Ficus elastica cura: Come curarlo per averlo folto tutto l’anno

In questa Guida parliamo del Ficus elastica e di come curarlo per farlo crescere sano, forte e bello folto. Vedremo tutte le cure ordinarie e straordinarie indispensabili da sapere, oltre a trattare le problematiche colturali più comuni, le patologie e le rispettive soluzioni.

Ci tengo innanzitutto a rassicurarti, questa pianta è piuttosto resistente e facile da curare. E anche se di tanto in tanto ci fa degli scherzetti (le foglie diventano gialle o cadono) nella stragrande maggioranza dei casi si riesce a risolvere il problema con piccole correzioni.

Lo scopo di questo articolo è di darti tutte le nozioni necessarie per iniziare a coltivare il Ficus elastica col piede giusto. E magari evitarti di commettere quegli errori che tanti (tra cui io) hanno già commesso prima di te.

Spero che la lettura ti sia d’aiuto, ora bando alle ciance e iniziamo…

ficus elastica cura e mantenimento
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Caratteristiche

Il Ficus elastica è un albero originario dell’asia tropicale, in natura può superare i 30 metri, mentre in vaso raggiunge l’altezza di 2,5-3 metri. Le foglie sono grandi e ovali, ricoperte da una spessa cuticola cerosa che le protegge dai raggi del sole e dal caldo.

I germogli sono inizialmente ricoperti da una brattea protettiva rossiccia, che successivamente secca e cade.

brattea protettiva ficus elastica

Pianta di Ficus elastica, come curarla in pochi passi

Iniziamo questa guida con un breve riassunto in forma schematica di quelle che sono le cure fondamentali per far crescere sano e vigoroso il Ficus elastica, e quindi tutti i suoi ibridi, come il Ficus Robusta, Tineke, Abidjan, Belize, etc.

  • Posiziona la pianta in un luogo luminoso, con tanta luce diffusa e possibilmente qualche ora di sole diretto nell’arco della giornata.
  • Mantieni la temperatura stabile intorno ai 20-28°C a seconda della stagione. Evitando spifferi d’aria e bruschi cambiamenti.
  • Sposta il Ficus elastica all’esterno durante la primavera e l’estate se ti è possibile.
  • Innaffia abbondantemente quando il terriccio è bello asciutto, specialmente in inverno. Durante i mesi più caldi puoi bagnare anche a substrato leggermente umido.
  • Concima durante la stagione di crescita, da aprile a settembre, con un concime per piante verdi o uno a rilascio graduale.
  • Rinvasa il Ficus elastica ogni 2-3 anni, quando le radici hanno riempito il panetto di terra.
  • Pulisci le foglie dalla polvere per massimizzare la capacità fotosintetica della pianta e renderla più bella e accattivante.
  • Pota il Ficus elastica all’occorrenza per promuovere una crescita più vigorosa e dargli la forma desiderata.
  • Effettua un controllo periodico per individuare problemi, infestazioni o malattie in fase iniziale, quando sono più facili da risolvere.

Fatta questa infarinatura è ora di entrare più nello specifico e vedere una ad una tutte le cure necessarie per far crescere il Ficus elastica forte e vitale. E non semplicemente farlo sopravvivere come accade in molti casi.

Ficus elastica: Cure ordinarie

Per cure ordinarie intendo tutte quelle pratiche ricorrenti che servono per mantenere attivo il metabolismo della pianta e farlo funzionare, così che compia la fotosintesi e cresca. Sto parlando di posizionare il Ficus nel posto giusto, così che riceva luce e le giuste temperature, innaffiarlo nel modo e nei tempi giusti e concimarlo quando serve.

Queste 3 cure (anche se scontate) sono imprescindibili se si vuole avere una pianta sana, e vanno fatte nel modo corretto.

Clima e Posizionamento

Luce ed esposizione

In casa il Ficus elastica va posizionato vicino ad una finestra molto luminosa, possibilmente esposta a sud, sud est o sud ovest, così che possa giovare di molta luce diffusa e di qualche ora di sole diretto nell’arco delle 24 ore.

Durante la primavera e l’estate il Ficus andrebbe spostato all’esterno dove può beneficiare della luce abbondante e del vento che irrobustisce i rami. L’importante è che le temperature non scendano sotto ai 13-15°C. Nelle prime settimane è opportuno far adattare la pianta gradualmente al pieno sole, magari mettendola prima all’ombra e piano piano spostandola in un posto più soleggiato.

