In questo post parliamo di come, quando e quale concime dare al Pothos, con lo scopo di garantire una crescita rapida e vigorosa alla nostra pianta d’appartamento.
Nonostante questa pianta venga spesso sottovalutata, con la giusta spinta può arrivare ad avere un aspetto maestoso. Con foglie molto grandi e variegate a seconda della varietà.
Il fertilizzante è solo una parte dell’equazione, ma senza di esso è impossibile raggiungere questi risultati.
Ora bando alle ciance e iniziamo.
Perché il Pothos ha bisogno di concime?
Come ogni altra pianta, il Pothos ha bisogno di concime per poter crescere sano, veloce e senza incorrere in carenze che limitano il suo sviluppo vegetativo e compromettono la sua bellezza estetica.
Se non apportassimo le sostanze nutritive di cui ha bisogno, col passare del tempo la pianta esaurirebbe quelle contenute nel terriccio e andrebbe in carenza. Che porta ad avere:
Il motivo per cui la concimazione del Pothos viene trascurata, è perché spesso viene trattato come una pianta da ombra. E viene quindi posizionato in un angolo buio del nostro appartamento.
In realtà però, il Pothos non è una pianta da ombra, e se non riceve luce adeguata non fa altro che sopravvivere. Ma perde tante delle caratteristiche che lo contraddistinguono. Come la grandezza delle foglie, la variegatura e l’aspetto vivace che dovrebbe avere.
Spostalo vicino ad una finestra luminosa e vedrai che riprenderà a crescere con una velocità e bellezza che non vedevi da tempo.
Poiché la luce condiziona il suo metabolismo, se posizionato il un posto luminoso il Pothos inizia ad assorbire più acqua e nutrienti. E di conseguenza è importante integrare le sostanze nutritive utilizzate con del buon concime.
Quando concimare il Pothos?
Il Pothos dev’essere concimato soprattutto durante la stagione attiva di crescita, cioè dalla primavera fino a metà autunno.
Questo perché in questi mesi le giornate sono lunghe e le radiazioni solari sono più intense, cosa che spinge il metabolismo della pianta e la porta a crescere più velocemente.
Detto questo, il Pothos è una pianta a crescita continua, ed è quindi in grado di crescere tutto l’anno.
Se posizionato in un posto caldo e luminoso può continuare a sviluppare le foglie e i tralci anche durante l’autunno e l’inverno. In tal caso è importante continuare a concimare il Pothos anche durante questi periodi dell’anno.
Per farla breve,
Concima il Pothos quando sta crescendo, cioè quando crea nuove foglie e allunga gli steli. A prescindere dal periodo dell’anno.
Quale concime dare al Pothos?
Il concime per il Pothos deve avere un alta concentrazione di azoto, che costituisce le fondamenta per la produzione di tessuti verdi e nello svolgimento di numerose funzioni metaboliche.
Oltre a questo deve contenere anche una buona quantità di potassio (K) e tutti i macro e micro elementi di cui la pianta ha bisogno.
Un buon fertilizzante per piante verdi è l’ideale per la cura del Pothos perché rispetta tutti i requisiti.
A seconda dell’impegno che ci si vuole mettere, il concime può essere liquido, in granuli a lento rilascio o per idroponica (nel caso in cui si coltivi il Pothos in acqua).
Fertilizzante liquido
Il fertilizzante liquido è di gran lunga il concime più usato per le piante d’appartamento e viene venduto con diverse formule e valori NPK. Quello che si addice meglio al Pothos è il concime per piante verdi che ha un alto contenuto di azoto (N), in primis, e di potassio (K). Oltre a questi ha al suo interno discrete quantità di forsforo (P) e micronutrienti, come il calcio, magnesio, zolfo, etc.
Solitamente contiene gli elementi in forma minerale, il che lo rende pronto all’uso e direttamente assimilabile dalla pianta, a differenza di quello organico (o biologico) che richiede l’azione dei microorganismi del suolo per mineralizzarlo e renderlo disponibile per la pianta.
Rispetto ai fertilizzanti granulari sono meno concentrati, tant’è che a parità di volume bisogna utilizzarne di più per raggiungere lo stesso livello di salinità.
I vantaggi del concime liquido sono:
- É facile da dosare e miscelare
- Ha un prezzo contenuto
- Lo si trova facilmente nei Garden Center o Online
- É direttamente assimilabile dalla pianta
Gli svantaggi sono:
- Occupa più spazio rispetto ad un concime granulare (secco)
- Viene facilmente dilavato con le annaffiature e va quindi somministrato regolarmente.
