Monstera deliciosa Cura: Guida completa alla coltivazione in appartamento

In questa Guida completa sulla Monstera deliciosa e la sua cura andremo a trattare tutti gli aspetti della coltivazione di questa pianta in appartamento. Da quelle più importanti e basilari, come la luce e l’annaffiatura, fino a quelle più specifiche, come la cura e prevenzione da parassiti o altre problematiche comuni.

La Monstera è una pianta molto resistente e facile da coltivare. Nella maggior parte dei casi bastano pochi piccoli accorgimenti per vederla crescere a vista d’occhio.

Tuttavia, se non si conoscono le nozioni di base è altrettanto facile incappare in una serie di problemi più o meno spiacevoli.

Ma se seguirai i consigli scritti in questo articolo, sono certo che riuscirai a far crescere questa pianta con successo.

Iniziamo.

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Come si cura la Monstera deliciosa

Per rendere semplice la cura della Monstera deliciosa è importante posizionare la pianta in una stanza luminosa e ben arieggiata, utilizzare un terriccio soffice e drenante ed innaffiare quando il substrato è completamente asciutto.

Bisogna poi concimare la pianta quando la crescita è attiva, in modo da fornirle tutte le sostanze di cui ha bisogno per produrre nuovi tessuti e svolgere le sue funzioni metaboliche.

Quindi,

per prima cosa bisogna capire dove posizionare la Monstera deliciosa all’interno di casa nostra.

Luce

Se vengono garantite le giuste condizioni di luminosità la Monstera deliciosa diventa una pianta estremamente facile da curare. Per crescere deve ricevere luce abbondante e diffusa per buona parte della giornata.

dove posizionare la monstera

L’ideale è tenerla nei pressi di una finestra esposta a sud-est o sud-ovest, e di girare la pianta 90° ogni settimana o due in modo che la chioma cresca in modo omogeneo.

Se l’esposizione della stanza è a Nord, bisognerà tenere la pianta il più vicino possibile alla finestra, mentre nel caso fosse rivolta a sud è importante schermare la luce diretta con una tenda opacizzante. In particolare durante le stagioni calde.

Durante l’inverno la Monstera deliciosa può tranquillamente ricevere sole diretto, anche tutto il giorno, perché l’intensità dei raggi è molto più debole rispetto a quella primaverile/estiva.

Da maggio a settembre bisogna evitare il sole diretto nelle ore a cavallo del mezzogiorno. Spostando la pianta più lontana dalla finestra o schermando la luce con una tenda leggera.

Una o due ore di luce diretta al mattino presto o al tardo pomeriggio sono comunque concesse e apprezzate dalla pianta.

Se non si garantisce abbastanza luce, la Monstera deliciosa tende a crescere lenta, fare foglie piccole (o più piccole di quelle precedenti) e senza buchi. Inoltre gli internodi si allungano molto dando alla pianta un aspetto vuoto e poco accattivante.

Per dar spazio alla pianta di manifestarsi al meglio delle sue possibilità, si può legare ad un tutore e promuovere così la crescita in verticale. La luce si distribuisce meglio, raggiunge le parti più nascoste della pianta e porta ad avere foglie più grandi e fenestrate.

Oltre che far risparmiare spazio in larghezza. Ma questo va un po’ a gusti.

Temperatura

La temperatura ideale per la cura della Monstera deliciosa è di 20-24°C, anche se sopporta egregiamente temperature fino a 29-30°C. Le minime invece non devono mai scendere sotto ai 13°C, anche se ritengo che 15°C sia un limite più sicuro per la pianta. E tutto sommato facile da mantenere in casa.

Quanto le minime scendono sotto ai 13-15°C si ha il rischio di necrosi. Cioè la comparsa dei tipici danni da freddo, caratterizzati da macchie nere sulle foglie.

Monstera deliciosa cura dai danni da freddo

Lo stesso può capitare se la pianta è esposta a correnti d’aria fredda.

Inoltre se la temperatura è bassa, la pianta cresce poco perché il suo metabolismo viene rallentato. Di conseguenza è fondamentale diradare le annaffiature e non bagnare mai le foglie perché il rischio di marciume radicale o di malattie fungine è considerevole.

