Come si annaffia la Monstera? Quanto bisogna bagnarla? Come faccio a capire se sto dando troppa acqua?
In questo post parliamo proprio dell’annaffiatura della Monstera, come riconoscere i problemi annessi e come concimarla.
Una breve guida che ti aiuterà a capire meglio le necessità di questa pianta.
Sei pronto? Iniziamo
Monstera annaffiatura
Quando innaffiare la Monstera
La Monstera Deliciosa va innaffiata quando il terriccio è asciutto, in modo da permettere alle radici di asciugare tra le bagnature e scongiurare così il rischio di marciume radicale.
Non basta che la superficie del substrato sia asciutta, ma dev’esserlo anche lo strato sottostante.
Per capire con esattezza quando bagnare bisognerebbe infilare un dito 4-5cm nel terriccio. Se è ancora umido si aspetta ancora un paio di giorni, se è asciutto si procede ad innaffiare.
Un altro metodo per capire se la Monstera ha bisogno di acqua è sentendo il peso della pianta. Un vaso leggero significa che il terriccio è asciutto, uno pesante che contiene ancora acqua.
Ovviamente questo sistema richiede un pochino di pratica e sensibilità, per chi è agli inizi consiglio di utilizzare il metodo del dito per non lasciare spazio ai dubbi.
Quando la pianta cresce poco, come durante l’inverno, le annaffiature vanno diradate. Meglio lasciare la Monstera un giorno o due in più senza acqua che non rischiare di bagnarla troppo.
Durante l’estate invece cresce molto, e si può bagnare anche se il terriccio in profondità è appena appena umido senza correre alcun rischio. Aspetta solamente che i primi 2-3cm in superficie siano asciutti.
Quanta acqua dare alla Monstera
Una volta che il terriccio è asciutto, si procede ad annaffiare la Monstera con un’abbondante quantità di acqua, lasciando che l’eccesso esca dai fori di drenaggio del vaso. L’acqua che ristagna nel sottovaso va poi rimossa in modo che l’aria possa tornare a circolare all’interno del terriccio.
Non bagnare un pochino per volta, senza che l’acqua dreni dal fondo del vaso, perché corri il rischio che il terriccio rimanga costantemente umido o che il calcare (e fertilizzante) si accumuli.
Lo stesso vale per l’irrigazione per capillarità. Dove si versa dell’acqua nel sottovaso e si lascia che il substrato la assorba. Anche questa pratica è fortemente sconsigliata.
Utilizzare un buon terriccio (arioso e drenante) è fondamentale per avere successo con la Monstera e non incorrere in problemi dovuto a troppa acqua, ristagno e conseguente marciume radicale.
Se stai ancora utilizzando il terriccio originale, considera di rinvasare la Monstera in un substrato più drenante, o assicurati che sia ben asciutto prima di annaffiare.
Che acqua usare
Per annaffiare la Monstera si può utilizzare acqua piovana, demineralizzata o quella di rubinetto. In linea generale questa pianta tollera bene l’acqua calcarea, anche se in casi estremi possono insorgere problemi di eccessi di salinità e pH.
Per evitare di recare uno shock termico alle radici conviene utilizzare sempre acqua a temperatura ambiente. A 20°C sarebbe perfetta.
Il pH ideale è compreso tra 5,4 e 6,3 (leggermente acido) che rende i nutrienti disponibile e facili da assorbire per la pianta.
Come detto prima, è importante innaffiare con tanta acqua quando si bagna, almeno il 10-15% in più di quella che il vaso riesce a trattenere, in modo da sciacquare in parte gli eccessi.
Un’altra buona prassi è quella di utilizzare acqua piovana o demineralizzata di tanto in tanto, così da diluire la quantità di carbonato di calcio e fertilizzanti trattenuta dal terreno.
Se utilizzi acqua di rubinetto, assicurati di lasciarla riposare 12-24 ore prima di bagnare la pianta. In questo modo il cloro contenuto al suo interno si disperde nell’ambiente.
Quando l’acqua è molto dura, cioè ricca di carbonato di calcio e/o magnesio (il così detto calcare), c’è il rischio che queste sostanze si accumulino nel terriccio e che vadano ad innalzare il pH e la salinità.
A seconda dell’esatto problema i sintomi possono presentarsi con foglie gialle, foglie macchiate o punte secche.
Se l’acqua del tuo comune è particolarmente calcarea, puoi filtrarla o diluirla con acqua piovana o demineralizzata (condizionatore, asciugatrice, deumidificatore). O in alternativa alternare queste a quella di rubinetto.
