Come fare una talea di Monstera: 4 metodi efficaci per moltiplicarla

Nel post di oggi vediamo come moltiplicare la Monstera Deliciosa per talea.

Partendo dal periodo migliore in cui farlo, dove tagliare e 4 metodi efficaci per farla radicare.

Come vedremo, fare talee non ha solo il vantaggio di ottenere più piante, ma ci permette anche di curare la forma della nostra pianta.

Così da avere una bella pianta madre, e tante “figlie” pronte a darci grandi soddisfazioni in poche settimane.

Ora direi di saltare al post e vedere come fare.

talea di monstera in acqua sfagno perlite o terriccio

P.S. Il metodi descritto nel post non vale solo per la Deliciosa, ma si applica pari pari anche a Monstera Adansonii, Minima e altre specie.

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Quando tagliare le talee di Monstera

Per aumentare le probabilità di successo e ridurre i tempi di radicazione, bisogna tagliare le talee di Monstera tra la primavera e l’estate, quando la pianta madre è in piena crescita vegetativa. Ancora meglio se la Monstera ha già iniziato a creare una radice dal nodo che si intende far radicare.

Non parlo di grosse radici aeree già formate, ma di un piccolo principio di radice in fase di crescita.

Nuova radice su nodo di Monstera Deliciosa

Questa giovane radice sarà in grado di adattarsi rapidamente al medium in cui verrà messa (acqua, sfagno o altro), continuando a crescere e ramificare riducendo il rischio che possa marcire.

Si possono utilizzare anche steli con nodi privi di radici, o con radici aeree. Nel primo caso il processo di radicazione sarà un po’ più lungo, nel secondo bisognerà far attenzione che la radice non marcisca.

Quanto impiega una talea a radicare?

Mediamente una talea di Monstera impiega circa 30 giorni per costruire un apparato radicale solido e poter essere rinvasata. Le tempistiche possono variare a seconda di diversi fattori, come:

  • Quantità di luce
  • temperatura
  • umidità
  • periodo in cui viene tagliata (se la pianta madre è in “riposo” invernale radicherà molto lentamente)
  • substrato di radicazine (acqua, terriccio, perlite, etc.)
  • utilizzo o meno di stimolatori o ormoni radicanti (vedi ultimo paragrafo).

Consiglio di tagliare solo quando la pianta madre sta creando nuove getti, foglie e radici. Questo è sintomo che il metabolismo della Monstera è attivo e lo stesso vale anche per la talea.

Dove tagliare lo stelo

Per propagare la Monstera per talea è importante che la porzione tagliata abbia almeno un nodo, dal quale cresceranno le nuove radici. A seconda della grandezza della talea che si vuole ottenere, si possono tenere anche 2 o più nodi.

É possibile utilizzare anche sezioni di fusto, l’importante è che abbiano anch’esse almeno un nodo. In questo modo si possono ottenere più piante da un singolo stelo, anche se ci impiegheranno più tempo per raggiungere una dimensione accettabile.

Per essere più chiari, in questo post parlerò esclusivamente di come ottenere una talea “classica”, cioè con l’apice vegetativo (meristema). Dal punto di taglio alla punta per capirci. Se dovesse suscitare interesse spiegherò l’altro metodo in un articolo a parte e lo linkerò qui.

Tornando a noi,

Il taglio va effettuato nella parte bassa dell’internodo, la porzione di stelo compresa tra il nodo superiore e quello inferiore (vedi foto).

la talea di monstera va tagliata nella parte bassa dell'internodo
La linea rossa indica dove tagliare la talea

Il nodo è caratterizzato da un leggero rigonfiamento, dal quale cresce una foglia e una o più radici aeree. Qui sono situate numerose gemme dormienti, che se vengono attivate possono dar vita a nuove radici o ramificazioni.

In pratica, il nodo superiore che rimarrà attaccato alla talea produrrà radici, quello inferiore attaccato alla pianta madre creerà una ripartenza.

ripartenza di un nuovo stelo di Monstera Deliciosa
Inizio della crescita di un nuovo stelo dal nodo inferiore

Qualora la talea avesse già una radice aerea ben cresciuta, bisogna decidere se tenerla o tagliarla.

