Orchidea Cymbidium foglie gialle: I 7 motivi e cosa fare

Oggi parliamo di uno dei problemi più ricorrenti con l’orchidea Cymbidium, le foglie gialle.

Abbiamo già parlato in modo abbastanza dettagliato dell’ingiallimento fogliare delle orchidee qui, ma in questo post trattiamo nello specifico l’argomento applicato al Cymbidium.

Per ciascuno dei 7 motivi per cui le foglie diventano gialle, troverai:

• La spiegazione del perché ciò accade
• Una foto illustrativa per riconoscere il problema
• Istruzioni su cosa fare

In questo modo avrai tutte le nozioni che ti servono per diagnosticare il problema e risolverlo in completa autonomia.

Iniziamo.

Perché l’orchidea cymbidium ha le foglie gialle?

Ci sono tanti motivi per cui le foglie del Cymbidium possono diventare gialle, come l’eccesso d’acqua, troppa luce, carenza di ricircolo d’aria e problemi fungini.

Prima di menzionarli e approfondirli tutti però, bisogna spendere qualche secondo di tempo per chiarire come dovrebbero essere le foglie di un Cymbidium sano e vigoroso.

A differenza delle Phalaenopsis, il Cymbidium ha bisogno di molta più luce per portare a maturazione gli pseudobulbi e fiorire. La migliore esposizione e la luce più intensa porta il fogliame a scolorire un po’ ed avere un colore verde lime.

Considera che il Cymbidium apprezza i 40.000-80.000 lux, tanto che può essere tenuta al pieno sole tutto l’anno. Facendo solo attenzione al sole caldo e intenso di mezzogiorno durante l’estate.

Se il fogliame è verde scuro significa che non riceve abbastanza luce. La crescita è lenta, gli pseudobulbi rimangono piccoli e la pianta non fiorisce.

Bene, una volta chiarito questo concetto, vediamo quali sono i 7 motivi principali delle foglie gialle nell’orchidea Cymbidium.

1) Luce intensa

Abbiamo appena detto che è normale che le foglie del Cymbidium siano scolorite e tendano al giallino. Detto questo, ci sono circostanze in cui la luce è così forte che può far impallidire le foglie rendendole gialle o addirittura bianche.

Sto parlando di:

• Luce calda e forte tipica delle giornate limpide estive a cavallo del mezzogiorno.(oltre gli 80.000 lux)
• Stress da ambientamento, che avviene quando si sposta l’orchidea dall’ombra direttamente al sole. Senza permetterle di adattarsi.

Due circostanze che si presentano esclusivamente nel periodo tardo primaverile o estivo.

L’ingente insolazione è così forte che la pianta non riesce a sfruttarla interamente. L’energia luminosa inutilizzata viene convertita in calore, che oltre una certa soglia provoca il collasso dei cloroplasti, sbiancamento e bruciature sulle foglie.

Cosa fare

Sposta l’orchidea in una posizione leggermente più riparato, in modo che non venga colpito dal sole diretto durante le ore centrali della giornata.

Se la pianta è rimasta in casa all’ombra, quando la si sposta all’esterno bisogna farla adattare gradualmente alla luce intensa. Fino a lasciarlo al sole diretto nell’arco di una o due settimane.

2) Troppa acqua

Il ristagno idrico, dovuto ad innaffiature troppo ravvicinate, provoca asfissia radicale che porta il Cymbidium ad avere foglie gialle.

L’acqua trattenuta dal substrato, viene assorbita dal velamen (membrana spugnosa bianca che ricopre le radici del Cymbidium) che rimane costantemente bagnato.

Rimanendo saturo d’acqua, il velamen non è più in grado di assorbire l’ossigeno di cui le radici hanno bisogno per compiere i loro processi metabolici. Limitando la crescita della pianta, l’assorbimento e la sintesi di alcuni nutrienti.

Inoltre, se il terriccio rimane bagnato troppo a lungo si corre il serio rischio di malattie fungine, come il marciume radicale che porta ad un rapido declino delle radici.

Ci tengo a precisare che la frequenza delle innaffiature dipende da tanti fattori. Tra cui il tipo di terriccio che si usa e la dimensione del vaso di coltivazione.

Più il substrato è fine maggiore è la ritenzione idrica. E va quindi bagnato meno spesso rispetto ad uno grossolano e drenante.

