In questa guida andiamo a parlare della Monstera adansonii e della sua cura in appartamento. Dalla luce e l’annaffiatura fino alla prevenzione dei problemi comuni e la propagazione.
Per anni questa pianta ha vissuto nell’ombra della sua sorella maggiore, la Monstera deliciosa, con cui condivide molti aspetti della sua coltivazione.
Oggi tuttavia, grazie al suo aspetto tropicale e le cure relativamente facili, la Monstera Monkey Leaf (così viene soprannominata) ha trovato il suo spazio tra le piante verdi più apprezzate e diffuse.
Anche a causa del sempre maggiore interesse verso le piante da foglia.
Dopo questa breve introduzione, direi di passare alle cose importanti, cioè a come curare la Monstera adansonii.
Come curare la Monstera adansonii
Per curare con successo la Monstera adansonii bisogna innanzitutto posizionarla in un luogo luminoso e ben arieggiato. Questo renderà tutto più facile perché influirà direttamente sulla velocità di crescita della pianta, e quindi il suo fabbisogno di acqua, concime e aiuterà a prevenire una serie di problemi piuttosto comuni. Come il ristagno d’acqua o l’accumulo di sali nel terriccio.
Partiamo col fattore più importante, non solo per la Monkey leaf ma per tutte le piante, e cioè la luce.
Luce
Questa pianta necessita di un livello di luce medio o abbondante per crescere e dare il meglio di sé. L’ideale sarebbe posizionare l’adansonii nei pressi di una finestra esposta a sud-est o sud-ovest, in modo che riceva un’abbondante luce diffusa per buona parte della giornata.
Durante l’inverno la Monstera può tranquillamente essere “baciata” dal sole, anche tutto il giorno, ma con l’avvicinarsi della primavera è opportuno spostarla in un luogo un po’ più riparato. Spostando la pianta più lontana dalla finestra o schermando la luce diretta con una tenda opacizzante.
Una o due ore di luce diretta al mattino presto o al tardo pomeriggio sono comunque concesse e apprezzate dalla pianta. Mentre bisogna assolutamente evitare il pieno sole nelle ore a cavallo del mezzogiorno che provocherebbero bruciature sulle foglie.
Se non riceve abbastanza luce, la Monstera adansonii tende a filare molto e a produrre foglie piccole o con pochi buchi. Gli internodi della pianta si allungano molto dandole un aspetto misero e vuoto.
Invece, se la luminosità è ottimale e le si da la possibilità di crescere in verticale, la distribuzione più omogenea della luce porterà ad avere una pianta rigogliosa, con numerose foglie, grandi e ben fenestrate.
Questo si può ottenere facendo crescere la Monstera monkey leaf su un palo muschiato o su una spalliera per esempio.
Temperatura
La Monstera adansonii si adatta molto bene alla vita in appartamento. La temperatura ideale per la sua cura è di 20-24°C, ma tollera egregiamente temperature ben maggiori, fino a 29-30°C.
Le minime invece non dovrebbero mai scendere sotto ai 13-15°C, perché le foglie sottili sono sensibili a necrosi. Cioè alla comparsa di macchie nere più o meno estese.
I tipici danni da freddo.
Inoltre le basse temperature rallentano molto il metabolismo della pianta, che di conseguenza cresce meno (o non cresce affatto) e assorbe poca acqua. Ciò significa che anche le annaffiatore andranno diradate se non si vuole incorrere nel marciume radicale o altre malattie fungine.
Viceversa, quando le temperature sono molto alte bisogna evitare che la Monstera Monkey leaf disperda troppa acqua e si disidrati.
Bisogna innaffiare molto di più, mantenere alto il tasso di umidità ed eventualmente spostare la pianta in un luogo più ombroso.
Umidità
Anche sotto il punto di vista dell’umidità la Monstera adansonii si adatta bene al clima domestico. Nonostante si tratti di una pianta tropicale, prospera bene anche con un tasso di umidità del 40-50%.
Particolare attenzione va data solo nelle giornate molto calde (come spiegato poco fa) e durante l’inverno. Quando il riscaldamento acceso fa crollare l’umidità relativa in casa.
In questi casi si può:
- Nebulizzare le foglie con uno spruzzino (non poco prima che faccia buio perché rimarrebbero bagnate a lungo durante la notte).
- Stendere i panni nella stanza in cui si tengono le piante.
- Spostare la Monstera in una stanza più umida, come il bagno, la cucina o la lavanderia.
- Utilizzare un umidificatore ad ultrasuoni, abbastanza potente da aumentare il tasso di umidità nella stanza (se ti interessa qui ti spiego come sceglierlo).