Le radici aeree sono abituate ad un ambiente arioso e secco, molto differente dal medium che userai per radicare la talea. Il rischio è che marcisca e che il problema poi si diffonda attraverso il sistema linfatico della pianta.

Quindi,

se decidi di mettere la talea di Monstera in acqua puoi tranquillamente tenerla, perché sarà facile individuare eventuali problemi di marciume. Dovesse iniziare a diventare molliccia e viscida potrai tagliarla in seguito.

Invece, se vuoi far radicare la talea in muschio, perlite o direttamente nel terriccio, ti consiglio di tagliarla subito perché potresti accorgertene quando è troppo tardi.

Come far radicare una talea di Monstera

Ci sono diversi modi per far radicare una talea di Monstera Deliciosa, il più comune fra tutti è immergendo un nodo in acqua. Si può anche mettere la talea direttamente nel terriccio o utilizzare substrati di radicazione come perlite o sfagno.

Ognuno dei questi metodi ha dei pro e dei contro.

Il mio preferito è il muschio di sfagno, ma vediamoli tutti e quattro per capire meglio quale scegliere.

1) In acqua

Il metodo più semplice e intuitivo per moltiplicare la Monstera è mettendo la talea in acqua, assicurandosi che almeno un nodo sia completamente immerso.

L’acqua è disponibile a tutti ed ha il vantaggio di poter ispezionare le radici senza stressarle.

Per utilizzare questo metodo non serve nulla che non abbiamo già in casa. Solo un contenitore stabile e abbastanza capiente da far passare la porzione di talea che vogliamo immergere.

Ti consiglio fortemente di non cambiare l’acqua troppo spesso, o di non cambiarla affatto. Al contrario di quanto si pensa. Perché?

Le radici rilasciano piccole quantità di ormoni radicanti che si accumulano nell’acqua. Si auto stimolano a crescere praticamente. Se cambi l’acqua tutti i giorni noterai un drastico rallentamento nella crescita.

una talea di Monstera deliciosa fatta radicare in acqua
Due nodi sono stati immersi in acqua ed entrambi hanno radicato

Mettere le talee in acqua ha uno svantaggio, cioè che la talea produrrà radici acquatiche che possono seccare quando le si rinvasa in terriccio.

Stimando che circa 1/3 delle radici seccheranno nella transizione da acqua a terriccio, è importante che la talea abbia un apparato radicale ben sviluppato prima di rinvasarla.

2) In muschio di sfagno

Lo sfagno è un substrato eccezionale per far radicare la Monstera (così come tante altre talee) perché ricrea un microclima umido e ben ossigenato intorno alle radici.

Trattiene molta acqua, ma la sua struttura lascia l’aria libera di circolare.

Ha anche l’enorme vantaggio di non fare muffa grazie alle sue naturali proprietà antifungine.

A differenza dell’acqua, la talea messa in sfagno produce radici “terricole” ben ramificate. Che si adattano rapidamente al terriccio dopo il rinvaso.

monstera talea in sfagno

Grazie all’ambiente più ossigenato le radici crescono di più e più velocemente. Almeno così è stato nei 4 esperimenti che ho fatto in passato.

Il contro è che lo sfagno va rimosso prima del rinvaso. E questo richiede un po’ di tempo e delicatezza per evitare di rompere le radici.

Non c’è bisogno di fare un lavoro minuzioso, basta togliere il grosso.

3) In perlite

La perlite è un substrato inerte molto leggero e poroso, che (tra le altre cose) viene usato per propagare un sacco di piante. Tra cui la Monstera, l’Anthurium e tante altre Aracee.

Trattiene molta acqua al suo interno (micro pori) ma lascia circolare l’aria tra un granello e l’altro (macropori).

Per moltiplicare la Monstera in questo modo, basta mettere la talea all’interno di un contenitore trasparente (vaso, bicchiere o bottiglia) pieno di perlite. Il nodo (o i nodi) dev’essere completamente interrato. 

