Bark per orchidee e Orchiata: Quale corteccia scegliere e che misura

Stai cercando il bark giusto per le tue orchidee?

Esistono molti tipi di corteccia in commercio, ciò che distingue l’una dall’altra è:

  • Qualità
  • Pezzatura (dimensione)
  • Pianta di provenienza
  • Metodo di conservazione
  • Trattamenti per migliorare le proprietà chimico/fisiche.

In questo post ti guiderò nella ricerca della miglior corteccia per le tue orchidee, che si tratti della classica Phalaenopsis o di generi più ricercati.

Bark per orchidee o orchiata

Che cos’è il bark per orchidee?

Il bark per orchidee non è altro che corteccia di pino o di abete di pezzatura variabile, che viene pulita e trattata allo scopo di creare un substrato ideale per la coltivazione di queste piante. Non solo ricrea in modo verosimile la superficie su cui crescono le orchidee epifite in natura, ma è economico ed ecologico perché viene ottenuto dal materiale di scarto dell’industria del legno.

I vantaggi nel utilizzare la corteccia per coltivare le orchidee sono:

  • trattiene acqua e umidità
  • drena rapidamente l’acqua in eccesso
  • garantisce un’ottima ventilazione
  • facile da reperire ed economica.

A differenza della corteccia per pacciamatura, il bark per orchidee attraversa dei processi di pulitura per rimuovere la resina al suo interno e viene sterilizzato dalle spore di funghi patogeni.

Viene poi selezionato in base alla dimensione dei pezzetti e conservato in maniera adeguata. Solitamente asciutto.

che cos'è il bark per orchidee

Ogni quanto bisogna cambiare la corteccia alle orchidee?

La corteccia per orchidee ha una durata media di 2-4 anni, a seconda della qualità scelta, della frequenza delle annaffiature e delle caratteristiche dell’acqua d’irrigazione.

Come ogni substrato naturale va incontro al deterioramento e una graduale decomposizione.

I pezzetti, sminuzzandosi finiscono per ostruire gli spazzi d’aria all’interno del vaso, trattenendo più acqua e riducendo il drenaggio.

Se un’orchidea non viene travasata a lungo, si può notare che inizia a produrre molte radici aeree, quasi come volesse scappare dal vaso. Proprio perché riconosce che il substrato non è più favorevole alla crescita delle radici “normali”.

Nel caso dell’Orchiata (corteccia di Pinus radiata) la durata è molto maggiore, arrivando fino a 6-8 anni. Vantaggio non da poco.

Quali tipi di corteccia per orchidee esistono?

In commercio si trovano essenzialmente tre substrati legnosi adatti alla coltivazione delle orchidee:

  • Il bark tradizionale (solitamente corteccia di pino).
  • Orchiata
  • Chips di cocco (in pezzetti non in fibra)

Quest’ultimo non è una corteccia, ma è un materiale naturale molto simile sotto certi aspetti.

Partiamo a descrivere quello più comune, il classico bark per orchidee.

Corteccia di pino

La corteccia di pino è il substrato per orchidee più diffuso in tutto il mondo, si adatta bene alla coltivazioni di moltissimi generi epifiti e non, è accessibile ed economica.

In commercio puoi trovare bark di diversa pezzatura, ciascuno dei quali si adatta meglio ad un genere piuttosto che ad un altro.

La Phalaenopsis ad esempio, preferisce un bark grosso, mentre il Dendrobium Nobile uno più fine. Tra poco lo vediamo meglio.

Le pezzature più comuni sono:

  • Fine: 6-9mm
  • Medio: 9-12mm
  • Grosso: 12-18mm
  • XXL: 40-60mm

Quando inizi ad utilizzare della corteccia nuova, noterai che è un po’ idrorepellente. Praticamente lascia scivolare via buona parte dell’acqua, senza assorbirla al suo interno.

Affinché la corteccia si impregni bene bisogna lasciarla in ammollo. Questo può essere fatto lasciandola qualche ora in acqua prima del rinvaso, oppure annaffiando per immersione nei mesi che seguono.