- Avvicinare le piante l’un l’altra per ricreare un microclima umido tra loro.
Annaffiatura
La Monstera adansonii va innaffiata quando il terriccio è completamente asciutto, dopo di ché si procede con una bella annaffiatura abbondante, permettendo sempre all’acqua di uscire dai fori di drenaggio del vaso.
L’acqua nel sottovaso va rimossa, in modo che l’aria torni a circolare all’interno della porosità del substrato e la pianta non possa riassorbirla.
Per capire quando innaffiare la Monstera Monkey leaf ti basterà infilare un dito nel terriccio per sentire se è asciutto o ancora umido. Se rimangono delle particelle di terriccio sul dito significa che è umido e quindi bisogna aspettare un giorno o due.
L’unica eccezione a questa regola la si ha durante il periodo caldo estivo, in cui per evitare che le foglie della Monstera si ammoscino tra una bagnatura e l’altra si può innaffiare quando il terriccio è quasi asciutto. O leggermente umido qualche centimetro sotto la superficie.
Durante l’autunno, e in particolare l’inverno, è importantissimo essere parsimoniosi con l’acqua. Salvo che non si utilizzino luci artificiali la pianta cresce poco, e assorbe poco.
Le radici rischiano di soffocare o di marcire, portando inizialmente la Monstera adansonii ad avere foglie gialle fino ad arrivare alla morte dell’apparato radicale e della pianta intera.
Oltre ad imparare come annaffiare, un altro modo per prevenire che questo accada è avere un buon terriccio di partenza.
Terriccio
Il terriccio ideale per la Monstera Monkey Leaf dev’essere molto arioso e drenante, in modo da lasciar scivolare via l’acqua in eccesso e permettere una buona ossigenazione delle radici.
Questo si può ottenere mescolando substrati con diversa granulometria, come la fibra di cocco, il bark per orchidee, la perlite, il cocco in chips, la pomice o la torba.
Un metodo molto semplice è quello di aggiungere circa il 30% di agriperlite grossa ad un mix per orchidee. Composto da torba e corteccia. Quelli che si trovano comunemente nei garden.
Tutto sta nell’impegno che ci vuoi mettere e nei materiali che hai a disposizione.
L’importante è che a cose fatte, si abbia un substrato in grado di drenare rapidamente l’acqua in eccesso. Questo ti aiuterà enormemente nella cura della tua Monstera adansonii.
Rinvaso
Il rinvaso della Monstera adansonii va fatto mediamente ogni due o tre anni, quando:
- la pianta è cresciuta troppo e il vaso è pieno di radici
- Il terriccio è troppo compatto
- Le radici sono marce
Oppure quando le hai provate tutte ma la pianta non sembra crescere come dovrebbe.
Il periodo migliore per rinvasare la Monkey Leaf, come per quasi tutte le piante, è l’inizio della primavera. In modo da darle tutta la bella stagione per crescere e colonizzare il nuovo vaso di radici.
Nulla esclude di poterlo fare anche in primavera inoltrata o in estate. Il punto sta nel farlo quando la pianta è ancora reattiva e le radici crescono.
Non avrebbe senso farlo in pieno inverno, quando la luce è poca e la pianta è in “stallo” a causa del metabolismo rallentato. Tanto vale aspettare.
A questo link puoi trovare l’intero procedimento su come rinvasare la monstera oltre a tante altre informazioni a riguardo. Come la scelta del vaso o come fissarla ad un tutore.
Le uniche due eccezioni che mi sento di dire sono quando si utilizzano luci artificiali (di cui sono un grande sostenitore e che permettono alla pianta di crescere tutto l’anno) e quando la Monstera ha le radici marce.
In questi casi si può rinvasare a prescindere dalla stagione. Anzi, nel caso di marciume radicale è fondamentale un rinvaso d’urgenza, qualunque sia il mese dell’anno.
Concimazione
La Monstera adansonii va concimata durante la fase attiva di crescita, cioè quando la pianta sta visibilmente crescendo. Produce nuove foglie o steli.
Questo periodo coincide solitamente con le stagioni calde e luminose, cioè la primavera e l’estate. Anche fino a metà autunno se la pianta continua a crescere.
Se posta in un luogo luminoso la pianta può crescere notevolmente, e va quindi concimata regolarmente.
Il mio consiglio è quello di fertilizzare da marzo a ottobre con un buon concime per piante verdi ad alto contenuto di azoto.