Dove posizionare il Ficus robusta

Nel caso di Ficus elastica variegati, come il Tineke e il belize, è particolarmente importante garantire una buona illuminazione per evitare che compaiano macchie marroni in prossimità delle variegature. Tieni presente che le parti bianche non sono in grado di fotosintetizzare, sono “un debito” per la pianta e sono le prime ad essere sacrificate quando la luce inizia a scarseggiare.

Temperatura

Il Ficus elastica prospera a temperature comprese tra i 22 e i 28°C, che viene considerato il range ideale. Resta comunque una pianta molto adattabile che tollera minime di 13-15°C e massime ben oltre i 32°C. Bisogna prestare attenzione agli sbalzi di temperatura a ribasso e alle correnti d’aria fredda nei mesi invernali perché possono recargli un forte stress e far cadere le foglie.

In estate bisogna ravvicinare le innaffiature così che la pianta abbia sempre un pochino d’acqua a disposizione, specialmente se la si tiene all’esterno. Questo eviterà che le foglie si macchino nel caso ritardassimo l’annaffiatura di un giorno o due.

Quando le minime notturne si aggirano sui 15°C (solitamente in autunno) bisogna riportare il Ficus in casa e posizionarlo in una stanza temperata e luminosa.

Umidità

L’umidità ideale per il Ficus robusta è del 65-75% a seconda della temperatura, anche se fortunatamente grazie alla spessa cuticola cerosa che riveste le foglie resiste molto bene anche a livelli di umidità inferiori. Possiamo dire che un intervallo compreso tra 40-75% va benissimo.

L’umidità ha un impatto sulla fotosintesi, e va quindi tenuta in considerazione se si vuole massimizzare la crescita della pianta. Più ti avvicini all’ideale è meglio è.

Quando l’umidità relativa è ottimale gli stomi delle foglie raggiungono il massimo dell’apertura e la traspirazione avviene senza sforzo e resistenza. Invece, quando l’aria è troppo secca la pianta chiude gli stomi per rallentare la disidratazione, limitando così lo scambio d’aria con l’ambiente.

Acqua e Innaffiatura

Il Ficus elastica va innaffiato quando il terriccio è asciutto, così da permettere alle radici di respirare tra una bagnatura e l’altra. Quando si procede all’annaffiatura bisogna assicurarsi di bagnare bene l’intera zolla di terra. Questa alternanza di asciutto e bagnato permette all’apparato radicale di assorbire sia l’acqua che l’ossigeno di cui ha bisogno, e la crescita diventa più rapida e sana.

L’annaffiatura può essere fatta sia dall’alto (nella maniera classica) che per sub irrigazione versando dell’acqua nel sottovaso e lasciando che il terriccio la assorba per capillarità. In questo caso, assicurati che il substrato arrivi a saturazione e assorba tutta l’acqua che riesce, dopo di ché versa la rimanenza dal sottovaso.

Per le irrigazioni puoi utilizzare semplice acqua di rubinetto lasciata decantare per 24 ore così che disperda il cloro al suo interno. Il Ficus elastica sopporta piuttosto bene il calcare al suo interno, anche se io preferisco utilizzare acqua filtrata (con questa caraffa) o mischiare l’acqua demineralizzata che acquisto al super mercato con quella di casa così da ridurne la durezza.

A prescindere dalla quantità di calcare presente nell’acqua, se la diluisci al 50% con acqua filtrata ne otterrai una ottima per quasi tutte le piante.

Concimazione

La concimazione va fatta tutto l’anno, con particolare importanza durante il periodo primaverile-estivo, quando il Ficus è in fase di crescita attiva. Da aprile a settembre bisogna concimare con un fertilizzante per piante verdi ogni due bagnature, oppure ad ogni innaffiatura a dosaggio dimezzato. Durante i mesi autunnali e in inverno il fabbisogno di elementi nutritivi si riduce ed è sufficiente concimare una volta al mese.