Come capire se la Monstera riceve troppa acqua
Il primo segnale che la Monstera ci manda quando le diamo troppa acqua è l’ingiallimento fogliare, sintomo che la pianta non riesce più ad assorbire e trasportare i nutrienti necessari ad una crescita sana. A questo segue la comparsa di numerosi problemi alle foglie, come macchie necrotiche e l’appassimento delle foglie o dell’intera pianta.
Come puoi immaginare, il problema avviene a livello radicale, e avviene per due motivi:
- Le radici non ricevono ossigeno
- Proliferano funghi che fanno marcire l’apparato radicale.
La carenza d’ossigeno (che “soffoca le radici”) impedisce alle radici di crescere e riduce la capacità della pianta di assorbire i nutrienti. In particolare l’azoto, che in assenza di ossigeno viene convertito da nitrato (NO3) a nitrito (NO2) e che ad alte concentrazioni risulta essere tossico. Maggiori info qui.
Il marciume radicale invece, è provocato da funghi che riescono ad introdursi all’interno del apparato radicale quando l’acqua ristagna a lungo. Nell’arco di poco si diffondono al resto delle radici facendole marcire.
Niente radici = niente assorbimento.
I sintomi che ci indicano che stiamo dando troppa acqua alla Monstera sono:
- Foglie gialle
- macchie nere o scure sulle foglie
- radici marce.
Se il problema è lieve, possiamo provare ad interrompere le annaffiature finché il terriccio non è completamente asciutto.
Qualora fosse in stato avanzato, bisogna immediatamente svasare la pianta, rimuovere tutte le radici marce e rinvasarla in un terriccio arioso e molto drenante. Utilizza un fungicida sistemico (consiglio Aliette) se il problema persiste.
Problemi dovuti a poca acqua
La Monstera è in grado di tollerare molto bene uno o due giorni senza acqua, salvo che non riceva molta luce, le temperature non siano eccessivamente calde o l’aria molto secca.
I primi segni di disidratazione sono riconoscibili dalle foglie ammosciate che si accartocciano, oltre che dalla perdita di turgore della pianta che cade su sé stessa. A meno che non sia fissata ad un palo o una spalliera ovviamente.
Se trascurata, la carenza d’acqua porta successivamente alla morte di alcune radici, oltre che far seccare le foglie partendo dai bordi.
Inutile dire, che il passo successivo è la morte della pianta.
Nel caso in cui la tua Monstera fosse molto disidratata, riprendi gradualmente le innaffiature per evitare che l’eccesso d’acqua faccia marcire le radici già secche.
Monstera Concimazione
Come ogni pianta, la Monstera ha bisogno di macro e micro nutrienti per crescere e svolgere tutte le sue funzioni metaboliche. In natura tutte queste sostanze vengono assorbite dal terreno, dalla corteccia e il muschio su cui crescono e dalle tante sostanze dilavate dalla pioggia.
In casa, all’interno di un vaso modesto, la pianta non trova tutto ciò di cui ha bisogno e per questo è compito nostro concimarla con regolarità e col giusto fertilizzante.
Quando concimare la Monstera
In linea generale, la Monstera Deliciosa (così come l’adansonii e tante altre specie) va concimata da fine marzo a fine settembre, che corrisponde alla primavera e l’estate.
Durante la bella stagione, grazie alla luce abbondante, le lunghe giornate e il calore, il metabolismo della pianta è più veloce. La Monstera cresce visibilmente di più ed ha bisogno di nutrimento per produrre nuovi tessuti vegetali.
Detto questo,
se le condizioni ambientali sono buone la pianta può crescere anche durante l’autunno o l’inverno, specialmente se si integra la luce solare con lampade artificiali.
Avrà quindi bisogno di fertilizzante, anche se è inverno.
Un metodo molto efficare consiste nel concimare la Monstera quando sta producendo nuove foglie. Questo è segno che sta crescendo e che le serve nutrimento per farlo.
Come e quanto concimare
Quando è in fase di crescita attiva, la Monstera ha bisogno di essere concimata almeno 1-2 volte al mese, utilizzando metà del dosaggio consigliato. Il mio consiglio è quello di concimare poco e spesso, lasciando sempre che parte dell’acqua dreni dal vaso per evitare che si creino accumuli tossici di sali.
Facciamo alcuni esempi. Supponiamo che il produttore di fertilizzante consigli di somministrare 5ml/l una volta al mese. E supponiamo anche di annaffiare la pianta una volta a settimana. Noi possiamo:
- concimare con 5ml/l ogni 4 annaffiature (28 giorni)
- concimare con 2,5ml/l ogni 2 annaffiature (14giorni)
- concimare con 1,25ml/l ogni annaffiatura (7giorni).