Bisogna lasciare un paio di centimetri d’acqua sul fondo del contenitore, che risalendo per capillarità creerà un microclima costantemente umido intorno alle radici.

Una volta che le radici sono ben sviluppare e visibili si può procedere con il travaso in terriccio.

moltiplicazione monstera in perlite

A differenza dello sfagno, ha il vantaggio di essere molto facile da sciacquare via prima del rinvaso. Basta mettere le radici sotto al getto d’acqua del rubinetto.

4) Nel terriccio

Una Monstera può essere propagata anche interrando la talea direttamente nel terriccio in cui si intende farla crescere. Col vantaggio di non dover rinvasare la pianta successivamente. 

É molto importante che il substrato sia arioso e non trattenga troppa acqua altrimenti si corre il rischio che la talea marcisca a causa dell’ambiente anaerobico e alla proliferazione di batteri e funghi nocivi. 

Bisogna quindi trovare il giusto compromesso. Il terriccio dev’essere sempre umido ma mai zuppo. Per tutto il periodo di radicazione. 

Man mano che le radici crescono, iniziano a sopportare meglio l’ambiente asciutto e diventa importante lasciar asciugare il substrato tra un’annaffiatura e l’altra.

Secondo la mia esperienza, se il nodo da interrare ha una radice aerea, conviene tagliarla prima di procedere perché rischia seriamente di marcire nella transizione da ambiente secco ad umido. 

Una volta invasata non c’è modo di tenerla monitorata senza disturbare la pianta. Dovesse marcire non ce ne accorgeremmo e il marciume rischiarebbe di diffondersi lungo lo stelo.

Rinvasare la talea di Monstera in terriccio

Se hai fatto radicare la talea in acqua, sfagno o perlite, una volta che l’apparato radicale è ben sviluppato e vigoroso bisognerà invasarla in terriccio.

Che sia chiaro, puoi anche continuare a coltivare la Monstera in acqua se lo desideri, ma di certo dovrai spostarla in un vaso più grande, dove potrà crescere senza ribaltarsi per via del peso.

come trasferire una talea da acqua a terriccio

Nella maggior parte dei casi, si preferisce rinvasare la pianta in un vaso tradizionale, con un substrato a base di torba, perlite e bark per orchidee. Alcuni aggiungono anche pomice o carbone vegetale a seconda di ciò che si ha a disposizione.

L’importante è che sia un terriccio molto drenante e ossigenato, per prevenire il ristagno idrico che la Monstera tanto teme.

Ora bisogna fare due distinzioni:

  • Se la talea ha radicato in sfagno o perlite, avrà prodotto radici “terricole” e non subirà un grosso stress dopo il rinvaso. Basterà rimuovere il grosso del substrato di radicazione dalle radici ed invasarle al centro del vaso.
  • Se la Monstera ha prodotto radici in acqua, queste saranno acquatiche e circa 1/3 di esse seccherà dopo il travaso in terriccio. La causa è il passaggio brusco da un ambiente molto umido (acqua) ad uno più asciutto (terriccio).

    É fondamentale che la talea abbia prodotto un apparato radicale ben sviluppato, in modo che possa sostenersi anche dopo una sua parziale perdita.

Una volta che è nel vaso, si bagna il terriccio abbondantemente, dopodiché la si cura come una pianta normale. Innaffiando la Monstera ogni volta che il terriccio è asciutto.

Monstera – Come fare una talea passo passo

Dopo aver visto nel dettaglio tutte le fasi del procedimento, facciamo un brevissimo riassunto.

Come moltiplicare la Monstera per talea in 7 passi:

  1. Assicurati che la Monstera sia in fase di crescita attiva. Quando sta facendo nuove foglie o steli (solitamente in primavera o estate).
  2. Individua i nodi situati lungo lo stelo della pianta madre.
  3. Taglia il fusto lungo l’internodo. 1-2cm sopra al nodo sottostante a quello che intendi tenere.
  4. Immergi la talea nel medium che desideri utilizzare (acqua, sfagno, terriccio o altro). Il nodo dev’essere completamente immerso.
  5. Mantieni il substrato costantemente umido. Non zuppo. In acqua il problema non si pone.
  6. Tieni la talea in un luogo caldo e luminoso, al riparo dal sole diretto. 
  7. Dopo 10-30 giorni (a seconda del medium e delle condizioni ambientali) la talea dovrebbe essere ben radicata e può essere rinvasata nel vaso definitivo.