In alternativa puoi utilizzare un fertilizzante a lento rilascio, come faccio io. Basta spargerne un po’ sul terriccio a fine marzo per avere una copertura di 6 mesi. Non dovrai più pensare alla concimazione e potrai litirarti ad’innaffiare con semplice acqua quando è necessari. In questo caso consiglio di innaffiare dall’alto e non per subirrigazione.

Puoi trovare il dosaggio in questo post sul concime per Ficus.

Ficus elastica: Cure straordinarie

Le cure straordinarie sono quelle pratiche colturali che non servono dirette a mantenere in vita la pianta giorno per giorno, ma che vanno fatte in particolari momenti e circostanze per garantire una crescita regolare ed evitare problematiche di vario genere.

Sto parlando del rinvaso, della potatura dei rami e (se lo desideri) della propagazione.

Rinvaso

Il rinvaso del Ficus elastica va fatto ogni 2-3 anni, quando il vaso inizia ad essere piccolo e le radici hanno colonizzato buona parte del panetto di terra. Un altro caso è quando il terriccio è di cattiva qualità e non consente un buon drenaggio.

Il periodo migliore per travasare il Ficus è la primavera quando riprende la crescita attiva, in questo modo si permette alle radici di colonizzare rapidamente il nuovo spazio a disposizione e si massimizzano i benefici del rinvaso. Nulla esclude di poter rinvasare anche durante il resto dell’anno, evitando solo i mesi più caldi per non recare uno stress eccessivo alla pianta.

É importante utilizzare un terriccio arioso e drenante per permettere un buon ricircolo d’aria all’interno della zolla e prevenire ristagni idrici prolungati. Un buon mix è fatto da:

  • 60% Torba (che troviamo nei terricci universali o per piante verdi)
  • 20% Perlite
  • 20% Sabbia
ficus elastica terriccio

O semplicemente 2/3 di torba e 1/3 di perlite come quello qui sopra.

In fase di rinvaso ti consiglio di mischiare un concime a lento rilascio direttamente al terriccio, per apportare tutte le sostanze nutritive di cui il Ficus robusta ha bisogno. Oppure mischiare del humus di lombrico che svolge più o meno lo stesso scopo.

Potatura

La potatura del Ficus elastica può essere fatta tutto l’anno e va fatta al bisogno. Nella maggior parte dei casi si parte con la rimozione dell’apice del fusto, dove si trova il meristema, così da interrompere la crescita verticale e forzare la ramificazione dalle gemme sottostanti.

Come vedremo tra poco la porzione apicale tagliata può essere fatta radicare facilmente e dar vita ad una nuova piantina.

Ficus tineke potatura del apice vegetativo

Col passare del tempo, quando la pianta è ramificata, si può passare a tagli di diradamento, o semplici cimature per infoltire la chioma. Puoi trovare tutte le informazioni necessarie su come potare il Ficus elastica in questo post.

Lo scopo della potatura non è solo quello di contenere lo sviluppo della pianta, ma anche di convogliare la linfa verso le gemme più basse o in direzione dei rami più belli e vigorosi. Col passare del tempo questo porta ad avere alberelli robusti e vitali, con forme molto belle e un fogliame fitto.

Propagazione

Il Ficus robusta può essere propagato facilmente sia per talea che per margotta. Si possono fare delle talee semplicemente tagliando dei rametti con almeno un nodo e una foglia e facendoli radicare. Dal nodo crescerà un nuovo germoglio, mentre la foglia serve a compiere la fotosintesi necessaria alla talea per crescere. É possibile fare anche talee più lunghe, sia apicali che da sezioni intermedie.

La talea può essere fatta radicare sia in acqua che in altro substrato, come un mix di terriccio e perlite o in sfagno. Durante questa fase è importante mantenere il substrato sempre umido e non lasciarlo asciugare mai, altrimenti i giovani apici radicali seccano e muoiono.

ficus robusta talea da singolo nodo in acqua vs terra

Una volta che la talea ha attecchito bene si inizia a diradare gradualmente le innaffiature fino a farle fare il primo periodo asciutto. Da questo momento la si tratta come una piantina adulta.

Nel caso hai fatto radicare la talea in acqua si aggiunge un passaggio in più. Cioè quello della transizione da acqua a terriccio. Inizialmente la piantina è dotata solo di radici acquatiche, prive di peli radicali e adattate ad un ambiente estremamente umido. Per questo una volta invasate bisogna mantenere il substrato sempre bagnato (non zuppo) per i primi 10-14 giorni, e successivamente si va a diradare le innaffiature piano piano.

