Piante Aeree: Tillandsia come curarla (Dall’annaffiatura alla riproduzione)

Oggi parliamo delle piante aeree, cioè delle Tillandsie e delle cure che hanno bisogno per crescere, fiorire e moltiplicarsi.

A differenza di quanto si pensi, le figlie del vento (come vengono soprannominate) non si nutrono esclusivamente dell’umidità dell’aria ma hanno bisogno di acqua e sostanze nutritive.

Oltre che della luce ovviamente.

In questa guida troverai tutto ciò che serve sapere sulla coltivazione della Tillandsia in appartamento.

Per essere più precisi, parlerò esclusivamente delle specie (o varietà) che crescono senza terra, quindi non della Tillandsia Cyanea o delle altre varietà che vengono vendute in vaso. A cui dedicherò un Post a parte.

Fatta questa breve premessa direi che possiamo iniziare.

pianta aerea tillandsia cura e mantenimento

P.S. Se stai informazioni specifiche sulle cure della Tillandsia Usneoides clicca qui.

Conosciamo le piante aeree

La Tillandsia è una pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliacee (così come l’Ananas o la Guzmania) molto diffusa nel Centro e Sud America. Ne esistono oltre 650 specie autoctone che crescono in Habitat molto diversi tra loro. Dai deserti alle aree tropicali, dal livello del mare fino a zone montane.

Come si può immaginare dall’assenza di terriccio le piante aeree sono epifite, crescono cioè sui rami degli alberi dove si ancorano grazie alle sue radici aeree.

A differenza delle orchidee, la Tillandsia non assorbe acqua dal apparato radicale ma esclusivamente dalle foglie.

Si nutre dell’acqua piovana e delle sostanze che dilava dalla corteccia e foglie degli alberi. Come gli essudati, pulviscolo atmosferico, materiali vegetali o animali in decomposizioni e liquame di uccelli.

Le foglie delle Tillandsie sono ricoperte da tricomi, cioè dei minuscoli peletti in grado di catturare l’acqua dall’umidità ambientale e schermare i raggi solari.

Non a caso le specie provenienti da climi secchi e soleggiati (pensa al deserto per esempio) sono completamente rivestite da tricomi, tanto da aver un colore argenteo quasi bianco. Mentre le specie tropicali, che crescono con un alto tasso di umidità e più ombreggiate hanno peletti minuscoli, quasi invisibili, e una colorazione verde.

La Tillandisa è una pianta monocarpica, praticamente è in grado di fiorire una sola volta, dopodiché la madre da vita ai polloni (piccole piantine) dalla base e poi muore piano piano.

Si ha quindi questo ciclo (ad esito positivo) per cui una pianta singola cresce, fiorisce e successivamente da vita a 1,2 o anche 3 “figli” e lentamente secca. I figli a loro volta maturano, fioriscono e danno vita ad altri polloni.

Se sommiamo la moltiplicazione per polloni a quella da seme è facile capire come questa pianta sia arrivata ad essere infestante in alcune aree del America meridionale.

Come si cura la pianta di Tillandsia?

La cura della Tillandsia ha delle analogie e delle differenze rispetto a quella di altre piante.

Come tutte le piante ha bisogno di acqua, macro e microelementi nutritivi, luce e anidride carbonica per crescere.

Le differenze invece sono date dalla sua struttura “atipica”, in particolar modo dalle radici che (se presenti) servono esclusivamente per l’ancoraggio e non per assorbire l’acqua.

Per fare un esempio banale,

ciò che distingue maggiormente la Tillandsia da uno Spathiphyllum (esempio preso a caso) è che la prima cresce senza terra, nutrendosi dalle foglie, mentre il secondo assorbe più del 90% dell’acqua dall’apparato radicale.

Questo ci porta a dover annaffiare le piante aeree in maniera completamente diversa, oltre che non poter usare il substrato come “indicatore” per capire quando bisogna bagnare.

