Oggi vediamo come concimare la Monstera e che fertilizzante usare per avere una crescita costante ed esplosiva.
Nello specifico menzionerò 3 tipologie di concime, liquido, solubile e lento rilascio. E ti spiegherò quale preferisco usare e perchè.
Che concime dare alle Monstera?
Che si tratti di una Monstera deliciosa, Monkey Leaf o altro, bisogna sempre prediligere un concime completo che favorisca l’azoto rispetto al fosforo e al potassio. Per esempio, il valore NPK dovrà essere 30-10-20 o con valore N (azoto appunto) superiore al P e K. Oltre a questo deve contenere anche tutti i micronutrienti essenziali, come Ca, Mg, Fe, etc. Solitamente i concimi per piante verdi hanno già queste caratteristiche.
Ciò che importa non è la concentrazione degli elementi, ma l’equilibrio tra di essi. Un fertilizzante 30-10-10 è più concentrato di un 15-5-5, ma poiché il dosaggio consigliato è inferiore l’apporto di sali alla soluzione sarà più o meno lo stesso.
Un altro fattore da tenere in considerazione è la facilità d’utilizzo. La Monstera può essere concimata con fertilizzante liquido, solubile o a rilascio graduale. Ciascuno di questi tipi ha dei pro e dei contro, ma tra poco ti spiegherò perché, ormai da anni, preferisco concimare con fertilizzante a lento rilascio con risultati eccellenti (e poco impegno).
Concime liquido o solubile
Il concime liquido è di gran lunga quello più diffuso ed utilizzato, è facile da reperire e da diluire in acqua. Viene volutamente venduto ad una concentrazione medio bassa di nutrienti in modo da aumentare il dosaggio consigliato e ridurre il rischio di errori (anche se accidentalmente eccediamo leggermente le dosi non rischiamo di bruciare la pianta).
La Cifo vende un ottimo concime per Monstera, ma in linea generale va bene un qualsiasi fertilizzante per piante verdi di buona qualità.
Si dicono solubili quei concimi venduti in polvere o granuli da diluire in acqua. Rispetto al concime liquido bisogna prestare più attenzione al dosaggio, specialmente quando si preparano pochi litri di soluzione. Hanno il vantaggio di essere poco ingombranti e (se conservati in luogo asciutto) durevoli nel tempo.
In entrambi i casi, quando concimi è importante far drenare un piccolo eccesso di soluzione dal fondo del vaso, così che risciacqui in parte il fertilizzante (rimasto inutilizzato) delle somministrazioni precedenti. Questo vale specialmente per chi concima frequentemente o a dosaggio pieno.
Concime a rilascio graduale
Il modo più facile per concimare la Monstera è sicuramente il concime a lento rilascio (o a rilascio graduale). Ne esistono diversi tipi ma quello che preferisco in assoluto è l’osmocote universale 6 mesi.
Questo fertilizzante è composto da piccole sfere di sali rivestite da una membrana osmotica a base di resina, che rilascia le sostanze nutritive a seconda del reale consumo della pianta. Più la Monstera assorbe nutrienti e più rapido è il rilascio di elementi nutritivi, quando l’assorbimento rallenta anche il rilascio rallenta.
Inoltre, la membrana evita che le radici entrino in contatto diretto con i sali nutritivi e possano bruciarsi.
Tra le diverse opzioni, il concime a rilascio graduale è quella che preferisco in assoluto per piante verdi, sia come complemento che come unica fonte di nutrienti. É vero, ci da poco controllo sulla concimazione, ma il rilascio lento e graduale lo rende più sicuro ed efficace nel lungo periodo.
Il dosaggio consigliato è di 4 g/l per vasi fino a 10 litri, per vasi più grandi bisogna aggiungere 1g/l per ogni litro eccedente.
Quando concimare la Monstera?
In linea generale la Monstera va concimata durante tutta la stagione di crescita attiva, che nella maggior parte dei casi va da aprile/maggio a settembre/ottobre. Cioè quando la pianta sviluppa nuove foglie e radici. Durante il resto dell’anno la crescita rallenta drasticamente o si ferma, e il fabbisogno di nutrienti cala drasticamente.