Quando fa molto caldo invece, bisogna bagnare più spesso ed aiutare la Monstera a contrastare la disidratazione spruzzando acqua sulle foglie o aumentando il tasso di umidità nella stanza.

Nel caso questo non fosse possibile conviene spostarla in un posto più ombroso.

Umidità

La Monstera deliciosa è una pianta tropicale che ama i climi umidi, ma per nostra fortuna si adatta molto bene anche ad ambienti più asciutti. Come la casa appunto. Un tasso di umidità del 40-50% è sufficiente per farla prosperare e crescere senza intoppi.

Bisogna prestare attenzione solamente durante le giornate molto calde o nei mesi freddi, quando il riscaldamento è acceso. L’aria in casa tende ad essere molto secca durante l’inverno.

Il rischio, è che le punte delle foglie secchino e diventino marroni.

Alcuni accorgimenti per aumentare l’umidità per le piante e contrastare la disidratazione sono:

  • Nebulizzare le foglie con uno spruzzino (non poco prima che faccia buio perché rimarrebbero bagnate a lungo durante la notte).
  • Spostare la Monstera in una stanza più umida, come il bagno, la cucina o la lavanderia.
  • Stendere i panni nella stanza in cui si tengono le piante.
  • Avvicinare le piante l’un l’altra per ricreare un microclima umido tra loro.
  • Utilizzare un umidificatore ad ultrasuoni, abbastanza potente da aumentare il tasso di umidità nella stanza (se ti interessa qui ti spiego come sceglierlo).

Annaffiatura

La Monstera deliciosa va innaffiata abbondantemente quando il terriccio è completamente asciutto, lasciando che l’acqua in eccesso esca dai fori di drenaggio del vaso. Per permettere all’aria di tornare a circolare all’interno del substrato è importante non lasciare acqua nel sottovaso.

Le annaffiature quindi non possono essere calendarizzate, perché tutto dipende da quanto tempo impiega il terriccio ad asciugare. E quindi da tanti fattori, come:

  • Tipo di substrato
  • Stagione dell’anno
  • Quantità di luce
  • Dimensione e tipo del vaso
  • Umidità ambientale
  • Temperatura

Etc etc.

Per capire con esattezza quando innaffiare la Monstera deliciosa si possono seguire due strade.

Sentire il peso del vaso, che richiede un po’ di tatto ed esperienza ma che è molto efficace. Oppure il classico metodo del dito. Il mio consiglio è di utilizzare il secondo, ed infilare il dito nel terriccio per sentire se è asciutto, umido o è ancora bagnato.

É molto semplice, basta infilare l’indice 4-5cm in profondità nel terriccio. Se quando lo togli rimangono delle particelle di terriccio attaccate significa che è ancora umido e che bisogna aspettare ancora un giorno o due prima di innaffiare.

Se invece è “pulito” e risulta asciutto al tatto vuol dire che è ora di bagnare.

Nel dubbio aspetta ancora un po’. La Monstera deliciosa preferisce rimanere un po’ più asciutta che non bagnata troppo a lungo.

L’unica eccezione a questa regola è nelle giornate molto calde, durante l’estate, in cui si può annaffiare quando il terriccio è appena appena umido. Quasi asciutto diciamo. In questo periodo dell’anno il fabbisogno idrico della pianta è maggiore, e un ritardo tra le annaffiature può portare le foglie a piegarsi verso il basso, ammosciarsi o le punte a seccare.

foglia disidratata per poca acqua

Per tutto il resto dell’anno è meglio essere parsimoniosi con l’acqua.

Le radici della Monstera soffrono il ristagno idrico e la troppa acqua può soffocarle o farle marcire in poco tempo.

Il primo sintomo solitamente è la comparsa di foglie gialle, che se trascurato viene seguito da macchie marroni o nere provocate dal marciume radicale.

Oltre ad imparare come annaffiare, un altro modo per prevenire che questo accada è avere un buon terriccio di partenza.