Ormoni radicanti e stimolatori di radici

Per aiutare la Monstera a radicare nel momento della propagazione, si possono utilizzare dei prodotti per darle una “spintarella”, rendere il processo più veloce e aumentare le probabilità di successo.

Parlo dell’ormone radicante e dello stimolatore di radici.

radici di Monstera deliciosa super vigorose

Ormone radicante

Si tratta di fitormoni in grado di facilitare e velocizzare la produzione di radici. Vengono venduti in polvere, gel o spray, ognuno dei quali va applicato diversamente.

I miei due prodotti preferiti sono Clonex Gel e Clonex Mist.

Clonex Gel è un gel che va spalmato in piccole quantità sul nodo della Monstera. Meglio se prima lo si raschia con delicatezza in modo da togliere parte dello strato di epidermide in superficiale.

Personalmente lo adoro e lo uso per le talee di quasi tutte le piante.

É sufficiente intingere la punta di un pennello piccolo (quello degli acquarelli per esempio) e spalmarlo qui e là sul nodo. Si può fare anche sulla radice aerea se la si ha.

Essendo un gel è più difficile da sciacquare e persiste più a lungo. Se la talea è in acqua, consiglio comunque di usare la versione spray che spiego tra un attimo.

Clonex Mist invece è uno spray che viene spruzzato e assorbito dalle foglie.

É più leggero rispetto alla sua versione in gel, ma è perfetto per la radicazione di talee in acqua o per aiutare piante sofferenti a ricostruire un apparato radicale. Ho avuto risultati straordinari anche con orchidee che erano rimaste senza radici.

Stimolatore di radici

Parliamo di prodotti naturali, estratti da piante o alghe. Contengono vitamine, enzimi e oligo elementi che aiutano la crescita dell’apparato radicale della pianta.

Vengono mischiati all’acqua d’irrigazione e poi assorbiti dalle radici.

Si tratta quindi di un supplemento che si da alla pianta (o talea in questo caso) quando ha già prodotto prodotto almeno una o due radici.

Esistono molti stimolatori di radici in commercio. Dopo averne provati tanti posso consigliartene due particolarmente validi. Algatron della Cifo (più economico) e Rhizotonic, che costa il doppio ma è ancor più efficace.

Conclusioni

Spero tanto che questo articolo sulla moltiplicazione della Monstera per talea ti sia stato utile.

Ci tengo a ribadire un’ultima volta che tutto ciò che hai letto non si applica solo alla M. delicisa ma anche ad altre specie. Come l’adansonii (Monkey Mask), l’obliqua o la tanto apprezzata Monstera albo variegata.

A tutte quelle varietà a portamento rampicante o ricadente.

Ora ti voglio chiedere,

c’è qualcosa in particolare nel post che ti è tornato utile? O forse vorresti che curassi qualche particolare più nel dettaglio? Come la propagazione per sezione di stelo ad esempio?

Fammelo sapere lasciando un commento qui sotto.

7 commenti su “Come fare una talea di Monstera: 4 metodi efficaci per moltiplicarla”

  1. La vostra spiegazione è molto esauriente e mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze ed esperienze sulla moltiplicazione della Monstera. Possiedo una pianta da circa 40 anni, di talee ne ho fatte molte e ho ottenuto nuove belle piante. Tuttavia, la pianta madre ha ormai raggiunto quasi due metri e, pur consapevole della necessità di doverla ridurre, sono molto combattuta sul da farsi. Un terzo del fusto (di circa 4 cm di diametro) presenta solo radici aeree, mentre gli altri due terzi presentano foglie ampie e altre radici aeree ben sviluppate. Inoltre, nella tarda primavera ha emesso un nuovo germoglio (che ora misura circa 15 cm di lunghezza) a circa 20 cm dalla base. Il che mi suggerisce, forse, di recidere in quel punto per lasciar sviluppare una nuova pianta. Ma dei restanti due metri? Ne ricavo tante talee, sacrificando fogliame e radici aeree? Oppure la riduco fino al primo nodo fogliare e lascio crescere il nuovo germoglio?
    Potreste darmi cortesemente un consiglio per evitare di rovinare tutto?
    Grazie.
    Marinella Borò Pardi