La quantità di fertilizzante somministrata è sempre uguale, con l’unico vantaggio che concimando settimanalmente la pianta a sempre i nutrienti a disposizione. Mentre negli altri casi vengono in parte dilavati dall’annaffiatura successiva.
In ogni caso, anche se si effettuano micro-concimazioni, è sempre conveniente risciacquare il terriccio una volta ogni 30-60giorni, a seconda del dosaggio che si utilizza.
Non dovrai fare altro che annaffiare la Monstera con più acqua del solito. E senza fertilizzanti aggiunti.
Ricorda che la quantità di concime che la pianta può assorbire dipende dalla velocità a cui sta crescendo. Quindi dalla luce, la temperatura e anche l’umidità.
Se la pianta cresce lenta, magari perché sta all’ombra, le concimazioni devono essere diradate o bisogna diluire la concentrazione di fertilizzante.
Che concime dare alla Monstera
Il concime ideale per la Monstera dev’essere completo, con una concentrazione di macronutrienti che vada a favore del azoto (N) e del potassio (K). Per esempio un 30-10-20, o un buon concime per piante verdi. Deve anche contenere tutti i micronutrienti necessari per lo sviluppo della pianta, come calcio (Ca), magnesio (Mg), zolfo (S), etc.
Oltre al concime, ogni 2-4 annaffiature mi piace aggiungere uno stimolatore di radici per assicurarmi che le mia piante abbiano un apparato radicale esplosivo.
Obbligatorio? NO, ma i benefici sono così evidenti che non posso più farne a meno. Ti consiglio Algatron o Rhizotonic.
Conclusioni
Penso di aver detto tutto sull’annaffiatura della Monstera.
Come hai visto è facile, si annaffia bene e si aspetta che il terriccio sia bello asciutto. E poi si riannaffia.
Se hai dubbi, aspetta. La Monstera sopporta meglio un periodo asciutto che uno troppo bagnato.
E ricordati di osservare sempre i messaggi che la pianta ci manda.
Foglie gialle? Probabilmente la Monstera riceve troppa acqua che causa asfissia radicale.
Foglie ammosciate? Potrebbe essere ora di bagnare.
Molto bene, ma non ho capito quando svasarla, in primavera. La mia ha una radice fuori secca, posso svasare adesso. Grazie
Buongionro Luciana, non si preoccupi per la radice aerea, è normale che risulti secca all’esterno. Le consiglio di procedere a marzo-aprile, quando la pianta riprende a crescere rapidamente e riesce ad adattarsi al nuovo substrato senza problemi.
Un saluto, Gabriele
Buon giorno
credo di aver annaffiato poco la mia monstera che ha alcune foglie accartocciate ed altre flosce. Questa condizione persiste da almeno 6 mesi e da 6 mesi ho aumentato e attenzionato le annaffiature. Tuttavia le foglie permangono flosce e accartocciate. Speravo si sarebbero riprese. Lo faranno? Devo forse aumentare ulteriormente le annaffiature? Fino ad ora l’ho annaffiata una volta a settimana, ma da ora, dato l’inizino della bella stagione aumenterò a 2 volte. Aggiungo infine che ai primi sintomi ho anche provveduto al controllo del marciume radicale (impossibile data le frequenza delle annaffiature, una ogni 2 settimane e in modo irregolare, ma allora mi sembrava una possibilità plausibile) e alla sostituzione della terra con un misto molto drenante e del vaso in plastica con una vaso in terracotta. Secondo lei devo fare qualcosa di diverso e ulteriore? La ringrazio, Daniela.
Buongiorno. La mia monstera presenta foglie che ingialliscono e sviluppano macchie scure. Cresce in un vaso di terracotta posto in un altro vado decorativo in materiale naturale. Lo spazio tra un vado e l’altro è riempito da argilla espansa. Ho iniziato a curare la pianta con un funghicida ma da quanto ho letto dovrei cambiare il substrato. Attendo suggerimenti. Grazie
Ciao Lorella, da ciò che leggo posso immaginare che si tratti di una problematica fungina, forse marciume radicale. Hai fatto bene a trattare con fungicida ma ti consiglio di procedere anche al rinvaso, o per lo meno ad un osservazione attenta del panetto di terra. Se vedi radici marce e senti odore di muffa (di funghi, bosco) dovrai rimuoverle tutte e lasciarle asciugare per 1-2 giorni prima di rinvasarle in un nuovo terriccio ben drenante.