Perché lo Spatifillo ha le punte delle foglie secche? (6 Motivi e Soluzioni)

Oggi voglio parlare del perché le punte delle foglie dello Spathiphyllum seccano e diventano marroni.

In effetti ci sono più motivi perché questo accade, alcuni ambientali e altri colturali.

Tutti però, riconducono ad un’unica cosa:

La disidratazione periferica.

Ora che ho svelato qual è il problema delle punte secche, vediamo i 6 motivi principale che la provocano.

Spatifillo punte secche foglie

Perché si seccano le punte delle foglie dello Spathiphyllum?

Le punte dello Spatifillo seccano a causa dello stress idrico, dovuto all’incapacità della pianta di trasportare sufficiente acqua all’interno dei tessuti. Le foglie, che disperdono acqua attraverso la traspirazione, non riescono a reintegrarla completamente e per questo le sommità iniziano a disidratarsi.

I motivi dello scompenso idrico sono:

  • Ambientali: Caldo eccessivo o aria secca
  • Colturali: Problemi di irrigazione
  • Malattie: Le radici o il rizoma sono danneggiati

In un modo o nell’altro, tutti questi punti portano lo Spathiphyllom ad avere le punte delle foglie marroni e secche.

Vediamoli nel dettaglio.

1) Annaffiature poco costanti

Quando non si innaffia lo Spatifillo a sufficienza, la prima cosa che accade è che le foglie si ammosciano. Basterà bagnarlo perché si riprenda e se accade una volta o due probabilmente non ne risentirà molto.

Se le annaffiature sono incostanti per troppo tempo però, Il Giglio della Pace accumulerà uno stress notevole, faticherà a mantenere i tessuti idratati e le punte inizieranno a seccare.

Non solo delle foglie ma anche dei fiori. O delle spate per meglio dire.

Inoltre, un terriccio asciutto troppo a lungo può far seccare alcune radici, riducendo la capacità della pianta di assorbire l’acqua.

A riguardo potrebbe interessarti sapere come si coltiva lo Spatifillo in acqua. Una tecnica che elimina il problema delle annaffiature dalla lista.

Ricorda che lo Spathiphyllum dev’essere innaffiato quando il terriccio è quasi asciutto, non completamente secco. In particolare durante le stagioni calde.

2) Umidità troppo bassa

La scarsa umidità ambientale è una delle cause principali per cui le punte delle foglie dello Spatifillo seccano. La pianta disperde l’acqua al suo interno più velocemente di quanta ne riesca a ricevere dal sistema linfatico.

Inoltre l’umidità regola l’apertura stomatica, se l’aria è umida gli stomi rimangono aperti, se è secca si chiudono.

Proprio per contrastare l’eccessiva traspirazione.

Chiudendo i pori impedisce al sistema linfatico di funzionare in modo efficiente, e di portare acqua alle parti più periferiche.

Spathiphyllum punte delle foglie marroni

L’umidità è subdola e agisce lentamente sulla pianta. É un fattore di cui non teniamo spesso conto, eppure è uno tra i più importanti.

Se hai diverse piante di consiglio di acquistare un umidificatore ad ultrasuoni, non solo risolverà il problema alle foglie ma velocizzerà la crescita delle piante.

Lo Spathiphyllum è una pianta tropicale che ama livelli di umidità del 70-80%. A seconda della temperatura può tollerare livelli inferiori ma conviene non scendere mai sotto al 50-55%.

3) Caldo e temperature molto alte

Per quanto il Giglio della Pace si adatti a temperature di 35-37°C, se il caldo coincide con molta luce, umidità bassa o supera la temperatura massima, provoca uno stress idrico alla pianta.

Anche qui, lo scambio gassoso con l’ambiente va a scapito dello Spatifillo, che disperde più acqua di quanta le radici riescano ad assorbire.

Inoltre la temperatura è in stretto rapporto con l’umidità, al suo aumentare l’aria tende a diventare più secca. In particolare in ambienti chiusi come la casa.

Pensa a quando accendi il riscaldamento in casa, l’umidità crolla perché le particelle d’acqua trattenute dall’aria diminuiscono in percentuale.

Per evitare che le punte delle foglie del tuo Spathiphyllum secchino per il caldo, cerca di tenerlo ad una temperatura di 20-27°C. Se fa molto caldo riparalo dalla luce e spruzza dell’acqua sulle foglie, possibilmente al mattino o nel primo pomeriggio così che asciughino arrivando a sera.

4) Problemi all’apparato radicale

Se l’apparato radicale è danneggiato lo Spatifillo non è in grado di assorbire abbastanza acqua e nutrienti per nutrire le foglie e i fiori, finché questi non inizia ad ingiallire o seccare. Più le radici sono compromesse maggiore sarà il problema.