Terriccio

Uno dei presupposti per avere successo nella cura della Monstera deliciosa sta nel utilizzare un terriccio molto arioso e drenante, che lasci scivolare via l’acqua in eccesso permettendo così una buona ossigenazione nella zona radicale.

Come abbiamo detto poco fa, le radici di questa pianta soffrono molto il ristagno d’acqua, e per questo è fondamentale utilizzare un substrato che non rimanga bagnato troppo a lungo.

Deve quindi avere una percentuale di parti medie e grosse che permettano all’acqua di drenare rapidamente. E una parte fine per trattenere l’acqua necessaria al sostentamento della pianta e permetterci di non innaffiare ogni giorno.

esempio di terriccio ideale per monstera deliciosa e adansonii

Un giusto equilibrio è di 50% parti fini (come torba o fibra di cocco), 25% parti medie e 25% parti grosse.

Per ottenere un buon terriccio per la Monstera si possono mescolare tra loro diversi substrati, come la fibra di cocco, il bark per orchidee di diversa pezzatura, la perlite, il cocco in chips, la pomice o la torba.

Una ricetta molto semplice ed efficace consiste nel mischiare:

  • 2/3 di terriccio per orchidee (torba + corteccia)
  • 1/3 di perlite a grana grossa.

Due substrati facili da reperire che si possono trovare in qualsiasi garden center.

Qualunque sia il mix che sceglierai, l’importante è che si in grado di drenare rapidamente l’acqua in eccesso. Questo ti aiuterà enormemente nella cura della tua Monstera deliciosa.

Rinvaso

La Monstera deliciosa va rinvasata ogni due o tre anni, quando le radici hanno colonizzato tutto il vaso o per sostituire il terriccio perché troppo compatto o deteriorato. Cambiare regolarmente il vaso, concedendo alla pianta qualche centimetro in più in cui poter crescere, è uno dei migliori modi per farla crescere di più e più veloce.

Il periodo migliore per il rinvaso è l’inizio della primavera, in modo che la pianta abbia tutta la bella stagione per adattarsi al nuovo substrato e sviluppare un apparato radicale vigoroso.

Ovviamente è possibile travasare la Monstera anche durante l’estate, ma questa avrà meno tempo per “sfruttare” lo spazio in più che le abbiamo dato, e quindi si avranno meno benefici.

Durante l’autunno e l’inverno invece, la crescita della pianta è così lenta da rendere il rinvaso controproducente. Le radici non sarebbero in grado di colonizzare il nuovo terriccio, che finirebbe per restare bagnato troppo a lungo. Tanto vale attendere la primavera successiva.

Un’eccezione va fatta nel caso in cui la Monstera soffrisse di marciume radicale. In questo bisogna procedere ad un rinvaso d’urgenza. Qualunque sia il periodo dell’anno.

Svasata la pianta, bisogna ripulire il più possibile le radici dal terriccio e potare tutte le parti marce (mollicce e viscide) con delle forbici sterilizzate. O un seghetto nel caso di piante molto grandi.

Dopodiché si rinvasa la pianta in un nuovo vaso precedentemente sterilizzato con candeggina e si lascia il terriccio asciutto per alcuni giorni. Tenendo la pianta all’ombra per rallentare la traspirazione.

Questo darà il tempo ai tagli di cicatrizzare e ridurrà la probabilità che il marciume riprenda piede.

Per maggiori informazioni su come rinvasare la monstera, quale vaso scegliere e come legarla ad un tutore clicca qui.

Concimazione

La concimazione della Monstera deliciosa si effettua solitamente dall’inizio della primavera fino a metà autunno, quando la crescita della pianta è attiva e visibile. Produce nuove foglie e nuovi steli.

Da marzo fino a ottobre si concima a ciascun annaffiatura, utilizzando un buon concime per piante verdi ad alto contenuto di azoto. Il valore NPK riportato sull’etichetta deve avere predominanza N (azoto).

Questo permetterà alla pianta di produrre nuovi tessuti verdi. Esattamente quello che vogliamo.