Col tempo la sua capacità di ritenzione idrica migliora e puoi riprendere ad innaffiare dal bordo se preferisci.

Per quanto riguarda il pH, la corteccia che viene utilizzata per le orchidee viene solitamente stabilizzata intorno al 6. Decomponendosi questo valore tende ad aumentare fino a raggiungere valori “problematici”, che impediscono alla pianta il corretto assorbimento di alcuni elementi nutritivi.

Orchiata

orchiata per orchidee

L’orchiata è un particolare tipo di corteccia ottenuto dal Pinus radiata (pino di Monterey), ha la caratteristica di avere una durata molto maggiore rispetto al bark per orchidee tradizionale e di trattenere più acqua al suo interno.

Mediamente l’orchiata ha una durata di 6-8 anni, la sua superficie ruvida ne aumenta la ritenzione idrica e la facilità con la quale assorbe l’acqua.

Durante il processo di produzione viene rimosso lo strato idrofilo che respinge l’acqua, per cui non ha bisogno di essere lasciata a mollo, ne di essere innaffiata per immersione. Esprime tutte le sue qualità fin da subito.

Il pH rimane stabile nel lungo periodo, tra il 5,5 e il 6,5.

L’orchiata è particolarmente adatta ad orchidee con un alto fabbisogno idrico (come Paphiopedilum, Oncidium o Dendrobium Nobile), oppure a piante coltivate in vasi piccoli. Mentre bisogna riadattare la routine d’irrigazione con generi che amano asciugare bene tra un’annaffiatura e l’altra, come Phalaenopsis o Cattleya.

In linea generale, la maggior ritenzione idrica può essere considerata un vantaggio quando si coltiva in casa (specialmente nei mesi caldi) ma bisogna comunque tenere conto degli eventuali danni collaterali. Le annaffiature vanno probabilmente diradate per evitare che le radici marciscano perché restano bagnate troppo a lungo

Detto in poche parole, l’orchiata è un ottimo substrato, anche migliore del bark tradizionale in alcuni casi, ma va trattata in maniera un po’ diversa.

Chips di cocco

Il cocco a pezzetti (o chips) è un substrato ottenuto dagli scarti dell’industria del cocco. Non si tratta del guscio del noce, ma delle fibre legnose che lo circondano esternamente. Chi è stato in vacanza i posti tropicali l’avrà sicuramente visto.

Questo materiale viene lasciato seccare e maturare, dopodiché viene lavorato e sminuzzato in fibre di diversa dimensione.

Nel caso delle orchidee, vengono utilizzati soprattutto fibre grossolane, pezzetti o mix dei due.

cocco chips per orchidee

Non si tratta di corteccia, ma di un’ottima alternativa che sta prendendo piede, soprattutto oltre oceano.

Come il bark per orchidee, le chips di cocco offrono un ottimo drenaggio e ricircolo d’aria tra le radici. Hanno una durata di 4-5 anni ed un pH intorno al 6.

Prima dell’utilizzo deve essere risciacquata abbondantemente per rimuovere il potassio contenuto all’interno, che rischierebbe di entrare in competizione con il calcio e il magnesio riducendone la disponibilità per le piante.

Meglio bark o orchiata?

Sia la corteccia tradizionale che l’orchiata sono eccellenti substrati per orchidee, entrambi offrono un buon drenaggio, ricircolo d’aria e una superficie ruvida su cui trovano appiglio le radici. Detto questo, ciascuna ha dei vantaggi e svantaggi rispetto all’altra.

Bark tradizionaleOrchiata
Durata2-4 anni6-8 anni
Costo1€ litro1,6€ litro
Igroscopia*Scarsa Buona
Stabilità del pHMediaBuona
ReperibilitàBuona Buona
* Capacità di assorbire molecole d’acqua

Se escludiamo il fattore del prezzo d’acquisto (che comunque si ammortizza sulla durata) l’orchiata batte il bark tradizionale sotto tutti gli altri aspetti.

