Rinvaso e terriccio: Come rinvasare la Monstera Deliciosa

L’argomento di oggi è il rinvaso della Monstera Deliciosa, che poi non è differente da quello dell’adansonii o di tanti altre specie di questa famiglia.

Al di là del periodo e del metodo con cui rinvasare questa pianta, particolare attenzione va data al terriccio.

Lo scopo è quello di dare spazio alle radici per crescere, senza incorrere in una serie di problematiche dovute al ristagno d’acqua.

E sarà di grosso aiuto quando andremo ad innaffiare la Monstera.

Bene, se sei pronto direi di saltare i convenevoli e di andare dritti al sodo.

rinvasare la monstera e terriccio ideale
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Il rinvaso della Monstera

La Monstera deliciosa va travasata ogni 1-2 anni per dare alle radici più spazio per crescere, e per sostituire il terriccio in parte deteriorato.

Si può anche rinvasare semplicemente per sostituire il terriccio con uno migliore.

travasare la monstera in terriccio drenante

Quello comunemente utilizzato dai coltivatori è un terriccio economico, che si adatta bene alla coltivazione in serra. Un po’ meno in casa.

É importante capire che, a differenza di tante piante, la Monstera è epifita. Anche se si adatta bene alla coltivazione in terriccio, le sue radici sono aeree, grosse e carnose. Completamente prive di peli radicali.

Per non marcire hanno bisogno di tanta ossigenazione e di asciugare tra un’annaffiatura e l’altra.

Il rinvaso è il momento perfetto per partire con il piede giusto, scegliendo:

  • Un vaso delle giuste dimensioni,
  • terriccio drenante e soffice.

Parleremo meglio del vaso e del substrato ideale tra poco, per ora concentriamoci su quando e come travasare la Monstera.

Quando rinvasare la Monstera

Il periodo migliore per rinvasare la Monstera deliciosa (così come l’adansonii) è verso l’inizio della primavera, in modo da sfruttare tutta la bella stagione per far radicare e crescere la pianta.

Da marzo, le giornate iniziano ad essere sensibilmente più lunghe. L’intensità luminosa si fa via via più intensa e le temperature salgono gradualmente.

Questo mix di fattori da una spinta al metabolismo della pianta che riprende nuovamente a crescere con decisione.

rinvasa la monstera quando è in fase di crescita

Nulla esclude di poter rinvasare la Monstera anche durante l’estate, anche se ovviamente le radici avranno meno tempo per colonizzare il vaso prima dell’arrivo dell’inverno (quando la crescita rallenta).

La scelta del periodo del rinvaso dipende un po’ dalle circostanze.

Per esempio, mettiamo di trovarci in autunno con una pianta sana. La crescita da qui a marzo sarà rallentata, e così il fabbisogno d’acqua della pianta. Tanto vale lasciarla nel vaso in cui si trova e rimandare il travaso alla primavera successiva.

Se invece, la Monstera deliciosa ha problemi radicali, le foglie sono gialle o macchiate, o il terriccio in cui cresce è troppo denso conviene rinvasare subito. Anche in inverno.

A modo suo la pianta ce lo sta dicendo.

Per la cronaca, ci sono tanti altri motivi per cui le foglie della Monstera ingialliscono, qui ne trovi 9 per l’esattezza.

Tornando a noi,

ovviamente, bisognerà scegliere un vaso della misura adeguata, per evitare che trattenga troppa acqua e asciughi lentamente.

Come travasare la Monstera deliciosa

Il procedimento per rinvasare la Monstera deliciosa è simile a quello di una comune pianta da interno. É importante utilizzare un terriccio molto arioso e drenante, e prestare attenzione allo stato di salute delle radici.

controlla le radici prima di rinvasare la pianta

Ora vediamo come rinvasarla passo per passo:

  1. Estrai la Monstera dal vaso: Questo è più semplice quando il terriccio è asciutto. Se le radici escono dai fori di drenaggio cerca di liberarle o eventualmente tagliale. Poi inclina il vaso orizzontalmente e tira la pianta con delicatezza afferrandola alla base.
  2. Rimuovi il terriccio dalle radici: Gratta via il terriccio vecchio quanto più possibile. Se hai intenzione di rinvasare la Monstera in terriccio naturale non c’è bisogno di toglierlo tutto, solo quello che viene facilmente. Diverso è se vuoi spostarla in substrato inerte o idrocoltura. In tal caso dovrai armarti di pazienza a pulire le radici a dovere.
  3. Prendi un vaso della misura giusta: Cerca un vaso di una o due misure più grande di quello in cui la pianta si trova. Ad esempio, se la Monstera cresce in un 17cm cerca di rinvasarla in un vaso 19-21cm, non di più. Un vaso grande trattiene più acqua e questo può essere un problema quando si coltivano piante epifite.
  4. Metti qualche manciata di terriccio sul fondo del vaso: una volta preparato il mix (lo vediamo tra un attimo) mettine 3-5cm sul fondo del vaso. Se lo desideri puoi mettere prima qualche cm di argilla espansa sul fondo per evitare che il substrato riassorba l’acqua drenata nel sottovaso e si saturi eccessivamente, e ricoprirla poi con un paio di cm di terriccio. Ricorda che il sottovaso andrebbe sempre e comunque svuotato dopo l’annaffiatura.
  5. Posiziona la Monstera al centro del vaso: Tenendola ben salda con una mano, tieni la pianta al centro del vaso all’altezza che desideri invasarla. Ricorda che il colletto deve rimanere scoperto. Tieni come riferimento il livello a cui arrivava prima il terriccio e non superarlo.
    Se la Monstera ha radici aeree lunghe, non rinvasarle perché rischierebbero di marcire. Piuttosto lasciale appoggiare al terriccio e aspetta che la pianta lo faccia gradualmente.
  6. Aggiungi il terriccio intorno alle radici: Rabbocca il vaso finché il substrato non raggiunge il livello desiderato. Poi pressalo con le mani per stabilizzare la pianta. Se si compatta, aggiungi altro terriccio per riportarlo a livello del colletto.

Cure dopo il rinvaso

Il rinvaso reca uno stress più o meno forte per la pianta, a seconda di come è stata maneggiata, se alcune radici si son rotte o dalla differenza tra il terriccio originale e quello nuovo.

Alla Monstera deliciosa serviranno alcuni giorni per adattarsi, dopo di ché riprenderà a crescere come prima.

Nel periodo che va dal rinvaso fino alla visibile ripresa della pianta, conviene tenerla in un ambiente ombroso e umido.

La prima annaffiatura può essere fatta immediatamente, salvo che non siano state tagliate radici (o si siano rotte). In tal caso il mio consiglio è di aspettare 1 giorno prima di bagnare, così che i tagli si possano cicatrizzare.

Come legare la Monstera al tutore

Poiché la Monstera è una pianta sarmentosa, ha spesso bisogno di un tutore su cui appoggiarsi e via via arrampicarsi.

Anche se il tutore non è fondamentale, è un grosso aiuto quando la dimensione della pianta inizia ad essere considerevole, e quando le foglie diventano pesanti.

Questo può essere:

  • Un palo muschiato,
  • una spalliera,
  • una gabbietta per ortaggi,

o un qualunque altro supporto che dia un solido appiglio alla pianta per crescere.

Il più usato è senz’altro il palo muschiato, che non è altro che un tubo di plastica, avvolto da fibra di cocco legata insieme con del filo plastico. Ancor meglio quelli ricoperti in muschio di sfagno.

come far crescere una monstera in verticale

Si infila la punta del palo (quella non ricoperta dalla fibra di cocco) in profondità nel vaso, poi con calma si vanno a legare gli steli partendo da quelli più lunghi.

Per legare la Monstera al tutore si può usare del filo di ferro dolce (rivestito di plastica), delle clip o anche delle fascette. Senza stringerle troppo.

Il vantaggio nel usare il filo di ferro sta nel fatto che si può infilare una parte direttamente sulla superficie del palo muschiato, come fosse un chiodo, in modo che sorregga il peso della pianta.

Il terriccio per la Monstera

Il terriccio ideale per la Monstera (deliciosa, adansonii o minima) dev’essere leggero, arioso e drenante. É importante che abbia anche particelle piccole per poter trattenere e distribuire l’acqua e i nutrienti al suo interno.

Un buon mix deve avere:

  • 1/4 di parti grosse
  • 1/4 di parti medie
  • 2/4 di fibre fini

A questo può essere aggiunto dell’humus di lombrico per riattivare i microorganismi del suolo e come scorta di concime organico per la pianta. O in alternativa qualche manciata di fertilizzante osmocote a lento rilascio. Due metodi diversi per raggiungere risultati simili.

esempio di terriccio ideale per monstera deliciosa e adansonii

La percentuale delle varie componenti del terriccio possono variare a seconda delle tue necessità e del clima.

