Hai un’orchidea Cymbidium con bulbi secchi? Forse marci? Oppure hai una pianta grande e ti stai domandando se puoi separare e rivegetare i retrobulbi più vecchi per avere nuovi esemplari per il futuro?
In questo post parliamo proprio degli psedobulbi, cosa sono, a cosa servono e come prendersene cura affinché rimangano sempre sani, grossi e gonfi.
Cosa sono gli pseudobulbi di un’orchidea
Gli pseudobulbi sono degli organi vegetali tipici delle orchidee simpodiali che servono per immagazzinare acqua e sostanze nutritive prodotte dalla fotosintesi (soprattutto carboidrati). Queste sostanze diventano una riserva d’energia, che la pianta utilizza per far contro al periodo invernale o alla siccità.
Non a caso è molto comune trovare pseudobulbi in orchidee epifite, che crescono sugli alberi anziché nel terreno. Le radici aeree non dispongono di umidità costante o di abbondanti quantità di elementi nutritivi.
Gli pseudobulbi permettono al Cymbidium di accumulare il “surplus” di energia prodotto nella bella stagione per fronteggiare quella fredda e secca.
Sviluppo simpodiale, retrobulbi e nuovi getti vegetativi
Un’orchidea simpodiale come il Cymbidium si sviluppa seguendo una direzione di crescita orizzontale, che inizia dallo pseudobulbo più vecchio (chiamato retrobulbo) e procede lungo il rizoma fino ad arrivare al nuovo getto vegetativo.
Il rizoma non è altro che un fusto orizzontale e spesso nascosto sotto al terriccio che unisce tutti gli pseudobulbi tra di loro.
Ogni pseudobulbo fiorisce una sola volta, creando uno stelo floreale dalla base una volta che ha raggiunto la completa maturazione. Nella maggior parte dei casi in autunno.
Man mano che l’orchidea cresce e produce pseudobulbi anno dopo anno, quelli più vecchi perdono le foglie, ma continuano a svolgere la loro funzione di accumulo di energia. Energia che viene in parte spesa come spinta per la formazione di nuovi getti floreale e nuove vegetazioni.
Salvo che non si voglia dividere il Cymbidium o rivegetare i singoli retrobulbi (lo vediamo tra poco), questi non andrebbero mai staccati finché non sono completamente secchi ed esausti.
Cymbidium con Bulbi secchi
Il motivo principale per cui gli pseudobulbi del Cymbidium diventano secchi è perché la pianta ha attinto all’acqua e ai nutrienti contenuti al loro interno per far fronte ad una carenza esterna. O in alternativa abbiamo bagnato troppo, facendo marcire le radici ed impedendo così alla pianta di poter assorbire le sostanze di cui ha bisogno dal substrato.
In altri casi gli pseudobulbi secchi sono semplicemente i più vecchi, che si esauriscono inevitabilmente col passare degli anni.
Ricapitolando possiamo dire che il Cymbidium ha i bulbi secchi per questi motivi:
- L’orchidea non viene bagnata abbastanza
- Le radici sono marce o secche
- Fa molto caldo
- Gli pseudobulbi sono molto vecchi
Mi spiego meglio.
Il Cymbidium ha bisogno di molta acqua durante la primavera e l’estate, perché riceve molta luce (o così dovrebbe essere) e cresce tanto. Se gli viene a mancare l’acqua in questo periodo noterai che gli pseudobulbi inizieranno a sgonfiarsi e le foglie si curvano verso il basso. Successivamente, se non risolviamo la situazione, le radici e i bulbi iniziano a seccare.
Quando le radici sono morte la pianta non è in grado di assorbire l’acqua e i nutrienti di cui ha bisogno e di conseguenza sfrutta tutta qualla contenuta negli pseudobulbi. Che andranno piano piano a deperire.
Nel caso di marciume radicale dovuto ad innaffiature troppo frequenti (o durante il periodo di riposo invernale) le radici marciscono a causa di un’infezione fungina, che si estende anche ai bulbi facendoli marcire. Quando ci accorgiamo del problema e smettiamo di bagnare è ormai troppo tardi. E il bulbo ormai marcio non fa altro che seccare.
Durante l’estate, quando le temperature superano i 30°C e il sole picchia forte, può capitare che l’orchidea disperda più acqua di quanta le radici ne riescano ad assorbire. In tal caso la pianta fa capo all’acqua immagazzinata negli pseudobulbi per fronteggiare la disidratazione.
Difficilmente i bulbi seccheranno per questo, ma se ciò accade quando ci assentiamo da casa per qualche giorno può accadere.
Infine, gli pseudobulbi più vecchi del Cymbidium seccano anche perché hanno finito il loro ciclo vitale. Se siamo stati bravi nel frattempo la pianta ne ha prodotti tanti altri.
Cymbidium con pseudobulbi marci
Collegato alla questione degli pseudobulbi secchi del Cymbidium troviamo anche il problema dei bulbi marci.