E così con il vaso. Più è grande e più acqua riesce a trattenere, specialmente in larghezza. Le annaffiature saranno più distanziate rispetto che con un vaso stretto.

Cosa fare

Lascia asciugare bene il terriccio, poi riprendi ad bagnare con più parsimonia.

L’annaffiatura dell’orchidea Cymbidium varia molto durante l’anno, a seconda della stagione e della fase di sviluppo in cui la pianta si trova.

Se durante l’estate il terriccio non deve mai asciugare completamente, con l’arrivo dell’autunno bisogna diradare gradualmente le innaffiature fino ad interromperle (o quasi) durante il riposo vegetativo che precede la fioritura.

In fioritura si riprende ad innaffiare, lasciando che il substrato arrivi quasi alla completa asciugatura.

Se temi che ci sia marciume radicale svasa la pianta e controlla bene le radici.

3) Problemi all’apparato radicale

Un’altra circostanza in cui il Cymbidium può avere foglie gialle è quando l’apparato radicale ha subito un grosso stress o è compromesso. Alcuni esempi sono:

• Marciume radicale
• Attacchi parassitari (larve del moscerino dei funghi, nematodi, larve di tripidi, lumache, etc.)
• Shock termico (se si bagna con acqua troppo fredda o calda)
• Substrato vecchio, decomposto o compatto
• Vaso troppo stretto
• Radici morte in seguito alla disidratazione
• Stress da rinvaso

E via dicendo.

Quando le radici vengono fortemente stressate interrompono la crescita e riducono drasticamente la loro capacità di assorbire acqua ed elementi nutritivi.

Cosa fare

Estrai l’orchidea dal vaso per capire meglio cosa sta succedendo alle radici e vedere con occhio quanto è grave.

Controlla anche se gli pseudobulbi sono marci o ancora sani.

Nella maggior parte dei casi (salvo lo stress da rinvaso o lo shock termico) bisogna ricorrere ad un rinvaso d’urgenza, in cui si cambia il terriccio, si tagliano le radici morte e si sterilizzano quelle sane.

Se necessario si cambia il vaso con uno più grande, altrimenti si sterilizza quello già in uso.

Puoi trovare l’intero procedimento su come rinvasare il Cymbidium e che terriccio usare in questo post.

4) Accumulo di sali

Concimare troppo spesso o ad una concentrazione troppo alta può portare ad un accumulo di sali nel terriccio che porta le foglie del Cymbidium ad ingiallire e seccare dalle punte in giù. Anche le radici ne risentono, tanto che possono “bruciare” e diventare secche e scure.

I nutrienti contenuti nel concime, sono spesso forniti in forma minerale e prendono il nome di sali nutritivi. Hanno il grosso vantaggio di essere direttamente assorbibili dalla pianta, e proprio per questo è importante non esagerare.

Non che con un concime organico sia impossibile bruciare la pianta. Anche con quello bisogna fare attenzione, ma è sicuramente più difficile.

Se il livello di salinità del terriccio (o dell’acqua d’irrigazione) supera quello all’interno dell’apparato radicale, per effetto dell’osmosi, le radici iniziano a cedere acqua invece che ad assorbirla.

Insieme all’acqua, la pianta non riesce neanche ad assorbire correttamente i nutrienti, entrando in carenza.

Cosa fare

Risciacqua abbondantemente il substrato sotto all’acqua in modo da dilavare il concime accumulatosi all’interno.

Dopodiché, se la stagione lo permette, si riprende a concimare il Cymbidium ad una concentrazione più bassa o meno spesso.

Ricorda che quest’orchidea va concimata solamente durante il periodo di crescita vegetativa, cioè da dopo la fioritura fino alla completa maturazione degli pseudobulbi in autunno. Periodo in cui la pianta entra in riposo.

5) Carenza di nutrienti

La carenza di alcuni nutrienti durante la stagione vegetativa (in particolare azoto e zolfo) provoca l’ingiallimento delle foglie nel Cymbidium.

Poiché in questa fase l’orchidea Cymbidium cresce molto e immagazzina ingenti quantità di nutrienti all’interno degli pseudobulbi, va concimata abbondantemente. Raggiungendo il culmine nei mesi caldi estivi.

Se non lo si fa, presto o tardi la pianta inizierà ad avere un deficit di azoto, la crescita rallenterà e le foglie inizieranno ad ingiallire. Partendo da quelle più vecchie.