Se abiti in un posto molto caldo ad esempio, puoi utilizzare più torba o fibra di cocco (parti fini) per evitare di innaffiare troppo spesso perché il substrato si asciuga velocemente.

Viceversa, se abiti in un luogo fresco in cui la stagione fredda è predominante, puoi aumentare la percentuale di perlite (parte media) o di bark (parte grossa). In questo modo il terriccio non rimarrà bagnato troppo a lungo.

Come preparare il terriccio per la Monstera

Per ottenere un terriccio bello soffice e drenante per le piante di Monstera, puoi seguire due vie, quella che va al risparmio o quella un po’ più laboriosa. Ma che di certo avvantaggerà la pianta e ti semplificherà la vita.

La prima opzione consiste nel prendere un terriccio per orchidee e aggiungere il 30% di perlite. In alternativa puoi anche fare fibra di cocco e perlite in rapporto 1:1.

Otterrai un terriccio morbido e arioso, anche se rimarrà umidi un pochino troppo a lungo perché il drenaggio non è tantissimo. In ogni caso, se le condizioni climatiche (temperatura, umidità e luce) sono accettabili la Monstera con buone probabilità si adatterà.

La seconda opzione consiste nel preparare un mix su misura per la tua pianta. Cioè mischiare le componenti (fine, media e grossa) a seconda delle condizioni in cui coltivi. Io ti consiglio:

  • 1/4 di bark per orchidee grosso. Oppure la fibra di cocco a pezzetti (chips).
  • 1/4 di agriperlite. Possibilmente a granulometria grossa
  • 2/4 di fibra di cocco.

Non serve essere particolarmente precisi, puoi andare a occhio.

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Tieni solamente presente che più parti grosse metti, maggiore sarà il drenaggio e minore la ritenzione idrica. Ottimo per la pianta ma richiederà annaffiature più frequenti.
Troppe parti fini invece rischiano di far marcire le radici se si bagna troppo o troppo spesso.

Il trucco sta nel trovare il giusto compromesso tra le necessità della pianta e il tempo a nostra disposizione per innaffiarla.

Substrati naturali che si possono usare

I materiali naturali che si possono utilizzare per comporre un buon terriccio per la Monstera sono:

Substrato naturaleGranulometria
Bark per orchidee (piccolo, medio, grosso)grossa
Fibra di cocco in Chipsgrossa
Carbone (carbone vegetale)grossa
Sfagnomedio – fine
Fibra di coccofine
Torbafine

Il vantaggio nel utilizzare substrati legnosi sta nel fatto che ricreano verosimilmente il terriccio su cui le piante crescono in natura, e hanno un potere tampone più elevato rispetto agli inerti.

Questo fa si che il pH sia più stabile, e che non salga o scenda troppo rapidamente quando si usa acqua calcarea o concime.

Lo svantaggio invece è che si decompongono gradualmente nel tempo, il che rende obbligatorio rinvasare con una certa periodicità.

Substrati inerti che si possono usare

I substrati inerti di origine rocciosa che possiamo usare sono:

Substrato inerteGranulometria
Argilla espansaGrossa
Lapillo vulcanico (piccolo, medio, grosso)Media – Grossa
Pomice (medio, grosso)Media – Grossa
PerliteMedia
VermiculiteMedia
Lana di roccia a cubettiMedia – Fine
SabbiaFine

A differenza dei materiali naturale, gli inerti non si degradano nel tempo e possono essere riutilizzati “infinite volte” dopo essere puliti e disinfettati.

Avendo un potere tampone ridotto, quando si rinvasa la Monstera in un terriccio 100% inerte è importante regolare il pH dell’acqua d’irrigazione affinché la pianta possa continuare ad assorbire i nutrienti correttamente.

Il vaso per la Monstera

Quando si sceglie il vaso in cui rinvasare la Monstera deliciosa (così come l’adansonii o altre specie), oltre alla dimensione bisogna assicurarsi anche che abbia fondo grossi fori di drenaggio per permettere all’acqua in eccesso di defluire.