Nella migliore delle ipotesi, alcune radici sono seccate perché abbiamo annaffiato troppo tardi.

In questo caso lo Spathiphyllum avrà alcune punte secche, ma recupererà presto dall’infortunio.

Peggio è se l’acqua è ristagnata troppo a lungo nel vaso e ha provocato marciume radicale. In questo caso le foglie inizieranno ad ingiallire, si macchiano di nero fino a seccare completamente. Partendo dai margini delle foglie o dall’attaccatura col rizoma.

Il marciume radicale va preso seriamente, è causato da un fungo (Solitamente il Pythium) che fa marcire le radici fino al punto in cui la pianta non può più nutrirsi. L’unica soluzione è rimuovere le radici marce, rinvasare in un nuovo vaso e (se necessario) trattare con un fungicida sistemico.

Affinché il Giglio della Pace abbia radici sane è fondamentale utilizzare un terriccio arioso e drenante. Aggiungi il 30% di perlite al terriccio e metti 2cm di argilla espansa sul fondo del vaso per migliorare il drenaggio.
Da marzo a settembre annaffia quando il substrato è quasi asciutto, mentre da ottobre a febbraio lascia che asciughi prima di bagnare nuovamente.

5) Troppo concime

Un’accumulo di sali eccessivo nel terriccio non solo contrasta l’assorbimento di acqua, ma disidrata le radici invertendo il processo di osmosi.

Senza entrare nei tecnicismi, diciamo che se il concime è troppo le radici smettono di funzionare a dovere.

Il risultato è che lo Spatifillo inizia a seccare, partendo dalle punte fino ad arrivare all’intera foglia. La crescita rallenta drasticamente e la pianta può morire se non viene curata.

Giglio della pace punte delle foglie bruciate

Per rimuovere l’accumulo di sali bisogna risciacquare bene il terriccio sotto al rubinetto, in modo che il fertilizzante venga dilavato in buona parte.

Lo Spathiphyllum va concimato da marzo a settembre utilizzando un fertilizzante completo e equilibrato (NPK in egual misura). Concima ogni 3 o 4 annaffiature utilizzando metà della dose consigliata dal produttore, se intendi farlo più spesso assicurati di diluirlo di più. Infine, quando concimi versa sempre dell’acqua in più nel vaso, così che una parte possa drenare dal fondo del vaso.

6) Malattie fungine (Antracnosi)

Le punte delle foglie dello Spathiphyllum possono diventare marroni anche a causa di malattie fungine, in particolare l’Antracnosi.

Questo patogeno (fortunatamente non molto comune) prolifera in ambienti umidi con poco ricircolo d’aria, oppure quando le punte delle foglie restano a contatto con superfici fredde e umide.

Se è questo il caso, noterai un alone giallo intorno alla punta secca. Puoi tagliare la parte della foglia danneggiata (dove è ancora verde) oppure rimuoverla completamente. Qualora il problema si ripresentasse prendi in considerazione l’utilizzo di un fungicida sistemico.

Il modo migliore per prevenire malattie fungine è garantire un buon ricircolo d’aria, ed evitare di bagnare le foglie durante l’inverno o prima di sera.

Posso tagliare le punte delle foglie secche dello Spatifillo?

Le punte delle foglie dello Spathiphyllum possono tranquillamente essere tagliate, possibilmente utilizzando delle forbici sterilizzate (con candeggina, alcool o fiamma) così da prevenire l’attacco di patogeni.

Nel caso in cui le punte siano seccate in seguito ad una malattia fungina (solitamente Antracnosi) ti consiglio di tagliare dove il tessuto è ancora verde (non infetto). In molti casi questo è sufficiente per fermare il diffondersi dell’infezione.

Conclusioni

Ed eccoci giunti alla fine del Post,

come avrai visto è abbastanza semplice capire perché lo Spatifillo ha le punte secche, specialmente se ti sei preso cura tu della pianta fin ora.

Un po’ diverso è se la pianta è di qualcun altro. Senza sapere come la annaffiata, concimata o in che ambiente è cresciuta.

In tal caso quello che ti consiglio di fare è di ragionare per esclusione:

  1. Il terriccio è buono? É secco o bagnato?
  2. Le radici sono sane?
  3. Quanto è esteso il problema? riguarda i primi 1-2cm delle punte o di più?

Se questo non ti basta per intuire quale sia il problema, ti consiglio di ripartire da capo e (se la stagione lo permette) rinvasare il Giglio della Pace in un nuovo vaso, con del buon terriccio e metterlo nel posto giusto.

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