Orchidea foglie bruciate dal sole – Come riconoscerle e cosa fare

Un problema comune delle orchidee durante i mesi caldi è la comparsa di macchie marroni o nere dall’aspetto asciutto con un bordo solitamente scuro e un alone giallo intorno.

Questo avviene solitamente quando ci si dimentica le proprie piante sotto al sole diretto, che provoca delle vere e proprie ustioni sulla pagina fogliare. 

In questo breve articolo parliamo proprio delle orchidee con foglie bruciate dal sole, come riconoscere il problema e cosa fare (o non fare). 

orchidea Phalaenopsis con foglie bruciate dal sole

Perché le foglie delle orchidee si bruciano al sole?

Molte delle orchidee che troviamo in commercio non tollerano il sole diretto nei mesi caldi dell’anno, in particolare durante le ore centrali della giornata, quando l’intensità dei raggi è più intensa. 

Ogni genere di orchidea ha una tolleranza massima nei confronti della luce, definita dalla quantità che riesce ad utilizzare per compiere la fotosintesi clorofilliana. 

Superata la soglia massima di luce che riescono ad utilizzare, l’energia dei raggi solari viene convertita in calore.

Questo calore sommato alle alte temperature dei mesi estivi (così come in tarda primavera o inizio autunno) surriscalda le lamine fogliari arrivando a provocare vere e proprie ustioni. 

Qui sotto trovi una tabella con indicata la quantità massima di luce (espressa in lux) che i rispettivi generi di orchidea possono tollerare.

orchidea luce massima rischio bruciature

Come capire quando l’orchidea ha le foglie bruciate dal sole?

Quando un’orchidea riceve troppa luce, solitamente il primo segnale è l’ingiallimento delle foglie, che impallidiscono a causa della rottura delle cellule di clorofilla. Questo avviene quando l’intensità della luce supera di poco il massimo che l’orchidea può sopportare o nei casi in cui la temperatura rimane a livelli contenuti.

Se questi valori superano livelli accettabili per la pianta, come nel caso del sole e del caldo estivo, sulle foglie iniziano a comparire vere e proprie ustioni.

foglie di orchidea bruciate dal sole

Le foglie bruciate dell’orchidea sono facili da riconoscere e si contraddistinguono per le macchie dal colore giallo o marrone con bordo scuro, circoscritte all’area in cui il sole ha fatto più danni.

Nel caso di un’esposizione intensa ma breve, vedremo macchie gialle. Quando l’esposizione è prolungata, o l’intensità dei raggi solari è maggiore, le macchie diventano marroni (o addirittura bianche in tessuti completamente bruciati) con bordo nero e un alone giallo intorno.

La forma e il colore possono differire a seconda delle circostanze, ma in ogni caso le bruciature sulle foglie sono facilmente riconducibili ad ustioni.

Solo in alcuni casi le scottature possono essere confuse con altra malattie delle foglie dovute a problemi fungini o batterici, ma il fatto che l’orchidea sia esposta al sole diretto conferma la prima ipotesi.

orchidea scottatura luce forte

Cosa fare quando le foglie dell’orchidea sono bruciate dal sole?

Quando un’orchidea ha foglie bruciate dal sole spesso l’ustione è circoscritta ad un’area specifica mentre il resto della foglie rimane verde, o leggermente scolorita. In questo caso non bisogna rimuovere la foglia danneggiata perché le parti verdi continuano a fare fotosintesi e aiutano la pianta a recuperare dopo lo stress. 

Ciò che bisogna fare a questo punto è spostare l’orchidea al riparo dai raggi solari diretti o ombreggiare con una tenda opacizzante. Se possibile trovale un posto fresco e umido in modo da aiutare la pianta a superare lo stress.

Purtroppo le foglie bruciate non torneranno mai verdi come prima, ma quelle nuove cresceranno sane e col passare del tempo rimpiazzeranno quelle danneggiate attraverso il ricambio fogliare.

orchidea bruciature del sole

Orchidee al sole, quando si può e quando no.

Come abbiamo accennato poco fa, il sole diretto è particolarmente caldo e intenso dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno, in particolar modo nelle ore a cavallo del mezzo giorno. 

A meno che tu non abbia orchidee che amano la luce intensa, come la Vanda o la Cattleya, è sempre meglio tenere le piante al riparo dal sole diretto durante le ore calde in questo periodo dell’anno. Qualche ora di luce diretta al mattino presto o alla sera tardi sono apprezzate da orchidee da mezz’ombra come il Dendrobium o l’Oncidium

Dalla seconda metà dell’autunno, durante l’inverno e fino a metà primavera possiamo tranquillamente tenere le orchidee nel posto più luminoso di casa, senza dover preoccuparci del sole diretto. In questo periodo dell’anno i raggi colpiscono la terra con un’inclinazione tale da creare una luce piuttosto diffusa che difficilmente può bruciare le foglie delle orchidee.

ustione da caldo su foglia orchidea

Conclusioni

Molte delle orchidee che troviamo nei vivai sono piante tropicali da ombra o da mezz’ombra, abituate a ricevere luce diffusa o poche ore di luce diretta al giorno. 

Nelle aree tropicali in cui vivono l’ombra è comunque molto più luminosa e brillante rispetto a quella che troviamo spesso in casa, perciò è sempre bene tenere le orchidee vicino ad una finestra per garantire loro una quantità abbondante di luce. 

La luce in Italia diventa un problema solo durante i mesi caldi dell’anno, quando i raggi del sole sono più intensi e diretti. In questo periodo bisogna fare attenzione al sole diretto, perché può causare bruciature sulle foglie delle orchidee più sensibili, come la tanto amata Phalaenopsis o il Paphiopedilum.

Il sole estivo del primo mattino o quello calante della sera è ben accetto perché è meno forte e non provoca ustioni al fogliame. 

Dal tardo autunno fino alla prima metà della primavera (con una leggera differenza tra Nord e Sud dell’Italia) le orchidee possono (e dovrebbero) ricevere quanta più luce possibile, senza alcun timore nei confronti del sole diretto.

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