Tra i tanti che ho provato negli anni, uno che ho trovato molto valido è il fertilizzante per piante verdi della Cifo. Ottimo equilibrio NPK e qualità prezzo.
Concime a lento rilascio
Il concime a lenta cessione è un fertilizzante composto da granuli (o palline) ricoperte di una particolare membrana porosa che garantisce un rilascio graduale delle sostanze nutritive.
Grazie a questo è estremamente comodo perché permette di concimare solo una o due volte all’anno con ottimi risultati.
Anche lui viene commercializzato con varie formulazioni. Nel caso del Pothos il concime a lento rilascio da preferire è quello ad alto contenuto di azoto e potassio.
I vantaggi del fertilizzante a lenta cessione sono:
- Comodità di utilizzo
- Non viene dilavato dalle annaffiature
- Facile e comodo da conservare.
Gli svantaggi invece sono:
- Difficile da trovare in negozio (specialmente quello per piante verdi)
- Non ha un effetto immediato ed è quindi meno indicato per curare carenze già in atto.
Il prodotto che utilizzo e consiglio è il concime osmocote a lento rilascio.
Fertilizzante per Pothos in acqua (idroponico)
Se coltivi il Pothos in acqua già conoscerai l’importanza di utilizzare un buon concime. Questo è dovuto al fatto che l’acqua è povera di elementi disciolti, e col passare del tempo la pianta li esaurisce ed entra in carenza nutritiva.
Lo stesso avviene quando si lasciano le talee di Pothos a radicare troppo a lungo.
In questo caso è importante utilizzare un concime adatto all’idroponica, in modo che gli elementi disciolti non escano dalla soluzione e si depositino sul fondo. Diventando inutili per la pianta.
Anche qui, ci sono diversi prodotti che si possono usare, ma personalmente quello che preferisco usare per il Pothos in acqua è il concime per idroponica a lenta cessione. Questo mi permette di evitare di cambiare l’acqua all’interno del vaso e stimolare l’ecosistema al suo interno.
Quanto fertilizzante dare al Pothos?
La quantità di fertilizzante da usare dipende dalla concentrazione del prodotto specifico che si utilizza e dalla tipologia. Oltre che dalla velocità con cui la pianta sta crescendo.
Per esempio, se il Pothos è posto all’ombra cresce meno e necessità quindi di poco concime. Spostalo alla luce di una finestra e il suo fabbisogno aumenta.
Il mio consiglio è di non superare mai il dosaggio consigliato dal produttore, piuttosto iniziare con metà dose ed aumentare gradualmente se compaiono sintomi di carenza.
Eccedere col concime infatti può creare un accumulo di sali tossico per la pianta, che impedisce il corretto assorbimento di acqua e sostanze nutritive e provoca solitamente macchie secche e marroni lungo i bordi delle foglie.
Fortunatamente un eccesso di sali si può correggere risciacquando il terriccio del Pothos con un’abbondante quantità di acqua, ma i danni sulle foglie rimarranno evidenti.
Conclusioni
Spero che questo articolo ti abbia illuminato sull’importanza di un buon concime nella cura del Pothos. O se già ne eri consapevole, spero che abbia fatto chiarezza.
É davvero un peccato che questa pianta venga spesso trascurata a causa della sua resistenza e capacità di adattarsi a qualsiasi condizione.
Perché con pochi piccoli accorgimenti si può trasformare un esemplare “insignificante” in una vera e propria forza della natura. In grado di rubare l’attenzione anche a piante più ricercate.
Bene!
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Coltivo il photos da sempre e ne ho due vasi con rami in acqua e due in terra.Crescono tutte una meraviglia e faccio talee che regalo ad amici e parenti. Non ho mai usato concimi .In genere aggiungo acqua quando vedo che evapora, e a dir la verità l’acqua la cambio raramente. Perchè sono bellissime comunque?
Ciao Vincenza, tieni presente che il Pothos è una pianta molto adattabile. Lei cresce bene comunque, anche senza concime, semplicemente lo sviluppo sarà un po’ più limitato. La risposta alla tua domanda è che, probabilmente, trovano macro e micro nutrienti sufficienti nell’acqua di rubinetto che utilizzi per innaffiare. Questa non sarà ideale ma sufficiente.
Io ti consiglio comunque di aggiungere un po’ di fertilizzante a lento rilascio la prossima primavera, vedrai che cresceranno ancora più forti e veloci.
Un saluto