Bisogna poi tener presente la provenienza di ciascuna specie. Esemplari provenienti da aree desertiche hanno un fabbisogno idrico molto inferiore rispetto a piante di origine tropicale.

Per nostra fortuna esistono delle linee guida comuni a tutte le Tillandise (o quasi) e che ci permettono di avere un discreto successo anche senza essere degli esperti.

Luce e Clima

Luce – Dove mettere la Tillandsia?

Le Tillandsie vanno posizionate vicino ad una finestra molto luminosa, purché rimangano riparate dal sole diretto durante le ore centrali delle giornate estive.

Come abbiamo accennato prima esistono molte specie e ibridi in commercio, alcuni dei quali sopportano il pieno sole anche tutto il giorno. Si tratta solitamente di varietà di colore bianco, poiché completamente ricoperte da grossi tricomi.

Se non si conoscono le caratteristiche esatte della specie che si sta coltivando consiglio un approccio più cauto. Evitando luce diretta durante l’estate.

Temperatura e umidità

Le piante di Tillandsia si adattano benissimo al clima domestico, con temperature ideali comprese tra i 18 e i 28°C. Con massime che possono andare ben oltre i 30°C, purché la pianta venga riparata dal sole diretto e annaffiata adeguatamente.

Una volta che le gelate sono scongiurate le piante Aeree possono essere tenute all’esterno all’ombra di un albero o un arbusto. Con risultati straordinari.

La temperatura non rappresenta un fattore limitante per la Tillandsia, purché le minime non scendano sotto ai 5-7°C. Anche qui, alcune specie sopportano minime più basse, ma questa è una buona linea guida.

macro tricomi tillandsia
foto presa da airplantplanet.com

Per quanto l’umidità ambientale sia spesso apprezzata, la maggior parte di queste piante cresce egregiamente in ambienti più secchi, purché venga tenuta adeguatamente idratata.

Tillandsia come appenderla

Per quanto la Tillandsia possa essere semplicemente appoggiata su un supporto qualsiasi, spesso questa pianta da il meglio di sé quando viene appesa o legata ad un supporto.

Le opzioni per appendere le piante aeree sono tantissime, come:

  • Legate ad una zattera o tronchetto di legno
  • Ancorate con del fil di ferro
  • Incastrate all’interno di supporti decorativi
  • Incollate su qualsiasi materiali (pensa per esempio alle Tillandsia Medusa)

Possono essere usate in splendide composizioni, anche con succulente, purché sia riesca ad annaffiare la Tillandsia separatamente.

Annaffiatura e Concimazione

Quando bisogna annaffiare la Tillandsia?

Poiché la Tillandsia (intesa come varietà aerea) cresce senza un substrato in grado di assorbire e trattenere acqua al suo interno, l’unico metodo a nostra disposizione per capire quando bisogna annaffiare è l’osservazione del turgore delle foglie.

Bagna la pianta aerea quando è asciutta e le foglie iniziano a restringersi.

Capire quando bisogna annaffiare la Tillansia richiede un po’ di spirito d’osservazione e di empatia all’inizio, ma col passare del tempo diventerà facile e intuitivo capire qual è il momento giusto.

Per nostra fortuna raggrinziscono lentamente, il che ci da un arco di tempo utile di qualche giorno in cui agire.

Nel dubbio è sempre meglio aspettare.

Come bisogna annaffiare la Tillandsia

La Tillandsia può essere annaffiata per nebulizzazione (o doccia) o per immersione in acqua. Nel primo caso si spruzza per bene l’intera pianta o la si bagna sotto un getto d’acqua, nel secondo caso invece si immerge la Tillandsia in una bacinella d’acqua a temperatura ambiente per qualche minuto.

pianta aerea tillandsia annaffiatura

Un metodo è preferibile rispetto all’altro a seconda delle condizioni ambientali e dello stato di disidratazione della pianta.