Detto questo però, bisogna tenere in considerazione altre variabili, come le esigenze della pianta che si coltiva e la sua modalità di crescita.

Ti faccio due esempi:

  1. Una Phalaenopsis, non ha grossi benefici da un substrato che si impregna meglio, perché ama asciugare rapidamente tra una bagnatura e l’altra.
  2. Un’orchidea a sviluppo simpodiale, crescendo in orizzonta va rinvasata solitamente ogni 2-4 anni e non beneficia di un substrato con una durata di 6-8 anni.

Entrambe le cortecce sono ottime, se dovessi scegliere tra le due, la mia scelta ricadrebbe sull’orchiata per orchidee che richiedono una pezzatura fine o media, e bark per Phalaenopsis e Cattleya che crescono meglio con una pezzatura grande.

In questo modo secondo me si sfruttano la massimo i benefici di una e dell’altra.

Perché dico questo? Ora te lo spiego.

Che dimensione scegliere?

Un modo semplice per capire che pezzatura deve avere la corteccia è rapportandola allo spessore delle radici dell’orchidea. Se le radici sono grosse e carnose si sceglie un bark grosso che asciughi rapidamente, se invece sono fini un bark fine che resta umido più a lungo.

quale corteccia per orchidee scegliere

Questa linea guida trova la sua spiegazione nel comportamento di queste piante in natura.

Le radici fini si insediano all’interno delle venature della corteccia, dove l’umidità rimane più alta. Quelle grosse invece rimangono in superficie, esposte all’aria e asciugano più rapidamente.

Ritornando al nostro vaso,

se viene riempito di corteccia fine, questa tratterrà più acqua e le radici rimarranno umide più a lungo. Il bark grosso invece asciugherà prima per via dei grossi spazzi d’aria che lasciano drenare buona parte dell’acqua.

La pezzatura media può andare bene per quasi tutte le orchidee epifite, anche se bisognerà aggiustare le innaffiature di conseguenza. Più frequenti per generi che vogliono più acqua e meno per quelli che richiedono periodi asciutti.

Qui sotto trovi una tabella con scritti i generi di orchidee più diffuse e la rispettiva pezzatura ideale.

GENEREPEZZATURA
PhalaenopsisGrande
Dendrobium NobilePiccolo o Medio
Dendrobium PhalaenopsisMedio o grande
CattleyaGrande
Oncidium/CambriaPiccolo o Medio
PaphiopedilumPiccolo

Nel caso della Vanda, qualora si volesse coltivare in corteccia, conviene utilizzare un bark XXL da 40-60mm o eventualmente uno a pezzatura grossa facendo particolare attenzione alle innaffiature.

Perché bisogna usare solo corteccia di qualità?

A differenza del bark per pacciamatura usato nelle aiuole, quello per orchidee viene selezionato e pretrattato affinché:

  • Sia privo di resina
  • non contenga spore di funghi
  • il pH sia stabile
  • La pezzatura sia regolare

Viene impacchettato e venduto esclusivamente secco, in modo che il processo di decomposizione si fermi e poter garantire così un prodotto omogeneo e sicuro.

Dove comprare la corteccia per orchidee?

La corteccia per orchidee (che non va confusa con il terriccio per orchidee) si può trovare in negozi specializzati, alcuni consorzi agrari o semplicemente su internet. I fioristi e i vivai (non tutti ovviamente) vendono un mix che oltre al bark contiene anche torba e che si addice solo alle orchidee terrestri.

Controlla sempre sul retro della confezione e se non è corteccia pura passa oltre.

Negozi specializzati

Se hai la fortuna di abitare nelle vicinanze di coltivatori di orchidee, può essere un’esperienza utile e costruttiva acquistare la corteccia da loro.

Grazie alle loro conoscenze sapranno guidarti nella scelta, oltre che aprirti gli orizzonti sulle centinaia di specie che coltivano in serra.

Qui troviamo:

E tanti altri ancora…

In alternativa puoi provare presso un consorzio agrario nella tua zona o cercare su internet.