    Rispondi
    • Ciao Marinella, credo che nella tua situazione si possano seguire 2 strade:

      – la prima in cui fai un sacco di nuove talee fino ad arrivare al primo nodo. In tal caso è probabile che la pianta sacrifichi anche parte del apparato radicale perché “sovradimensionato” rispetto alla parte aerea. A prescindere da questo dovresti comunque rinvasare la pianta madre in un vaso più piccolo per evitare che il substrato rimanga bagnato troppo a lungo.
      – la seconda strada è quella della margotta ed è molto facile da fare con le Monstera. In questo modo puoi salvare una parte di fusto apicale lungo quanto lo desideri e rinvasarla successivamente. Poi puoi utilizzare i nodi intermedi per fare delle talee e salvare il nuovo getto vegetativo che cresce dalla base.

      Spero di esserti stato utile,
      un saluto Gabriele

      Rispondi
      • Grazie molte, Gabriele.
        La soluzione 2 (margotta + talee) era quella cui avevo pensato anch’io.
        Procedo subito, approfittando della coda di estate.

        Buon lavoro
        Marinella

        Rispondi
        • Salve,
          Articolo molto interessante, cercavo giusto qualcosa che mi spiegasse il punto esatto dove tagliare. Ho solo un dubbio. Mi hanno regalato questa pianta di Monstera deliciosa nel tentativo di farmela salvare. Quando l’ho travasata la prima volta (a luglio) aveva ormai solo radici nel vaso e si ancorava a quest’ultimo. L’ho rinvasata in un vaso più grande e già il giorno dopo ha iniziato a buttare un foglia nuova, da quella foglia ad oggi è uscita una seconda foglia e vedo che da questa seconda foglia sta partendo un altro germoglio. Il mio dubbio quindi è questo: la pianta è praticamente composta da un unico ramo che volta per volta ha fatto foglie nuove, se dovessi fare una talea da queste foglie nuove (tra l’altro c’è anche una radice aerea nata da poco) rischierei che dagli steli piu vecchi non cresca piu nulla?
          Inoltre essendo che nascono sempre dalla foglia più giovane ha preso una forma tutta sbilenca uscendo tutta dal perimetro del vaso e ho paura possa sbilanciarsi.

          Spero di essermi spiegata.
          Grazie per la sua attenzione

          Rispondi
          • Ciao Laura, se effettui il taglio lungo un internodo la pianta madre riprenderà a crescere dall’internodo sottostante. O da uno ancor più basso.
            Non c’è quindi da preoccuparsi.

            Assicurati solamente di tenerla in un luogo molto luminoso, specialmente in questo periodo dell’anno in cui le giornate son sempre più corte e la luce solare sempre più rada.

            Spero di esserti stato utile,
            un saluto Gabriele

  2. La spiegazione è stata chiarissima e molto utile come pure le risposte agli altri utenti. Vorrei sapere solo un’ultima cosa: solitamente per altre piante si consiglia di far asciugare il taglio della talea per qualche giorno prima di interrarlo, bisogna fare lo stesso per la monstera?
    Grazie

    Rispondi
    • Ciao Grazia, la Monstera è molto resistente, ma far cicatrizzare il taglio per 1gg non può che far bene. Diciamo che su varietà pregiate (come l’albo variegata) lo consiglierei senz’altro, mentre per una deliciosa “classica” si può evitare.

      Cerca di non tagliare troppo a ridosso del nodo, così nel caso il taglio dovesse iniziare a marcire potrai ri-potare a monte ed escludere l’infezione.

      In bocca al lupo

      Rispondi

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