la tecnica del vassoio ripieno d’argilla espansa (o qualsiasi altro materiale inerte che non fa muffa).

  • Prendi un vassoio o un sottovaso e riempilo di biglie di argilla espansa.
  • Versa dell’acqua nel vassoio, il suo livello dev’essere più basso rispetto alla superficie dell’argilla.
  • Ora appoggia le tue orchidee sulle biglie di argilla.

L’acqua sul fondo della vaschetta evaporando aumenta l’umidità nei pressi dell’orchidea.

In alternativa puoi nebulizzare dell’acqua al mattino o nel primo pomeriggio (purché la pianta sia al riparo dai raggi diretti e che l’acqua spruzzata evapori entro sera) o usare un umidificatore per piante.

Un’umidità alta (70-80%) non reca problemi all’orchidea Oncidium, ma bisogna mantenere l’aria in movimento con un ventilatore per evitare ristagni d’aria umida e condensa sulle foglie.

Annaffiatura

L’orchidea Oncidium va annaffiata quando il substrato è quasi asciutto; a differenza delle Phalaenopsis in cui si aspetta sempre che le radici siano asciutte prima di innaffiare, l’Oncidium non sopporta bene un terriccio secco. 

In poche parole, se sei in dubbio sul annaffiare o meno … fallo. 

Questo non significa che il substrato debba essere zuppo d’acqua, anzi, l’Oncidium come tutte le orchidee epifite ha bisogno di un buon ricircolo d’aria tra le radici e un terriccio molto drenante. 

radici oncidium divisione pseudobulbi

Non si può definire una scadenza esatta per bagnare, ci sono troppi fattori che influiscono, come il clima, il tipo di substrato, la grandezza della pianta e il tipo di vaso che si usa.

Il metodo più semplice è infilare la punta di un dito nel terriccio, se questo è bagnato l’annaffiatura può aspettare, se è un po’ umido si può bagnare. 

Quando si lascia l’Oncidium per qualche giorno (o ora in base alla stagione) senza acqua, gli pseudobulbi iniziano a raggrinzire; questo è un segnale che l’orchidea ha bisogno di essere annaffiata.  In seguito a disidratazione, anche le foglie possono crescere “accartocciate” come nella foto qui sotto.

oncidium foglie ondulate poca acqua

L’acqua d’irrigazione deve avere una bassa durezza, se si riesce ad utilizzare acqua demineralizzata o piovana (che non contiene sali disciolti) si evitano numerosi problemi con il pH e di salinità nel lungo periodo.  

Il pH dell’acqua d’irrigazione delle orchidee ballerine dev’essere compreso tra 5,5 e 6,5 a seconda del substrato che si usa; nel caso in cui il terriccio sia a base di bark e/o muschio di sfagno (che sono tendenzialmente acidi) il pH ideale per l’Oncidium è 6,5.

Concimazione

L’Oncidium dev’essere concimato durante tutto l’anno, salvo si abbia a che fare con specie particolari che entrano in fase di riposo invernale.

Il metodo più semplice per concimare le orchidee consiste nel diluire del fertilizzante completo NPK 20-20-20 contenente anche micronutrienti.

Se utilizzi un fertilizzante universale potresti dover aggiungere del Calcio e Magnesio extra alla soluzione, questi si possono integrare con dei sali di Epsom o dei fertilizzanti appositi come CalMag.

Se fai sul serio e utilizzi concimi specifici per orchidee ti consiglio di leggere la mia questa guida su come concimare le orchidee in modo semplice e avanzato.

La frequenza delle concimazioni dipende dal dosaggio; possiamo concimare ogni 2 irrigazioni utilizzando la dose consigliata dal produttore oppure ad ogni innaffiatura diluendo ½ della dose raccomandata. 

Durante l’inverno, quando la pianta cresce più lentamente a causa del clima mite e luce ridotta, si può concimare una volta al mese seguendo i dosaggi consigliati dal produttore di fertilizzante. 

L’EC è l’unità di misura utilizzata per misurare la conducibilità elettrica dell’acqua, più sali sono disciolti e più questo valore sarà alto; l’Oncidium come molte orchidee non ama una salinità elevata e questo valore deve essere compreso tra 0,5 e 1 EC. 

Per evitare che la salinità nel terriccio diventi eccessiva, a causa di accumuli di fertilizzante, bisogna risciacquare con acqua abbondante ogni 4 annaffiature.