Somministra metà del dosaggio consigliato sull’etichetta a ciascun’annaffiatura, lasciando sempre che parte dell’acqua dreni dai fori di drenaggio del vaso. In questo modo avrai un lieve risciacquo ogni volta che innaffi ed eviterai che si accumulino sali nel terriccio.
Per precauzione, una volta al mese (circa) annaffia con sola acqua. Nel caso del fertilizzante, è sempre meglio poco che troppo.
Oppure, puoi scegliere l’approccio più pigro utilizzando un fertilizzante a lento rilascio adatto alle esigenze della Monstera, come l’Osmocote 6 mesi.
Potatura
Il linea generale questa pianta non richiede particolari potature, salvo che non la si voglia tenere corta e cespugliosa.
Per mantenere la Monstera Monkey Leaf compatta, bisogna potare gli steli vicino alla base, lasciando almeno uno o due nodi dai quali cresceranno i nuovi steli (o meglio ramificazioni).
Con una potatura effettuata a metà stelo sarà difficile ottenere un bel effetto a “cespuglio” e la pianta tenderà ad allungarsi e rimanere vuota intorno al vaso.
Assicurati solo di non potare troppo e di lasciare abbastanza superficie fogliare affinché la pianta possa continuare a fotosintetizzare regolarmente e non patisca troppo lo stress.
In alternativa puoi sfruttare gli steli tagliati durante la potatura per farne delle talee e riempirci gli spazzi vuoti nel terriccio. Come spesso si fa con il Pothos.
Propagazione
Propagare la Monstera adansonii per talea è molto semplice, non bisogna fare altro che tagliare lo stelo in più porzioni, ciascuna delle quali deve avere almeno un nodo e una foglia. Dopodiché si fanno radicare in acqua, muschio di sfagno o semplicemente nel terriccio.
Il nodo è quella protuberanza dal quale cresce la foglia e su cui spesso si notano delle radici aeree.
Da qui lo stelo della Monstera è in grado di produrre nuove radici e di ramificare. Formando così un nuovo stelo.
Per velocizzare questo processo si possono usare degli ormoni radicanti, o degli stimolatori di radici. Non è certo obbligatorio, ma aumentano le percentuali di successo e rendono il tutto molto più veloce.
La scelta sul medium da usare (acqua, muschio, terriccio o perlite) è soggettiva. Ognuno ha dei pro e dei contro. Far radicare la talea in acqua è probabilmente il metodo più usato, ma in linea generale danno tutti ottimi risultati.
Per maggiori informazioni leggi questo post dove spiego 4 metodi per moltiplicare la Monstera per talea.
Parassiti e Malattie
I parassiti che infestano più comunemente la Monstera adansonii sono la cocciniglia, i tripidi e ragnetti rossi (acari). Tutti e tre sono parassiti fitofagi, che danneggiano la pianta nutrendosi della linfa all’interno delle suo foglie.
Di cocciniglia se ne possono trovare di due tipi, quella a scudetto oppure la cotonosa. Si tratta in ogni caso di un insetti molto comune, che viene spesso combattuto con l’utilizzo di Olio bianco, che agisce per soffocamento.
I tripidi sono piccoli insetti alati lunghi circa 2-3mm dal corpo elise e molto difficili da vedere. Il loro ciclo vitale si distingue in 4 stadi, uova, larve, pupe e adulti. In stadio larvale vivono nel terriccio ed attaccano le radici, mentre da adulti proliferano tra le foglie ed intorno alle nuove vegetazioni. L’insetticida usato per debellarli è a base di Spinosad.
Gli acari (o ragnetti rossi) sono microscopici parassiti della famiglia degli aracnidi. Si possono individuare dalle piccole ragnatele che creano o semplicemente dai danni sulle foglie. Che solitamente appaiono gialle o scolorite. Possono essere combattuti per soffocamento con Olio minerale bianco o con acaricidi specifici.
Malattie
In condizioni d‘umidità molto elevate e di carenza di ricircolo d’aria sulle foglie della Monstera adansonii possono proliferare malattie di tipo fungino o batterico.
Entrambe sono spesso caratterizzate da macchie gialle più o meno diffuse, che diventano marroni col progredire dell’infezione.
Le infezioni batteriche si distinguono da quelle fungine per l’aspetto acquoso e l’odore sgradevole.
In entrambi i casi, dove possibile, bisogna rimuovere le foglie malate (intere o in parte) e isolare temporaneamente la pianta per evitare che l’infezione si diffonda ad altre e tenerle sotto stretta osservazione.
Nel caso di infezione fungina, se il problema dovesse essere esteso o persistente, bisogna trattare la Monstera con fungicida sistemico. Che viene assorbito e trasportato lungo tutta la pianta attraverso il sistema linfatico.