Problemi comuni

Nonostante il Ficus elastica sia piuttosto resistente e facile da curare, nel corso del tempo si può andare incontro a problematiche che definirei ricorrenti, in alcuni casi addirittura inevitabili. Parlo della perdita delle foglie, dell’ingiallimento e del rallentamento della crescita.

Vediamo i problemi comuni uno per volta:

  • Il Ficus perde le foglie: Ci sono diversi motivi per cui il Ficus robusta perde le foglie, alcuni dei quali sono completamente normali. É inevitabile che le foglie più vecchie cadano col passare del tempo, così come è normale che alcune caschino in autunno e inverno quando la luce viene sempre più a mancare. In altri casi il Ficus perde le foglie a causa di errori ambientali o colturali, come troppa acqua, stress d’ambientamento, sbalzi di temperatura o in seguito ad infestazioni parassitarie.
  • Le foglie del Ficus elastica ingialliscono: La comparsa di clorosi fogliare è molto spesso legata ad errori d’irrigazione, come troppa acqua o troppo poca. Può essere dovuto anche ad un terriccio denso che trattiene acqua troppo a lungo, al freddo, a malattie fungine e altro ancora. Puoi trovare i 7 motivi principali per cui le foglie del Ficus elastica diventano gialle in questo post, o approfondire ulteriormente leggendo qui.
  • La pianta non cresce: Se il Ficus non cresce il problema ha probabilmente a che vedere con il suo metabolismo. Quando fa freddo, la luce è scarsa, la pianta non è concimata o ci sono serie infestazioni parassitarie la crescita rallenta o si ferma completamente.
    Nel periodo invernale è normale che la pianta vada “in stallo”, mentre se non si sviluppa nella stagione calda bisogna indagare su uno di questi 4 punti.

Malattie

Le malattie delle piante si distinguono in tre macrogruppi, fungine, batteriche e virali.

In tutti e tre i casi l’approccio iniziale è lo stesso. Bisogna isolare il Ficus che si sospetta essere infetto dal resto delle piante per evitare che l’infezione possa trasmettersi ad altri esemplari.

Successivamente si compie una diagnosi sulla base dei sintomi e delle circostanze in cui questi sono diventati evidenti.

Le infezioni fungine proliferano rapidamente in ambienti umidi e con scarso ricircolo d’aria, cioè quando l’acqua (anche sotto forma di umidità ambientale) ristagna sulla superficie delle foglie o nel terriccio. I sintomi possono variare, ma sono spesso contraddistinti da macchie gialle sulle foglie che col passare del tempo seccano e diventano marroni. Lungo i bordi della necrosi, dove l’infezione rimane attiva, i tessuti restano gialli.

Nel caso di marciume radicale (sempre dovuto ad un patogeno fungino) il problema si presenta a livello delle radici e non è sempre facile da individuare nel immediato. Se non dal terriccio bagnato da tempo. Man mano che il problema si aggrava i sintomi si diffondono alle foglie, che diventano gialle e marroni.

Le malattie batteriche sono contraddistinte da macchie gialle e acquose e viscose al tatto. Anch’esse proliferano in ambienti umidi e sono ancor più contagiose delle malattie fungine.

Infine abbiamo i virus, spesso trasmessi da parassiti o dall’ausilio di attrezzature non sterilizzate quando si effettuano potature. I sintomi sono molto differenti e facilmente confondibili con le mattie provocate da funghi. Proprio per questo spesso si arriva alla conclusione che si tratta di infezioni virali solo dopo aver escluso quest’ultimi.

Ficus elastica: Cura delle malattie

Le malattie fungine possono essere curate con un fingicida sistemico, che viene assorbito dalla pianta e trasferito in tutti i tessuti attraverso il suo sistema linfatico. In questo modo si ha una copertura totale dell’intera pianta e si fortifica il suo sistema immunitario.

Nel caso di infezioni in stadio avanzato conviene spruzzare un fungicida rameico sulla chioma. Questo ha un effetto immediato sul patogeno perché agisce per contatto.