Gli pseudobulbi del Cymbidium marciscono in seguito ad un’infezione fungina comunemente nota come marciume radicale. Questo accade quando l’acqua ristagna nel terriccio troppo a lungo, cioè quando bagnamo troppo spesso oppure innaffiamo quando il Cymbidium è in riposo vegetativo.
Una volta che il marciume si è introdotto nell’apparato radicale della pianta si diffonde poi agli organi limitrofi. Primi tra tutti gli pseudobulbi, che essendo pieni di acqua e zuccheri sono “una pietanza prelibata” per i patogeni fungini.
Non sarà raro avere foglie gialle o macchiate.
In questi casi è importante rinvasare il Cymbidium quanto prima, cogliendo l’occasione per tagliare tutte le radici marce e disinfettare quelle buone e gli pseudobulbi in una soluzione con antifungino rameico o sistemico.
Per salvare la pianta può essere necessario dividerla, tenere la parte sana e scartare quella ormai morta.
Retrobulbi senza foglie
I retrobulbi sono gli pseudobulbi più vecchi, cresciuti da 3-5 anni e che col tempo si sono spogliati delle foglie. Poiché hanno già fiorito una volta, non sono in grado di rifiorire e svolgono esclusivamente la funzione di accumulo di sostanze nutritive e acqua per l’orchidea.
Se la pianta di Cymbidium è ben cresciuta ed ha diversi pseudobulbi, i retrobulbi possono essere staccati e piantati in un altro vaso. Con lo scopo di ottenere nuove piante fiorite da li a 2-3 anni.
Il consiglio è di lasciare almeno 3-4 bulbi maturi al Cymbidium in modo da non fargli saltare la fioritura.
Come piantare e rivegetare i vecchi bulbi di Cymbidium
I retrobulbi, una volta divisi dal resto della pianta, possono essere ricoltivati immediatamente oppure lasciati asciugare 7-14giorni all’interno di un sacchetto di carta. Che va tenuto in un luogo asciutto e lasciato aperto, per permettere all’aria di circolare liberamente.
Ci sono due modi per rivegetare gli pseudobulbi di Cymbidium:
- Direttamente in vaso
- In sacchetti trasparenti
Il primo metodo (in vaso) è molto semplice ed intuitivo. Consiste nel riempire un vaso di bark per orchidee e torba (eventualmente anche un mix per orchidee terricole) ed aggiungere 2-3 cm di sabbia in superficie.
A questo punto si piantano i bulbi 1-2cm nella sabbia, mantenendoli in verticale. Dopodiché si innaffia.
La sabbia ha la caratteristica di drenare e rimanere asciutta. Mettendola in superficie si evita che il retrobulbo rimanga a contatto con un substrato umido troppo a lungo.
Una volta che le radici iniziano a crescere trovano immediatamente sotto di loro il substrato a base di torba e corteccia. Più umido e idoneo per il loro sviluppo.
Il secondo metodo per rivegetare i retrobulbi di cymbidium consisten nel metterli all’interno di un sacchetto di plastica trasparente finché non ha prodotto delle radici di 2-3cm e il primo getto vegetativo.
Si aggiunge un po’ di sfagno umido nel sacchetto affinché l’umidità rimanga alta, e poi si posiziona il sacchetto chiuso in un luogo luminoso ma riparato dal sole diretto.
Una volta che il nuovo getto vegetativo è visibile, e le radici non son più lunghe di 2-3cm si rinvasano gli pseudobulbi in un mix per Cymbidium.
Conclusioni
Spero che questo articolo sugli pseudobulbi del Cymbidium e i problemi con bulbi secchi o marci ti sia stato utile.
Se hai ancora qualche dubbio o perplessità, o se c’è qualcosa che vorresti che approfondissi di più, scrivilo qui sotto nei commenti. Sarò felice di risponderti.
I miei cymbidium presentano marciume all’apparato radicale, forse per irrigazioni eccessive effettuate nel periodo estivo. Posso eliminare le radici marce e rinvasare le piante in questo periodo? Grazie per i preziosi consigli… non si finisce mai di imparare!
Ciao, si se le radici sono marce ti consiglio di procedere comunque. La pianta probabilmente non produrrà nuove radici fino alla prossima primavera ma se gli pseudobulbi sono belli grossi non dovrebbe essere un problema. Assicurati di lasciare il substrato asciutto nel periodo freddo, questo eviterà che riparta il marciume.
Spero di esserti stato utile,
Un saluto Gabriele
Buonasera vorrei chiedere ..ho una cymbidium con foglie e radici secche..come posso fare per cercare di recuperarla..grazie infinite
Buongiorno Monica, il mio consiglio è di tagliare le foglie e le radici secche e di tenere i bulbi più grossi in un luogo buio e fresco per l’inverno. In primavera potrà piantarli seguendo le indicazioni scritte nel post.
Un saluto,
Gabriele