In questo post vedremo come curare le orchidee in inverno, per riuscire ad ottenere una fioritura abbondante e arrivare in primavera con una pianta sana e forte.
Non sarà una guida lunga e completa sulla cura dell’orchidea Phalaenopsis, ma ci concentreremo su quelle correzioni e piccoli aggiustamenti che dobbiamo fare in questo specifico periodo dell’anno.
Come l’annaffiatura, il posizionamento (che comprende temperatura e luce) e la concimazione.
Ora iniziamo.
Come curare le orchidee in inverno
Durante l’inverno le orchidee Phalaenopsis non entrano in riposo vegetativo e necessitano di cure regolari come nel resto dell’anno. Ovviamente, poiché il loro metabolismo è rallentato dalle basse temperature e dalla scarsità di luce, le annaffiature devono essere diradate, così come le concimazioni.
Proprio per mantenere il più attivo possibile il loro metabolismo dobbiamo posizionare le orchidee in prossimità di una finestra molto luminosa. In questo periodo dell’anno possono ricevere anche luce diretta perché non è così forte da bruciare le foglie. In casa le temperature devono rimanere stabili sopra ai 17°C, facendo attenzione che le piante non rimangano esposte a correnti d’aria fredda.
Nel nostro emisfero quest’orchidea tendono a fiorire in inverno. Durante questa fase di sviluppo la pianta concentra le sue energie sulla fioritura, e non sulla produzione di tessuti verdi (come foglie e radici). Per questo motivo non conviene rinvasarla nei mesi invernali, salvo il caso in cui non soffrano di marciume radicale.
La potatura degli steli può essere fatta all’occorrenza una volta che i fiori sono caduti. Potando sopra all’ultimo nodo inattivo (su cui non son cresciuti boccioli) si può stimolare l’orchidea a rifiorire e dar vita ad una ripartenza. Così facendo si riesce (in alcuni casi) a prolungare la fioritura di diverse settimane.
Ora approfondiamo meglio le specifiche cure di cui hanno bisogno le orchidee in inverno
Acqua: Quando bagnare l’orchidea in inverno
Durante l’inverno l’orchidea necessita di molta meno acqua rispetto alla primavera e l’estate e bisogna quindi diradare le annaffiature. La pianta va comunque bagnata quando le radici sono asciutte e argentee, ma poiché il fabbisogno idrico e l’evaporazione sono inferiori ci vorrà più tempo prima che queste asciughino bene.
Quando le radici sono chiare e il substrato è asciutto, aspetta ancora 1-2 giorni prima di innaffiare l’orchidea.
Un’altro consiglio è quello di bagnare con acqua tiepida intorno ai 25-30°C, per non stressare l’apparato radicale.
Per evitare che il substrato si impregni e trattenga acqua troppo a lungo conviene innaffiare da bordo vaso ed evitare (nella maggior parte dei casi) di immergere il vaso. A meno che non lo si faccia per soli 10-15 secondi. Questo ci permette di avere una bagnatura più lieve e superficiale, senza saturare completamente i micropori che si trovano all’interno dei pezzetti di corteccia.
Così si evitano ristagni d’acqua prolungati, il ciclo asciutto/bagnato rimane veloce e si scongiurano il rischio di radici marce.
Dove posizionare le orchidee in inverno
Poiché la luce da ottobre a marzo è molto meno intensa rispetto a quella primaverile ed estiva, in inverno è particolarmente importante posizionare le orchidee vicino ad una finestra molto luminosa, dove possa ricevere abbondante luce diffusa e possibilmente qualche ora di sole diretto. I raggi diretti in questi mesi sono deboli e non rischiano di bruciare le foglie della pianta, specialmente se filtrati da una finestra.
Se non hai una buona esposizione puoi integrare la luce solare con una lampada LED per orchidee come quelle che trovi in questo link. Le Phalaenopsis non necessitano di luci molto potenti, un bulbo da 24-36W acceso per 12 ore al giorno garantisce una crescita regolare tutto l’anno e fioriture più generose.
Per quanto la pianta tolleri minime di 13-15°C, per evitare che entri in “stallo” invernale bisogna mantenere le temperature sopra ai 17°C. Temperature maggiori (20-22°C per esempio) permettono alla pianta di accrescere gli steli più velocemente, e di conseguenza avere fioriture precoci.
In inverno bisogna prestare attenzione agli spifferi d’aria fredda o alle correnti gelide quando si aprono le finestre. Lo sbalzo termico non solo rischia di far cadere i boccioli, ma anche di stressare la pianta e provocare danni da freddo.
Infine, bisogna mitigare il calo di umidità dovuto all’accensione del riscaldamento. Per mantenere l’umidità ambientale a livelli buoni puoi utilizzare degli umidificatori in ceramica per caloriferi, avvicinare le piante l’un l’altra, spostarle in una stanza più umida (di solito bagno o cucina) o utilizzare un umidificatore per piante ad ultrasuoni. Quest’ultimo è senz’altro il rimedio più efficace.
Non spruzzare acqua sulle foglie nei mesi freddi perché rischia di innescare malattie fungine sulle foglie o di far marcire il fusto qualora ristagnasse nelle ascelle fogliari.
Concimare le orchidee in inverno
Le orchidee Phalaenopsis vanno concimate tutto l’anno, anche in inverno perché la fioritura comporta un forte consumo di energie. Durante questo periodo bisogna utilizzare un fertilizzante bilanciato, come il 20-20-20 o un’alternativa che mantenga valori NPK simili tra loro.
Lo stesso vale anche se l’orchidea non ha iniziato la fioritura ed è ancora verde.
Non è necessario concimare spesso, anzi, bisogna farlo meno rispetto alla bella stagione. In questo periodo dell’anno è sufficiente concimare ogni due innaffiature con metà del dosaggio consigliato in etichetta.
Tutto questo è particolarmente importante se teniamo l’orchidea in un posto luminoso (come detto prima) e le temperature sono nei 20°C. Luce e temperatura mantengono il metabolismo attivo, e se il metabolismo è attivo è fondamentale concimare con regolarità.
Conclusione
Spero che questo breve articolo su come curare le orchidee in inverno ti sia stato utile.
Sono certo che se seguirai i consigli scritti qui sopra non solo riuscirai a portare l’orchidea in fioritura, ma arriverai in primavera con una pianta sana e forte. Pronta per affrontare la bella stagione e crescere come non ha mai fatto prima.
Ora mi piacerebbe sentire il tuo parere.
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