Se il vaso ne ha solo uno al centro (come accade spesso con vasi in terracotta o ceramica) si possono aggiungere un paio di centimetri di argilla espansa (o altri inerti grossolani) sul fondo per evitare che l’acqua in eccesso venga riassorbita per capillarità dal terriccio.

La Monstera non ha bisogno di un vaso particolarmente grosso, solitamente quando si rinvasa si sceglie un contenitore 2-5cm più grande di quello precedente.

Ad esempio, da un vaso 12cm si passa ad uno da 14-15cm di diametro. Massimo un 17cm. Da un 19cm si passa ad uno da 21-24cm.

Il problema nel travasare in un vaso troppo grande è che trattiene molta acqua, e di conseguenza potrebbe asciugare troppo lentamente.

Per fortuna, il tempo che il terriccio impiega ad asciuga dipende anche da altri fattori, come:

  • Tipo di terriccio
  • Materiale del vaso (plastica, terracotta o ceramica)
  • Temperatura e umidità
  • Luce

Quindi, se l’unico vaso che hai a disposizione è sovradimensionato, puoi compensare con un terriccio più drenante. Inoltre se la tua Monstera deliciosa ha una buona esposizione alla luce patirà meno l’eccesso d’acqua perché il suo metabolismo sarà più veloce. Di conseguenza assorbirà più acqua.

Ora vediamo rapidamente le caratteristiche dei vasi in base al materiali in cui sono fatti.

Vaso in plastica

Il classico vaso in plastica ha il vantaggio di essere economico, leggero e facile da reperire. É facile da pulire e riutilizzare grazie alla superficie liscia.

Se ne trovano letteralmente di ogni tipo e litraggio, sia in negozio che online.

Lo svantaggio dei vasi in plastica è la leggerezza, che li rende un po’ instabili quando la pianta inizia ad avere una dimensione notevole.

Vaso in terracotta

La terracotta è un materiale roccioso molto poroso. Oltre ad essere decorativo, ha la caratteristica di essere traspirante.

Il terriccio asciuga più rapidamente all’interno di un vaso di terracotta rispetto ad uno in plastica o ceramica.

Questo può considerato un vantaggio quando si coltiva la Monstera che vuole radici asciutte tra un’annaffiatura e l’altra.

Vaso in ceramica

Il vaso in ceramica essendo pesante ha il grosso vantaggio di dare stabilità alla pianta, oltre che ad essere decorativo. La superficie è liscia e lavabile, come nei vasi in plastica.

I fori di drenaggio purtroppo sono ridotti (solitamente uno grosso al centro) e questo porta l’acqua ad accumularsi sul fondo.

Nulla a cui uno strato di argilla espansa (o di sassolini) non possa porre rimedio.

Conclusioni

Eccoci giunti alla fine di questo post sul rinvaso della Monstera.

Spero che l’articolo ti sia stato utile.

Avrai capito che rinvasare la Monstera non è poi così complicato. A meno che non sia molto grande o già legata ad un tutore.

L’importante è scegliere un terriccio molto drenante, che eviti il ristagno d’acqua e che permetta alle radici di asciugare abbastanza rapidamente tra le innaffiature.

Ora passo la palla a te e ti chiedo,

C’è qualcosa che secondo te potrebbe essere aggiunto a questo post, per renderlo ancora più utile agli altri lettori del blog? Hai qualche esperienza personale che vorresti condividere?

Se la risposta è si, ti prego di lasciare un commento qui sotto.

4 commenti su “Rinvaso e terriccio: Come rinvasare la Monstera Deliciosa”

  1. Ho una monstera che ha bisogno di essere rinvasata al più presto, perché ha foglie secche ed il terriccio non è ideale, me l hanno regalata perchè usata per fiere e non è stata curata per troppo tempo, siamo a novembre, puoi darmi consigli?

    Rispondi
    • Ciao Andrea, quando il substrato è di pessima qualità ti consiglio di rinvasare comunque, anche se il periodo dell’anno non è quello ideale.
      Io stesso tendo a rinvasare subito dopo l’acquisto in molti casi. Per ripartire col piede giusto e utilizzare fin da subito un substrato consono al mio “stile” di coltivazione. Cerca solo di posizionare la pianta nel posto più luminoso possibile.

      Un saluto, Gabriele

      Rispondi
  2. Ho trovato tutto quanto molto interessante ed esplicativo, ma siccome mi sono approcciata da poco alle piante, avrei solo bisogno di qualche immagine in più.Grazie

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