Il mio consiglio è di somministrare metà del dosaggio consigliato sull’etichetta del fertilizzante a ciascun’annaffiatura. Permettendo sempre ad un pochino di acqua extra di drenare dai fori di drenaggio del vaso, in modo da avere un lieve risciacquo ogni volta che si bagna ed evitare che il concime si accumuli nel terriccio.

Una volta al mese, per precauzione, si annaffia con sola acqua.

Concimazione e cura della Monstera

Durante il tardo autunno e l’inverno non bisogna concimare, salvo che la Monstera non sia visibilmente in fase di crescita. In tal caso, se sta producendo nuove foglie, concimala comunque perché è un evidente segnale che il suo metabolismo è ancora in piena funzione.

Un’altra opzione è quella del fertilizzante a lento rilascio. Qui trovi maggiori informazioni su questo concime per Monstera.

Potatura

La Monstera deliciosa non necessita di potatura, bisogna semplicemente rimuovere le foglie secche o danneggiate per evitare che possano attrarre parassiti o malattie fungine.

Nel caso di esemplari grandi, o se si vuole mantenere più compatto l’aspetto della pianta, si può comunque procedere ad una potatura di contenimento.

Gli steli vanno accorciati e il taglio va effettuato qualche centimetro sopra al nodo che si intende tenere. Da questo nodo la Monstera svilupperà un nuovo stelo e riprenderà a crescere.

Gli steli recisi, se dotati di almeno un nodo, possono essere fatti radicare ed ottenere così delle talee.

Propagazione

La moltiplicazione per talea della Monstera deliciosa è molto semplice e permette di avere diverse nuove piante ogni anno. A seconda di quanto è grande l’esemplare di partenza.

Lo stelo va tagliato in modo da avere almeno un nodo e una foglia. Il taglio dev’essere netto e pulito, e va effettuato 1-2cm sopra il nodo sottostante, che rimarrà attaccato alla pianta madre.

Uno stelo con più nodi può essere tenuto intero (per ottenere una talea più grande), o diviso in sezioni, purché ciascuno abbia almeno un nodo e una foglia.

Non è fondamentale che il nodo abbia una radice aerea, anche se questa potrebbe rendere il processo di radicazione un po’ più veloce.

una talea di Monstera deliciosa fatta radicare in acqua

Una volta pronte le talee, si possono far radicare in acqua, in muschio di sfagno, in perlite o semplicemente nel terriccio in cui si intende far crescere la pianta.

Ognuno di questi metodi ha dei pro e dei contro. Che puoi trovare in questo post sui 4 metodi per moltiplicare una Monstera per talea.

Per velocizzare il processo di radicazione si possono usare degli ormoni radicanti, o degli stimolatori di radici. Sono entrambi molto efficaci e permettono di avere talee radicate in poco tempo e con un apparato radicale molto più vigoroso.

Parassiti e Malattie

Come tante piante d’appartamento, anche la Monstera deliciosa è soggetta ad infestazioni da parte di parassiti fitofagi che si nutrono della linfa elaborata della pianta. Questi insetti bucano le pareti cellulari della pianta con il loro apparato succhiatore, per nutrirsi delle sostanze zuccherine presenti all’interno del citoplasma.

Oltre a causare una perdita di vigore generale, riducono la capacità della pianta di fare fotosintesi, danneggiano i nuovi tessuti e rischiano di trasmettere malattie batteriche e virali.

Tra i parassiti più comuni nella Monstera troviamo:

  • La cocciniglia cotonosa o a scudetto: É un insetti molto comune, di colore bianco (nel caso della cotonosa) o marrone e lucido (nel caso di quella a scudetto). Seppur visibili ad occhio nudo, hanno la tendenza ad essere molto resistenti e a nascondere le uova.
    Per questo motivo spesso non basta rimuovere manualmente gli adulti con del cotone imbevuto in alcool isopropilico, ma bisogna combatterle con l’utilizzo di Olio bianco, che agisce per soffocamento sull’animale.
  • I tripidi: sono piccoli insetti alati lunghi circa 2-3mm dal corpo esile e molto difficili da vedere. Il loro ciclo vitale si distingue in 4 stadi, uova, larve, pupe e adulti. In stadio larvale vivono nel terriccio e attaccano le radici, mentre da adulti proliferano tra le foglie ed intorno alle nuove vegetazioni. L’insetticida usato per debellarli è a base di Spinosad.
  • Gli acari (o ragnetti rossi): sono microscopici parassiti della famiglia degli aracnidi. Si possono individuare dalle piccole ragnatele che creano o semplicemente dai danni sulle foglie. Si trovano solitamente sulla lamina inferiore della foglia, e proliferano rapidamente in climi caldi e secchi. Possono essere combattuti per soffocamento con Olio minerale bianco o con prodotti acaricidi specifici.