Mi spiego meglio,

Se la stanza di coltivazione è molto umida, o nel periodo invernale in cui la luce è carente, la doccia o la nebulizzazione sono preferibili perché la pianta tende a consumare meno acqua. In questo modo asciugherà prima e si evita il rischio di malattie fungine.

Quando l’aria è secca, fa caldo o la luce è intensa l’annaffiatura per immersione può essere preferibile perché più profonda. Questo darà alla pianta qualche giorno in più di autonomia.

Anche nel caso di una Tillandsia secca e disidratata conviene adottare un’immersione di qualche ora in modo che le foglie si saturino d’acqua e tornino turgide.

A prescindere dal metodo con cui si bagna è importante scuotere e sgocciolare bene la Tillandsia prima di rimetterla al suo posto. Con lo scopo di evitare ristagno d’acqua tra le ascelle fogliari che può dar vita a marciume.

Nel caso di specie con pseudobulbo (particolarmente sensibili al marciume) conviene posizionare la pianta inclinata così che l’acqua in eccesso possa cadere o asciugare più rapidamente.

Che acqua usare?

Poiché la Tillandsia viene innaffiata esclusivamente per via fogliare è bene utilizzare un’acqua povera di calcare, che altrimenti finirebbe per accumularsi sul fogliame otturando gli stomi.

L’acqua di rubinetto andrebbe quindi evitata, salvo tu non abbia la fortuna di abitare in un’area in cui è particolarmente dolce e pura.

L’ideale sarebbe utilizzare acqua piovana, che ha la giusta acidità, o in alternativa acqua demineralizzata o filtrata.

Se l’unica acqua a tua disposizione è quella di rubinetto lasciala riposare per almeno 24 ore affinché almeno il cloro si disperda. E quando ti è possibile alternala a quella piovana.

Come e quando concimare le piante aeree?

Allo scopo di garantire alla Tillandsia tutte le sostanze di cui ha bisogno per crescere bisogna concimare una o due volta al mese da maggio a settembre con un concime equilibrato e molto diluito.

Puoi usare per esempio il 20-20-20 diluendo 1/5 del dosaggio consigliato sull’etichetta. O un altro fertilizzante con valori NPK simili tra loro allo stesso grado di diluizione.

Tillandsia fioritura

La fioritura della Tillandsia è caratterizzata da uno stelo floreale centrale più o meno lungo a seconda della specie. Sullo stelo sono presenti numerose brattee colorate che altro non sono che foglie mutate.

I fiori veri e propri crescono dall’apice dello stelo floreale tra una brattea e l’altra.

Mentre le brattee sono solitamente rosa, rosso o gialle, i fiori delle piante aeree hanno colorazioni più varie. Esistono praticamente di tutti i colori.

pianta Tillandsia fiore

Poiché sono piante monocarpiche, una volta terminata la fioritura il fiore secca e la Tillandsia da vita a dei polloni (solitamente da 1 a 3) dalla base. Questi polloni non sono altro che delle piantine (figli) con gli stessi identici geni della pianta madre.

Dei cloni per intenderci.

La pianta madre, a questo punto convoglia tutte le energie prodotte dalla fotosintesi e conservate nelle foglie per nutrire i polloni e portarli a maturazione. Finché non esaurisce completamente le energie e muore.

Possiamo quindi dire che ogni pianta di Tillandsia fiorisce una volta sola e poi secca. Ma prima di morire da alla luce almeno un figlio che prenda il suo posto.

Induzione alla fioritura

Se le condizioni di salute sono buone e ricevono luce sufficiente la maggior parte delle piante aeree fiorisce autonomamente una volta giunta a maturazione.

Tuttavia alcune specie, o ibridi derivati, fioriscono esclusivamente dopo aver subito uno stress termico o idrico.

Queste Tillandsie devono percepire un forte calo delle temperature o un breve periodo secco affinché il processo di fioritura abbia inizio.