Online

La maggior parte dei coltivatori citati qui sopra effettua anche consegne online, anche se i costi di spedizione possono risultare onerosi in alcuni casi. E spesso bisogna raggiungere un valore minimo di acquisto.

Se decidi di comprare Bark per orchidee online ti consiglio di andare su evoplant.net, è di gran lunga l’e-commerce specializzato in prodotti per le orchidee più fornito su internet.

Qui oltre alla corteccia puoi trovare orchiata, vasi, zattere, concimi per orchidee e qualsiasi altra cosa ti possa servire.

Escluse le piante ovviamente.

Amazon

Su Amazon è possibile acquistare orchiata, anche se non sempre disponibile. Invece è difficile trovare un bark “classico” di buona qualità o ad un prezzo conveniente.

L’unico prodotto valido che ho trovato è questo anche se di pezzatura molto grossa (si può spezzettare) e piuttosto costoso. Se non hai bisogno di una consegna urgente mi rivolgerei ai siti sopra citati.

Fortunatamente ci sono altri substrati per orchidee validi, come Seramis (bark + granuli di argilla), chips di cocco o bark per rettili.

Come preparare un buon mix per orchidee

Oltre a scegliere la corteccia della misura giusta per le tue orchidee, in alcune circostanze può essere utile mischiare altri substrati per migliorarne le caratteristiche. Renderlo più assorbente o più drenante.

Ecco alcuni materiali che si possono usare

Sfagno

Lo sfagno è un materiale noto ai coltivatori di orchidee, si tratta di un particolare tipo di muschio che assorbe molta acqua e che non fa muffa (grazie al suo pH acido).

Viene venduto in forma secca ma basta immergerlo in acqua qualche minuto affinché si impregni per bene.

Il muschio di sfagno può essere mischiato al bark per aumentare la ritenzione idrica, molto utile quando si vive in luoghi caldi o per orchidee che vogliono umidità intorno alle radici.

Perlite

La perlite è un materiale roccioso molto leggero e poroso. É in grado di assorbire e diffondere l’acqua nel vaso grazie ai micropori.

Viene venduta in diverse granulometrie, per le orchidee andrebbe usata esclusivamente quella grossolana (2-6mm).

Se mischiato alla corteccia ne aumenta la ritenzione idrica senza soffocare le radici.

Carbone

Il carbone vegetale (la carbonalla per il barbeque per intenderci) ha proprietà antifungine e può essere mischiata al bark a questo scopo.

Viene utilizzata nelle coltivazioni di molte piante tropicale, nell’ambito delle orchidee si adatta soprattutto ai generi Vanda, Cattleya e Phalaenopsis perché essendo piuttosto grossa tende ad aumentare molto il drenaggio.

Domande frequenti

Qui trovi le risposte ad alcune domande che vengono fatte spesso sul web.

Conclusioni

Spero che questo post sul bark per orchidee ti sia stato utile e ti abbia aiutato a scegliere.

Ora vorrei sapere da te, quale ti convince di più? Corteccia classica o Orchiata?

O forse hai provato qualche altro substrato con cui ti sei trovato particolarmente bene?

Fammelo sapere nei commenti qui sotto.

4 commenti su “Bark per orchidee e Orchiata: Quale corteccia scegliere e che misura”

  1. Orchiata per me è la migliore. Purtroppo è introvabile, sono alcuni mesi che la cerco fa evoplant ma niente

    Rispondi
  2. io da ignorante sono molto indecisu cosa utilizzare per un rinvaso di phalaenopsis.
    qualcuno ha provato il “pacchetto” gia pronto su evoplant?
    è meglio della sola orchiata?

    Rispondi
    • Ciao, personalmente no, ho sempre preferito comporre io stesso il substrato.
      Ad ogni modo per la Phalaenopsis non serve altro che bark grosso o medio. O orchiata della stessa misura.
      Altrimenti materiali inerti come lapillo vulcanico grosso o pomice.

      Un saluto, Gabriele

      Rispondi

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