Una buona ventilazione è cruciale se si vuole evitare che il problema si ripresenti.
Problemi comuni
Tra i problemi più comuni nella cura della Monstera adansonii, al primo posto troviamo senz’altro l’ingiallimento fogliare, la comparsa di macchie marroni o nere sulle foglie e il marciume radicale.
Questo post può aiutarti ad effettuare una diagnosi e capire che problema ha la tua Monstera dalle foglie.
Altre domande frequenti
Conclusioni
Spero che questa Guida sulla Monstera adansonii e le sue cure ti sia stata utile.
Avrai visto che in linea generale le attenzioni che chiede non sono molto diverse dalla sua “sorellona deliciosa”.
Le cose più importanti sono:
- La luce (abbondante e diffusa)
- Un buon terriccio (drenante e arioso)
- Ed un giusto regime d’irrigazione e di concimazione
É tutto sommato una pianta facile, anche se richiede un po’ di esperienza per averla perfetta e priva di imperfezioni.
Ma se metterai in pratica quel che c’è scritto in questo articolo, sono certo che ci riuscirai.
Per qualunque domanda e perplessità, scrivi nei commenti qui sotto. Sarò felice di risponderti.
Nelle mie foglie in crescita si vedono macchie bianche cosa può essere grazie
Ciao Gabriella, alcune piccole discolorazioni sulle foglie nuove sono frequenti durante il loro sviluppo. Rimanendo arrotolate all’interno del catafillo alcune aree rimangono compresse o particolarmente nascoste dalla luce. Solitamente questa mancanza di colore va a svanire man mano che le foglie si aprono e si irrobustiscono.
Spero di esserti stato utile,
un saluto, Gabriele
Buongiorno, la mia monkey cresce velocemente in cucina (esposta a sud) e vorrei darle un portamento verticale con un supporto ma al momento ha un vaso piccolissimo 10 cm di diametro (col quale mi è stata venduta ad inizio primavera) la prossima primavera, posso cambiarle vaso e prenderne uno molto più grande in quale mettere il palo muschiato; O dovrei aumentare le dimensioni del vaso per gradi e quindi aspettare qualche anno per darle il tutore?
Grazie
Ciao Maria,
Sarebbe meglio non eccedere con la dimensione del vaso perché rischi che una volta innaffiato rimanga bagnato troppo a lungo. Tieni presente che puoi montare un palo muschiato anche su un vaso 14cm senza problemi, dovrai solamente dargli stabilità appoggiando dei sassi in superficie o collocandolo all’interno di un copri vaso pesante.
In alternativa puoi passare direttamente ad un vaso 17cm se il volume della parte aerea è grande, ma in tal caso scegli un substrato molto drenante.
Spero di esserti stato utile,
Un saluto Gabriele
Sulle foglie della mia monstera andansonii sn comparse le macchioline gialle che poi diventano marroni, mi hanno detto si tratti di funghi…che fungicida posso utilizzare e cm? Grazie
Ciao, in caso di un infezione lieve ti consiglio Aliette, nel caso fosse già estesa o aggressiva invece è meglio utilizzare Previcur Energy. All’interno della confezioni trovi il libretto delle istruzioni con il dosaggio, chiaramente la Monstera adansonii non compare nella lista, ma il mio consiglio è di utilizzare il dosaggio più basso che viene menzionato. Diluito in acqua e spruzzato sulle foglie.
Un saluto, Gabriele
Buona sera ho comprato il fungicida che mi ha consigliato, che quantità devo utilizzare x la mia monstera? Grazie
ciao, anzitutto complimenti per il sito. mi è molto di aiuto, sto iniziando a conoscere questo fantastico mondo della monstera. ho comprato una deliciosa e mi hanno regalato una piccolissima adansonii.
mentre per la deliciosa penso al palo di sfagno, per la adansonii ho pensato di farla scendere invece che salire. ho visto foto e video e la preferisco. devo semplicemente lasciarla crescere? farà tutto da sola? sono un po’ disorientata.
grazie.
Ciao Ida, si puoi lasciarla semplicemente cascare verso il basso per gravità. Quando avrà una dimensione ragguardevole assicurati di usare un vaso abbastanza pesante così che non si capovolti per il peso del fogliame.
In bocca al lupo, piante magnifiche.
buongiorno e complimenti per il blog. Ho una monstera adanii che presenta sulle foglie piccole zone biancastre, di forma irregolare. Sembrano zone prive di tessuto fogliare…una foto renderebbe chiara la cosa ma non si possono allegare file.
adansonii, non adanii.
ho sbagliato