Cosa fare

Se le foglie del Cymbidium sono gialle per la carenza di azoto bisogna concimare con un fertilizzante minerale direttamente assorbibile dalla pianta.

Per esempio un granulare 20-20-20 o del nitrato di calcio. Meglio ancora se alternati l’uno all’altro.

Saltuariamente è bene aggiungere anche del solfato di magnesio (sali di epsom), poiché il magnesio è carente in questi due concimi.

6) Infezione fungina o batterica

Un altro motivo per cui le foglie del Cymbidium appaiono ingiallite è la presenza di infezioni fungine o batteriche sulle foglie. Che provocano solitamente macchie gialle circolari dal contorni più o meno definito, che diventano marroni via via che avanzano.

Il bordo, in cui l’infezione è attiva, rimane solitamente giallo.

Altre volte l’ingiallimento inizia dai bordi delle foglie per diffondersi verso il centro col progredire della malattia.

Le malattie fungine proliferano in ambienti freschi, umidi e con poco ricircolo d’aria. Quelle batteriche invece si sviluppano soprattutto in climi caldi e umidi.

Si possono distinguere tra loro dal tipico aspetto acquoso che caratterizza le infezioni da batteri rispetto a quelle da funghi. Spesso accompagnato da odore sgradevole.

É importante distinguere il problema fungino da quello batterico perché va trattato diversamente.

Cosa fare

Allontana la pianta infetta dalle altre, per evitare che il problema si espanda ad altri esemplari.

A seconda del tipo di infezione, bisogna trattare la pianta con prodotti specifici.

• Nel caso di malattia fungina bisogna trattare la pianta con fungicida sistemico o rameico.
• Se fosse batterica si può provare spruzzando perossido d’idrogeno sulle foglie o usare un antibiotico specifico.

Quando il fogliame dell’orchidea Cymbidium è abbastanza voluminoso, l’infezione può essere contenuta tagliando le foglie malate per intero o parzialmente. A seconda di dove sono situate le macchie.

In tal caso bisogna utilizzare forbici sterilizzate ed effettuare il taglio dove i tessuti della foglia sono ancora verdi e sani.

7) Presenza di parassiti

La maggior parte dei Cymbidium commercializzati hanno foglie spesse e coriacee, che li rende piuttosto resistenti nei confronti di molti insetti.

Detto questo, ci sono parassiti che attaccano l’orchidea Cymbidium e che possono essere la causa delle foglie gialle. Tra questi troviamo:

• Ragnetti rossi (acari)
• Tripidi
• Cocciniglia (cotonosa o a scudetto)
• Afidi
• Nematodi
• Larve del moscerino dei funghi
• Cimici

Tra questi bisogna prestare particolare attenzione ai ragnetti rossi, che prosperano molto rapidamente in estate quando il clima è caldo e secco.

Fatta eccezione per i parassiti del terriccio (nematodi e larve) gli altri insetti in questa lista sono parassiti fitofagi, che si nutrono della linfa della pianta dopo aver bucato le pareti cellulari con il loro apparato succhiatore.

Oltre a rendere le foglie gialle (scolorite) e macchiate, questi insetti indeboliscono molto il sistema immunitario della pianta, rallentano la crescita e se non vengono debellati portano la pianta alla morte.

Cosa fare

Prima di tutto bisogna capire con quale insetto abbiamo a che fare. A tal proposito può esserti utile questo articolo sui parassiti delle orchidee dove li descrivo meglio.

Successivamente si va a trattare la pianta di conseguenza. Vedi la tabella qui sotto.

	Prevenzione	Cura specifica
Afidi	olio di neem / olio minerale bianco	Closer
Cocciniglia	olio minerale bianco o sapone molle di potassio	Closer
Tripidi	olio di neem / olio minerale bianco	Spinosad o Piretro
Acari o ragnetti rossi	olio di neem / olio minerale bianco	Acaricida
Mosca bianca	olio di neem / olio minerale bianco	Closer

Se il Cymbidium ha problemi con la cocciniglia puoi trovare qui altre specificazioni e soluzioni per combatterla.

Conclusioni

Ora che hai scorso tutte e 7 le cause per cui l’orchidea Cymbidium può avere foglie gialle, sei riuscito a capire perché la tua pianta sta ingiallendo?

Hai trovato l’articolo utile nella soluzione del tuo problema? Oppure hai qualche perplessità a cui non ho risposto in questo post?

Scrivilo qui sotto nei commenti.