Parassiti

Il Ficus elastica può essere attaccato da diversi parassiti comuni a molte piante d’appartamento, come:

  • Cocciniglia
  • Afidi
  • Ragnetto rosso (acari)
  • Tripidi
  • Moscerino dei funghi

Questi insetti (fitofagi) si nutrono della linfa della pianta, privandola letteralmente dei carboidrati prodotti dalla fotosintesi. Il risultato è che portano ad una generale perdita di vigore, indeboliscono il sistema immunitario della pianta, ne rallentano la crescita e portando in alcuni casi alla morte.
Oltre ad effettuare delle punture che possono potenzialmente diventare un punto d’ingresso per spore, batteri e virus.

Alcuni parassiti sono visibili ad occhio nudo, come gli afidi e la cocciniglia, mentre altri vengono scoperti solo al manifestarsi dei primi sintomi.

Come nel caso delle malattie, se temi un’infestazione la prima cosa da fare è isolare la pianta per evitare che i parassiti si diffondano ad altri esemplari sfuggendo di mano. Successivamente bisogna seguire i consigli scritti qui sotto.

Ficus elastica: Cura dai parassiti

La maggior parte dei parassiti del Ficus possono essere combattuti con trattamenti a base di olio bianco o olio di neem, spruzzato sia sopra che sotto le foglie. Il trattamento va poi ripetuto a distanza di 10 giorni così da colpire anche la seconda generazione di insetti.

Questi oli creano una patina sulla foglia che soffoca l’insetto. L’olio bianco è un olio paraffinico minerale, mentre l’olio di neem viene estratto dalle bacche di Azadirachta indica ed è 100% naturale. Io tendo ad utilizzare olio di neem come prevenzione o per la lotta di piccole infestazioni, mentre nel caso di colonie di insetti più popolose utilizzo l’olio minerale.

Un terzo prodotto, che azione sinergica a questi due è il sapone molle di potassio.

Ficus elastica: Varietà

Tra le diverse varietà di Ficus elastica possiamo trovare piante a foglia verde, verde molto scuro, variegata, e variegata con sfumature rossicce. Queste cultivar sono diventate ormai popolari e sono facili da trovare sia in vivaio, che da Ikea o online.

Trattandosi sempre di Ficus elastica la cura resta la stessa, con l’unica differenza che le varietà variegate vogliono un po’ più di luce, mentre quelle a foglia scura (come l’Abidjan) tollerano meglio l’ombra.

Ficus elastica Robusta

Varietà di Ficus elastica più classica, che rappresenta a pieno le caratteristiche della specie originale.

Ficus elastica robusta

Ficus elastica Tineke (variegato)

Il Ficus Tineke è una cultivar di elastica a foglia variegata molto bella ed elegante. La mia preferita tra tutte, anche se necessità di più luce rispetto agli altri tipi. Se la luce viene a mancale le foglie diventano marroni nei punti della variegatura, mentre quelle nuove regrediscono e crescono verdi.

ficus elastica variegato tineke

Ficus elastica Abidjan

Ficus ha una foglia molto scura, quasi nera. Secondo la mia esperienza tende a crescere più lentamente rispetto agli altri elastica, ma tollera bene anche ambienti più ombrosi.

ficus elastica abidjan

Ficus elastica Belize (variegato con sfumatore rosse)

Questa varietà di Ficus elastica assomiglia molto al Tineke, se non che l’intera variegatura ha una sorta di sfumatura rosa.

ficus elastica belize

Conclusioni

Spero che questa Guida sulla cura del Ficus elastica ti sia stata utile. Come avrai visto si tratta di una pianta facile, purché si rispettino queste 3 regole:

  • Buon posizionamento, con tanta luce e temperature stabili
  • Innaffiature abbondanti, ma solo quando il terriccio è asciutto
  • Concimazione durante la stagione di crescita attiva

Questo basterà a far crescere la pianta sana e forte per qualche anno, dopo di ché bisognerà procedere ad un rinvaso, in un vaso più grande e in terriccio drenante. E all’occorrenza potare i rami.

Ora mi piacerebbe sentire la tua opinione. Ritieni che il post sia sufficientemente completo? C’è qualche domanda a cui non ho risposto? Oppure vuoi raccontarci una tua esperienza personale che ritieni utile anche per gli altri lettori del blog?

Scrivilo qui sotto nei commenti.

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