Esistono tecniche di concimatura più sofisticate (ma efficaci) che seguono lo stadio di sviluppo della pianta, dove solitamente si somministra maggiore azoto (N) durante la crescita dei getti, andando a sostituire progressivamente l’azoto con il potassio (K) quando l’orchidea inizia a maturare i nuovi pseudobulbi.

L’argomento merita attenzione, per questo scriverò presto un articolo a riguardo.

Terriccio

Il substrato ideale per l’Oncidium dev’essere molto drenante, garantire un ottimo ricircolo d’aria tra le radici pur mantenendo una buona ritenzione idrica.

Il terriccio per orchidee più utilizzato è senz’altro la corteccia o bark di media dimensione, alla quale vengono spesso aggiunti degli ammendanti per migliorare la ritenzione idrica e lo schiacciamento dovuto alla decomposizione. 

Per aumentare la ritenzione idrica del bark  si può aggiungere dello sfagno o della fibra di cocco a grana media, oppure scegliere della corteccia più fine.

Substrati inerti come l’argilla espansa o la perlite possono essere aggiunte per aumentare la porosità del terriccio e garantire un maggiore ricircolo d’aria man mano che il bark si degrada e si compatta. 

Rinvaso

Il momento migliore per rinvasare l’Oncidium è quando l’orchidea inizia a produrre nuovi getti; questo è il segnale che la pianta a ripreso la crescita vegetativa. Travasandola ora la pianta produrrà rapidamente nuove radici e si ambienterà rapidamente del nuovo vaso. 

Il travaso dell’Oncidium, come delle altre orchidee epifite, va fatto in 3 circostanze :

  • Il terriccio si è decomposto, è compatto e di colore scuro (ogni 2-3 anni circa).
  • L’orchidea è cresciuta troppo per il vaso in cui si trova; poiché l’Oncidium ha una crescita simpodiale, la pianta tende a svilupparsi in orizzontale, arrivando ad uscire dal vaso in un paio di anni.
  • Se l’orchidea ha molte radici marce o morte. 
oncidium radici marce rinvaso

Quando si rinvasa l’Oncidium bisogna fare molta attenzione alle sue radici, che sanno essere piuttosto difficili da maneggiare, specialmente quando sono asciutte. Per questo motivo è sempre bene annaffiare l’orchidea prima di toglierla dal vaso.

Rimuovi attentamente tutto il vecchio substrato dalle radici e taglia con delle forbici sterilizzate tutte le radici morte. 

Taglia le radici con decisione senza aver paura di eccedere.

È meglio aspettare qualche settimana in più affiché la pianta ricostra un nuovo apparato radicale, piuttosto che protrarre un problema di marciume.

Per rinvasare correttamente l’orchidea ballerina bisogna prima capire qual è la sua direzione di crescita.

Nella seconda metà dell’articolo “come rinvasare orchidee in 9 Step” spiego proprio come riconoscerla.

Malattie e Parassiti

Le malattie e i parassiti più comuni per l’Oncidium sono le stesse che colpiscono altre orchidee tropicali. I parassiti animali più comuni sono afidi, cocciniglie, tripidi o ragnetti rossi mentre in ambienti umidi e/o freddi possono proliferare diversi funghi o batteri ancora più pericolosi per la pianta. 

Puoi trovare tutte le informazioni utili per riconoscere e curare le malattie delle orchidee in questo Post.

pseudobulbo marcio oncidium

Conclusioni sull’orchidea Oncidium

L’Oncidium è tra le orchidee più apprezzate e più appetibili per i neofiti che vogliono fare un passo avanti nella coltivazione delle orchidee. 

Questa pianta è molto facile da coltivare, basta solo un po’ di luce in più rispetto alle Phalaenopsis e un migliore timing nelle annaffiature. 

Se con le orchidee falena (Phalaenopsis) possiamo dimenticarci di bagnare per un giorno o due, per l’Oncidium è importante che le radici non asciughino mai del tutto. 

Per riuscirci possiamo annaffiare più spesso o preparare un terriccio con una migliore ritenzione idrica.

In cambio di qualche cura in più queste orchidee ti sapranno dare fioriture meravigliose. Decine se non centinaia di fiorellini dal profumo delicato e dai colori più vari e sgargianti. Negli anni, mentre la pianta cresce, tendono ad accumularsi sempre più pseudobulbi e getti che danno vita a fioriture sempre più spettacolari.

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