Riproduzione

La propagazione della Tillandsia può avvenire avvenire attraverso l’impollinazione dei fiori e la produzione di semi (sessuata) o attraverso la formazione di nuove piantine (o polloni) dal rizoma della pianta madre a fine fioritura.

Iniziamo con la riproduzione da seme.

Se i fiori della Tillandsia vengono impollinati (a seconda della specie può trattarsi di formiche, falene, api o altro) danno vita ad una capsula. Ciascuna capsula si apre autonomamente a maturazione e contiene centinaia di semi volatili a forma di paracadute.

La forma li rende estremamente volatili, cosa che in natura li ha permesso di diffondersi e raggiungere i rami più alti degli alberi.

Una volta entrati in contatto con una superficie che ritengono adeguata, i semi germinano dando vita alla piantina. Inizialmente la crescita è molto lenta, tanto che possono volerci 5, o anche 10 anni prima che la piantina giunga a maturazione.

Bisogna poi considerare che a causa della rimescolanza dei geni le Tillandsie propagate per seme hanno tratti unici, spesso diversi dai genitori da cui derivano. Specialmente nel caso in cui si incrociano due specie diverse.

La propagazione per divisione dei polloni invece è molto più rapida e immediata. Ciascuna piantina può essere separata dalla madre quando ha raggiunto circa 1/3 del suo volume e coltivata separatamente.

Tillandsia riproduzione polloni

In questo caso si avranno piante mature nel arco di un anno circa.

Problemi comuni

Le piante aeree sono molto robuste, si adattano bene ad ambienti molto diversi tra loro e resistono egregiamente all’attacco di molti parassiti comuni nelle piante d’appartamento.

Detto questo ci sono delle problematiche sicuramente più frequenti di altre, come:

  • La Tillandsia secca perché non viene bagnata abbastanza spesso
  • Marcisce perché l’acqua ristagna tra le foglie
  • Sviluppa funghi patogeni quando il ricircolo d’aria è insufficiente
  • Patisce l’eccessivo utilizzo di acqua calcarea
  • Non fiorisce se le condizioni ambientali non sono favorevoli

Conclusioni

Ed eccoci giunti alla fine di questa Guida sulle piante aeree. Come hai visto la Tillandsia richiede pochissime cure, tutto sta nel trovarle il posto giusto e annaffiarla con acqua non calcarea quando è asciutta.

Per quanto la teoria sia semplicissima, serve un po’ di esperienza all’inizio.

É importante osservare spesso la pianta per capire come si comporta, quando ha sete e se riceve abbastanza luce o aria.

Osservala ma non agire d’impulso. La Tillandsia preferisce essere trascurata un pochino, non ha bisogno di molto. Aspetta che sia lei a dirti cosa le serve.

Una volta creata una “connessione” tutto questo avverrà naturalmente. Senza alcuno sforzo.

4 commenti su “Piante Aeree: Tillandsia come curarla (Dall’annaffiatura alla riproduzione)”

  1. Ringrazio per la spiegazione chiara e completa.
    Desidero sapere dove posso acquistare una thillandsia a Milano, con l’opportuna soluzione l collocamento.
    Cordiali saluti, Franco Rosa 🌹

    Rispondi
    • Ciao Franco, innanzitutto grazie per il bel commento.

      Per l’acquisto a Milano non saprei, alcune varietà di Tillandsia sono comuni nei Garden center, mentre se cerchi un catalogo più ampio ti consiglio di guardare il sito di Tillandsie.it che è senz’altro il produttore più esperto e fornito in Italia.

      Un saluto, Gabriele

      Rispondi
  2. Salve, ho una tillandsia Seleriana che da qualche giorno è diventata quasi tutta marrone e le sue foglie stanno abbassandosi. Cosa è successo!? Da precisare che, è stata sempre vicino ad una finestra aperta mai sole diretto e bagnata ad immersione almeno una volta a settimana. Adesso sto provando a nebulizzare, ma sembra che non stia cambiandgo niente. In cosa ho sbagliato e come posso recuperare? Grazie mille.

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