Detto questo, in realtà si tratta di una pianta a crescita continua, e se le condizioni di luce e calore lo permettono, la fase vegetativa può protrarsi senza sosta per tutto l’anno. In questo caso bisogna continuare le concimazioni anche in autunno/inverno, riducendo eventualmente le concentrazioni di fertilizzante a metà dose. Oppure diradando le applicazioni.
Per esempio, se concimi con fertilizzante liquido/solubile 1 volta ogni 2 settimane seguendo il dosaggio scritto sull’etichetta del prodotto, durante l’inverno puoi dimezzare il dosaggio o concimare una volta al mese.
Attenzione: Quando concimi con questi fertilizzanti bisogna fertirrigare abbondantemente la pianta, così che ciascuna applicazione funga da “lieve risciacquo” di eventuali sali inutilizzati nel terriccio. Versa sempre un 10% (circa) di soluzione in più di quella che il terriccio riesce a trattenere. Così facendo riduci il rischio di accumuli tossici nel tempo.
Se utilizzi concime a rilascio programmato ti consiglio di spargere il prodotto in superficie 1 volta ad aprile e 1 volta (a metà dosaggio) a ottobre.
Sintomi di carenza o eccesso di fertilizzante
La carenza di fertilizzante si presenta solitamente durante la primavera o l’estate, quando luce e caldo aumentano il fabbisogno di elementi nutritivi come azoto, potassio, etc. I sintomi variano a seconda del elemento che viene a mancare, ad esempio:
- La mancanza di azoto provoca foglie gialle nella parte bassa della pianta
- la carenza di potassio può causare puntini marroni sul fogliame più vecchio e punte secche
- l’assenza di fosforo da luogo a necrosi scure
In linea generale, qualunque tipo di carenza rallenta la crescita. Normalmente nella Monstera le foglie nuove dovrebbero superare le dimensioni di quelle precedenti, e le spaccature diventare sempre più evidenti. In caso di carenza le foglie rimangono piccole, e le spaccature possono regredire o sparire.
Ovviamente la luce non deve mai mancare.
Quando si concima la Monstera troppo spesso, a dosaggio troppo elevato o nel modo sbagliato, la quantità di sali può accumularsi nel terriccio, raggiungendo soglie tossiche per la pianta. In questi casi si parla di accumulo di sali, ed è importante prevenirlo per evitare evidenti una vasta varietà di danni, come:
- Foglie bruciate (macchie marroni)
- Foglie raggrinzite e accartocciate
- Rallentamento nella crescita
- Acidificazione del pH
- Sintomi riconducibili a carenze (dovuti all’impossibilità di assorbire alcuni elementi per questioni di pH)
- Radici bruciate
- Morte della pianta
Nel caso di accumulo di sali bisogna procedere quanto prima al risciacquo del pane di terra, con un quantitativo d’acqua 3-5 volte superiore al volume del vaso. Assicurati che l’acqua dreni attraverso il terriccio e non lungo i bordi del vaso.
Per esempio: Una Monstera in un vaso da 5-6 litri (diametro 21cm) andrà innaffiata con 15-25 litri d’acqua.
Dall’innaffiatura successiva si può riprendere a concimare regolarmente. Assicurati di somministrare sempre un pochino d’acqua in eccesso, così da risciacquare lievemente a ciascun’innaffiatura ed evitare che fertilizzante e calcare si riaccumulino nel tempo. Qui la guida su come innaffiare la Monstera.
Conclusioni
Come hai visto non c’è un solo concime per Monstera tra cui scegliere, sicuramente alcune marche hanno una qualità migliore di altre, ma ciò che più ci interessa sono i valori di macro e microelementi contenuti e le modalità di utilizzo.
Se scegli di utilizzare un fertilizzante liquido ti consiglio il Cifo per piante verdi, che costa poco ed è molto efficace.
Se invece preferisci un approccio più “pigro” ma altrettanto efficace, ti consiglio il concime a lento rilascio osmocote. Basterà spargere in superficie il dosaggio scritto sulla confezione una volta ad aprile e metà dose ad ottobre, per avere una crescita continua e rigogliosa.