Malattie

Anche se piuttosto resistente alle malattie, la Monstera deliciosa può comunque soffrire di diverse infezioni fungine e batteriche che proliferano in condizioni d’umidità molto elevata e dove la ventilazione è carente.

Le malattie fungine, sono spesso caratterizzate dalla comparsa di macchie gialle sulle foglie, che tendono ad imbrunire e diventare marroni col progredire dell’infezione.

Tra queste troviamo anche il marciume radicale, causato dall’introduzione di patogeni fungini all’interno delle radici.

Non vanno tuttavia confuse con danni da freddo, che possono presentarsi in modo simile.

come curare una monstera malata

Le infezioni batteriche si distinguono da quelle fungine per l’aspetto acquoso e l’odore sgradevole.

Che si tratti di una malattie fungina o batterica, l’approccio iniziale è lo stesso, e consiste nel:

  • Isolare la Monstera malata per evitare di diffondere l’infezione ad altre piante.
  • Rimuovere le foglie malate, o solo le parti danneggiate se il danno è marginale. In questo caso bisogna tagliare dove il tessuto è ancora verde ed utilizzare forbici precedentemente sterilizzate.
  • Posizionare la Monstera in una stanza ben ventilata e tenerla sotto scrupolosa osservazione.

Se durante la quarantena l’infezione fungina dovesse riprendere piede, bisogna trattare la pianta con un fungicida sistemico. Che viene assorbito e trasportato lungo tutta la pianta attraverso il sistema linfatico.

Nel caso di malattie batteriche invece, dopo aver rimosso le foglie malate si può tentare con l’approccio “casalingo”, cioè spruzzando dell’acqua ossigenata (perossido d’idrogeno 3%) sull’intera chioma della pianta.

Qualora non fosse sufficiente bisogna ricorrere all’utilizzo di fitofarmaci antibiotici specifici.

Una buona ventilazione è cruciale se si vuole evitare che il problema si ripresenti.

Problemi comuni

Tra i problemi più comuni nella cura della Monstera deliciosa, al primo posto troviamo senz’altro l’ingiallimento fogliare, la comparsa di macchie marroni o nere sulle foglie e il marciume radicale.

Il motivo per cui questi problemi sono così ricorrenti è semplicemente dovuto al fatto che possono avere le cause più disparate.

Puoi capire se la tua Monstera ha un problema osservando le foglie, come spiegato in questo post.

come curare la Monstera deliciosa

Altre domande frequenti

Conclusioni

Ed eccoci giunti alla fine di questa guida sulla Monstera deliciosa. La cura di questa pianta, come avrai visto, è piuttosto semplice. Sotto molti aspetti simile a quella della adansonii (o Monkey Leaf).

Bisogna:

  • Posizionare la Monstera in una stanza luminosa, ventilata e con una temperatura superiore a 18-20°C
  • Innaffiare quando il terriccio è asciutto.
  • Concimare quando la pianta sta visibilmente crescendo.
  • Rinvasare periodicamente, per dar spazio alle radici di crescere e cambiare il terriccio con uno nuovo.

Se vengono garantite queste 4 cose, coltivare una Monstera in casa può diventare estremamente facile e soddisfacente.

Ora mi piacerebbe avere un feedback da parte tua.

Hai trovato la Guida utile? C’è qualche “tecnica di coltivazione” che andrai a cambiare dopo aver letto questo articolo? Oppure hai ancora qualche domanda a cui il post non ha saputo dar risposta?

Ti invito a scriverlo qui sotto nei commenti, sarà lieto di rispondere.

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